L’assemblea convocata stasera dai Comitati No Inceneritore, oltre a rilanciare la mobilitazione per la sicurezza ambientale del territorio e la sua difesa dagli attacchi di chi vorrebbe invece inquinarlo ancora di più per arricchirsi a spese di tutti, dovrà chiarire due questioni che la lettera inviata a Provincia, Regione e Arpa dai vertici della giunta padernese mette in evidenza. Nella lettera si fa riferimento a due documenti relativi alle decisioni dei proprietari del terreno su cui dovrebbe sorgere l’impianto, che vengono “interpretati" molto soggettivamente dal sindaco Alparone e dal suo vice, Bogani.
Secondo i due amministratori: “la società Eldap proprietaria dell’area non è più in possesso del titolo edilizio in quanto lo stesso è stato oggetto di provvedimento di autotutela (ex art.21 L. 241/90) con contestuale revoca del permesso di costruire per immobili produttivi sull’area in questione rilasciato dalla precedente Amministrazione. Inoltre è stato ribadito che la stessa Eldap ha trasmesso in data 28/06/2010 una nota dalla quale si evince che tra la stessa società e la Paderno Energia srl non è stato concluso alcun contratto né definitivo né preliminare per la cessione dell’area”.
Le cose però non stanno affatto così e lo dimostra la lettura dei documenti ai quali si fa riferimento. Da questa lettura si capisce che:
1) la ELDAP non ha mai scritto che rinuncia al progetto sull'inceneritore, bensì che: "i provvedimenti adottati dal comune di Paderno non possono non influire sulle valutazioni di convenienza alla prosecuzione della trattativa. Ci faremo promotori di un incontro con Paderno Energia e ve ne riferiremo l’esito" che significa una cosa ben diversa, cioè che la trattativa è ancora in corso.
2) la funzionaria dirigente al Territorio, Franca Rossetti, certifica, qualora ce ne fosse bisogno, che non risulta agli atti alcuna lettera nella quale Paderno Energia rinuncia al progetto di costruire l’inceneritore al Villaggio Ambrosiano, e che l'autorizzazione edilizia concessa alla Eldap era solo per la costruzione di capannoni.
Insomma come è già avvenuto in passato su questa vicenda la coppia che guida la giunta cittadina gioca molto disinvoltamente con le parole per continuare a far credere ai cittadini quello che ripete da mesi, cioè che il problema inceneritore non esiste più. Cosa che invece stando agli atti non è purtroppo vera. Perché i due continuano a raccontarci favole?
2 commenti:
la stessa Franca Rossetti, sindaco pdl di senago?
Esattamente la stessa persona.
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