Ricevo e pubblico questo comunicato diffuso da Ezio Casati con il quale il vicepresidente del Consiglio Provinciale ed esponente del PD commenta la qualità dell'impegno "antimafia" del primo cittadino di Paderno Dugnano.
“Apprendo con stupore e con incredulità che il sindaco di Paderno Dugnano, Marco Alparone ha firmato, assieme ad altri 28 colleghi, la solidarietà e l’approvazione della nomina di Pietrogino Pezzano a direttore della Asl Milano 1, operata dal presidente Formigoni. Sono allibito se penso alle azioni, alle pronunce, alle dichiarazioni che hanno fatto seguito alla gravissima “cena della ‘ndrangheta” al centro Falcone Borsellino”. Così Ezio Casati, Vicepresidente del Consiglio provinciale di Milano, commenta la nomina a direttore della Asl Milano 1.
“Questa sua azione, questo suo giudicare con due pesi e due misure, - dichiara Ezio Casati - denota certamente una mancanza di coerenza, ma non solo. Con quella firma risulta chiaro a tutti i cittadini che al sindaco di Paderno sta bene che alla guida della nostra Asl ci sia una persona fotografata e intercettata con esponenti della malavita calabrese operanti nel milanese. Persone legate alla ‘ndrangheta, coinvolte nella maxi inchiesta Infinito della Procura di Milano”.
“Io non conosco il dottor Pezzano, - prosegue il vicepresidente del Consiglio provinciale - sono un garantista convinto e non voglio mettere alla berlina nessuno, ma da uomo delle istituzioni mi ribellerei se alla guida di una struttura così importante, la nostra Asl, la più grande della Lombardia, ci fosse una persona, il cui ruolo deve essere quello di garante per appalti, assunzioni, convenzionamenti, ancora al centro di azione di indagine. Il dottor Pezzano non può e non deve rimanere lì e il sindaco Alparone avrebbe dovuto pronunciarsi in tal modo se vuole essere coerente con le sue posizioni passate. Se invece il suo atteggiamento risulta essere legato alla sua appartenenza politica, allora, a mio avviso, su questi argomenti la sua credibilità risulta essere compromessa. Lo esorto a cambiare a atteggiamento e a passare dalla politica dei proclami a quella delle azioni per il bene della nostra comunità”.
“Sulla vicenda Pezzano - conclude il vicepresidente Ezio Casati – registriamo il voto del Consiglio Regionale della Lombardia che ieri ha bocciato per un solo voto la mozione di revoca proposta dai gruppi PD, IdV, Sel e Udc. Con questo risultato (assenti perché impegnati con il presidente Casini i tre consiglieri Udc e sette voti della maggioranza di centrodestra contro Pezzano) le opposizioni hanno confermato l’inopportunità politica di questa nomina. Auspichiamo che Formigoni tenga conto di questo risultato e soprattutto del fatto che nei comuni dell’Asl, sindaci e semplici cittadini, non condividono affatto un direttore così discusso”.
Nessun commento:
Posta un commento