venerdì 21 gennaio 2011

Falcone e Borsellino: chi sa fa e chi non sa fare (s)parla

Ieri sera in Consiglio Comunale è stata presentata e discussa la tanto attesa relazione della Commissione Consiliare Speciale di Controllo sulla gestione del Centro Falcone e Borsellino. E la montagna come sempre ha partorito il topolino. Scorrendo, infatti, la relazione della Commissione, frutto di tre mesi di lavoro e di discussioni, nelle conclusioni si legge:
La Commissione analizzate tutte le documentazioni prodotte dagli uffici comunali e la documentazione della associazione Falcone e Borsellino, fornita dagli stessi uffici ; sentite le precisazioni fornite durante le audizioni;
RITIENE
che la gestione operata dall’Associazione Centro di Aggregazione Sociale Falcone Borsellino nonché dal nominato Comitato di Gestione – non ha rispettato le disposizioni contenute nella Convenzione 25 febbraio 2009, reg. n.07 prot.11253 del 26.02.2009 - che l’Amministrazione
Comunale ha sottoscritto con L’’Associazione/Comitato con Atto costitutivo – in particolare riferimento agli articoli :
Art. n.5 - Divieto di cessione – Utilizzo – Risoluzione del Contratto
Art. n.8 – Oneri a carico del conduttore
Inoltre si rileva il mancato rispetto delle norme vigenti sui Circoli di cui al D.P.R. n.235/2001 evidenziando che l’accertata ammissione all’interno dei locali di somministrazione di persone diverse dai Soci”- comporta la decadenza dai benefici, con la cessazione della attività di somministrazione nonché l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste.
La Commissione invita l’Amministrazione, sulla base di quanto rilevato sulla gestione del Centro Falcone e Borsellino, a verificare tramite i propri settori competenti se la conduzione degli altri centri convenzionati con il Comune sia conforme ai rilievi esposti dalla Commissione sul Centro Falcone e Borsellino.

La Commissione ritiene conclusa l’analisi e l’indagine sul Primo punto del Mandato rinviando al Sig. Sindaco ed all’Amministrazione la competenza di valutare eventuali ulteriori approfondimenti nelle sedi che riterranno più opportune.
Ma quali sarebbero le grandi scoperte che la Commissione ha fatto sulla gestione del Centro in attesa delle quali la giunta ha deciso di buttare fuori dalla loro sede centinaia di anziani padernesi? 

Le riporto tra virgolette: 1) "ha attivato l’ingresso al Centro direttamente dal portico prospiciente la pubblica via - in modo irregolare e senza alcuna richiesta e/o autorizzazione, in evidente difformità rispetto a quanto previsto dalla norma". 2) "Non è stato possibile accertare se vi fosse una richiesta di autorizzazione ad installare una cucina di cottura con friggitrice nè se per l’utilizzo dello stesso impianto si sia richiesto un ulteriore nulla osta all’ASL" 3) "Si rileva che alcune iniziative sono state effettuate in maniera difforme dalle finalità perseguite dal Centro e ben evidenziate negli atti costitutivi dello stesso" 4) "La documentazione prodotta risulta del tutto approssimativa, le ricevute non hanno numerazione e/o data progressiva rendendole inutili e non comprovanti. I nomi riportati non hanno indicazione né identificazione se trattasi di soci e/oaggregato o persona estranea. Impossibile effettuare qualsiasi riscontro sulle effettive entrate e spese".
 Tutto qui? Un ingresso spostato, una cucina installata senza nulla osta, delle ricevute non numerate, bevande servite a non soci iscritti. Appare giustificato il gran polverone sollevato dalla destra padernese per questi motivi? La risposta a mio parere è no, perché si tratta di peccati veniali che commettono anche altri circoli e associazioni che gestiscono locali aperti al pubblico sul territorio. Evidentemente si è trattato di una iniziativa strumentale e con fini esclusivamente politici e non amministrativi.
La cosa più preoccupante emersa ieri sera, infatti, è che a fronte di questa relazione non è stato detto cosa intende fare il sindaco del Centro Falcone e Borsellino da lui chiuso senza, come si è visto, un serio motivo. Egli in pratica ha dichiarato con la sua solita insopportabile retorica che la soluzione “dovrà essere trovata dalla città” e ha delegato all’assessore Ghioni questo incarico. Il giovane si è limitato a dire che cercherà di riaprire il Centro con l’aiuto di tutte le forze disponibili sul territorio. Insomma, ha confermato che le idee non ci sono e gli unici che a Paderno continuano a fare aggregazione sociale e probabilmente continueranno a farlo sono i volontari dell’associazione Falcone e Borsellino.
E’ evidente a questo punto che alla giunta berlusco-leghista padernese degli 800 anziani messi sulla strada in gennaio importa meno di niente, come gli importa pochissimo della lotta alla infiltrazione mafiosa sul nostro territorio. L’unica cosa che interessa ad Alparone e compari è continuare a diffamare la vecchia amministrazione di centro sinistra e soprattutto il Partito Democratico. Questa era ed è sempre stata la sua unica politica, questa è l’unica cosa che sa e vuole fare. Perciò il mio suggerimento al PD per il futuro è: opposizione dura, senza se e senza ma. Questa amministrazione va inchiodata alle sue incapacità, alle sue bugie elettorali, alle sue scelte sbagliate, alle sue inadempienze, alla sua miseria politica.

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