mercoledì 15 settembre 2010

Scuola pubblica: le proposte del PD

Con la riapertura delle scuole studenti e famiglie stanno toccando con mano i guasti che la destra ha fatto e sta continuando a fare alla nostra scuola pubblica. L'azione del governo, dopo una campagna assurda di denigrazione degli insegnanti si è distinta soprattutto per i tagli indiscriminati di risorse, misure che danneggiano soprattutto le realtà più efficienti e avanzate del Paese, ad esempio quelle della Lombardia, e comportano spese maggiori a carico delle famiglie. Il Partito Democratico critica pesantemente il governo che ritiene responsabile dello sfascio, ma offre anche risposte e avanza proposte chiare e concrete di interventi che sono possibili pur in questa difficile situazione. Proposte valide a livello nazionale, ma anche a livello locale, che il PD ha diffuso oggi con il comunicato stampa che pubblico di seguito.

Comunicato Stampa
IL PD HA IDEE PRECISE
SULLA SCUOLA PUBBLICA
IN ITALIA E A PADERNO DUGNANO
Dopo una sistematica denigrazione dei docenti e la propagandistica presentazione di una “riforma” che non parla di didattica ma di grembiulini e cinque in condotta ormai risulta chiaro che la scuola pubblica italiana è abbandonata a se stessa.
In tre anni sono stati tagliati quasi 8 miliardi di euro attraverso interventi diretti sull’organico che hanno colpito soprattutto le situazioni più virtuose come la Lombardia.
Sono stati congelati i crediti che le scuole vantavano verso lo stato accentuando i problemi economici degli istituti, sono state tagliate le risorse si sostegno e i corsi serali per i lavoratori e sono stati continuamente rinviati i concorsi a dirigente scolastico.
Infine la drammatica situazione dei precari che stanno perdendo il posto di lavoro e per i quali non è stato previsto alcun intervento straordinario a sostegno loro e delle loro famiglie.
Il Partito Democratico ha idee precise sugli interventi necessari:

• Gli asili nido devono essere garantiti per tutte le famiglie
• Ripristinare il tempo pieno com’era prima dei tagli: 40 ore, due insegnanti per classe e le compresenze
• Assegnare le risorse alle scuole in base al numero degli studenti, consentendo ad ogni scuola di decidere come utilizzarle in completa autonomia
• Parificare con gli altri Paesi europei a 18 anni l’età di uscita dal secondo ciclo, trasformando il quinto anno in un percorso-ponte verso le università e/o il lavoro.
• Valorizzare la formazione tecnica e professionale attraverso investimenti mirati per combattere la dispersione scolastica
• Potenziare i laboratori in cui si impara facendo e ricercando ed estendere le esperienze scuola-lavoro a tutti gli studenti
• Investire nel riconoscimento del merito degli insegnanti, in percorsi di crescita professionale e rendere obbligatoria la loro formazione in servizio
• Reclutamento e precariato: progressivo riequilibrio tra i docenti precari e quelli di ruolo e percorsi a numero chiuso per l’abilitazione all’insegnamento per neolaureati
• Assicurare agli stranieri un primo inserimento attraverso specifici progetti di alfabetizzazione
I tagli colpiscono in varia misura anche le scuole del nostro territorio dove è stato necessario riorganizzare l’offerta formativa, ridurre le ore di presenza e organizzarsi con minori risorse economiche che richiederanno maggiori interventi economici da parte delle famiglie.
Su alcune si aggiungono inoltre problemi legati all’edilizia scolastica e se plaudo allo sforzo straordinario fatto dall’amministrazione per permettere alla scuola media “Gramsci” di partire puntuale dopo l’allagamento di questa estate non posso che stigmatizzare il parcheggio ricavato riducendo lo spazio aperto per i bambini delle prime classi alla scuola “Fisogni” di Palazzolo, fatto ad agosto, contro il parere dei genitori.


Oscar Figus
Coordinatore cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano

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