mercoledì 15 settembre 2010

Rho-Monza: Casati si mette "alla guida" della campagna che chiede l'interramento e indica una possibile soluzione per il 2015

Svegliamoci, il tempo stringe, questo ponte non è la soluzione, ma una minaccia, il sogno della Provincia di Milano è l’incubo di tutti i padernesi. E ancora: No all’autostrada, Sì all’interramento. 2010: 88mila veicoli al giorno sulla Mi-Meda, 2015: 220mila veicoli al giorno su Mi-Meda+ Rho-Monza.
Questi i messaggi “strillati” dal grande cartello montato sul camion-vela, promosso dal Comitato per l’Interramento e sostenuto (politicamente e anche economicamente) dal vicepresidente del Consiglio Provinciale, il consigliere del PD, Ezio Casati, che è stato presentato stamattina alla stampa e ai cittadini nel cortile della Torneria Casati in via Pasubio. Il mezzo guidato da un volontario, a partire da oggi, diffonderà sul territorio cittadino, le informazioni essenziali sull’impatto ambientale del progetto di autostrada che minaccia Paderno (con un ponte alto 80 metri e 14 corsie di traffico a 30 metri dalle case) e le parole d’ordine del Comitato di cittadini che da anni vi si oppone.
“Il tempo stringe davvero ed è venuto il momento di rilanciare la mobilitazione cittadina contro questo progetto che rappresenta un concreto pericolo per la città – ha affermato Casati -. Se l’interramento non si può fare oggi per questioni economiche ebbene la soluzione c’è: ci si limiti a realizzare l'autostrada solo nel tratto che rappresenta il vero impedimento al normale fluire del traffico sul collegamento tra la Milano-Meda e la fiera di Rho-Pero, cioè il tratto a una sola corsia con le rotonde che va da Novate a Bollate. Il tracciato che attraversa Paderno Dugnano rimanga com’è fino a quando non ci saranno i soldi per realizzare il tunnel. Che senso ha fare oggi un ecomostro quando è possibile invece rimandare il completamento fino a quando non si potrà fare un progetto migliore, più rispettoso dell’ambiente, degli interessi e soprattutto della salute dei padernesi?”.

In effetti la proposta di soluzione avanzata da Casati è convincente perché di buon senso, ed è condivisa dal Comitato. Del resto si è fatto così anche con la Brebemi il cui progetto era partito con una previsione di spesa di 800milioni, e dopo le osservazioni e le critiche delle comunità locali attraversate che chiedevano modifiche, si è arrivati a quota 1,6 miliardi. “Perché solo a Paderno bisogna spendere poco per ragioni economiche e realizzare un brutto progetto a scapito della nostra salute e delle nostre proprietà? – si è chiesto Ferruccio Porati, portavoce del Comitato che ha ricordato anche l'esistenza e la praticabilità di una via per reperire i fondi necessari -. Nel caso Brebemi la soluzione è stata quella di concedere alla società di gestione dell’autostrada (che è sempre Serravalle) un periodo più lungo di concessione per recuperare la maggiore spesa. Lo stesso si può fare per la Rho-Monza”. Insomma le soluzioni tecniche ed economiche per fare l’interramento ci sono. Non c’è la volontà politica, ma a imporla dovranno essere i cittadini-elettori che Casati e il Comitato padernese chiamano alla mobilitazione. Il camion-vela segna dunque l’inizio di una fase nuova e cruciale della vertenza tra la città e la Provincia. “Il tempo stringe – ha sottolineato l’arch. Fabrizio Allegro. Se si vuole arrivare in tempo per l’Expo bisogna iniziare l’iter per la gara d’appalto non più tardi della primavera del 2011, cioè tra pochi mesi”. Il tutto naturalmente se a Milano l’Expo si farà. Ma si farà poi?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Solo in Italia capita che i cittadini debbano coalizzarsi contro un progetto del genere, all'estero non verrebbe in mente a nessuno di costruire 14 corsie a 30 metri dalle abitazioni!Ho passato le vacanze estive viaggiando su e giù in Europa e so di cosa parlo. Gli italiani invece non solo devono difendersi dalla criminalità in genere ma pure da chi è stato votato per difendere i loro interessi.

A. Del Fabbro