domenica 12 settembre 2010

Perché il Quartiere è sempre chiuso ai cittadini? Lettera aperta alla presidente Laura Colpani

La destra delusa va all’attacco della destra di governo. In sintesi potrebbe essere questo il commento alla lunga lettera aperta che Massimo Negrisoli, in altri momenti cantore delle “meravigliose sorti e progressive” della giunta Alparone da lui votata nel 2009, ha scritto (anticipandola) sul suo blog alla Presidente del Consiglio di Quartiere di Paderno.
Tema della missiva: il mancato rispetto degli orari di incontro con la cittadinanza stabiliti del CdQ stesso. Cos’era accaduto? Nei giorni scorsi Negrisoli, dopo aver consultato sul sito comunale orari e date di apertura del parlamentino locale si era recato al sede di Piazza Falcone e Borsellino e con disappunto l’aveva trovata chiusa. Per giunta pioveva a dirotto e il nostro si era molto infradiciato oltre che seccato. Tornato a casa ha preso carta e penna e ha chiesto alla signora presidente, Laura Colpani, la ragione di questo disservizio. Andando oltre e chiedendole: a cosa servono i Consigli di Quartiere? perché i sette consiglieri di Paderno si sono fatti eleggere se poi se ne fregano dei cittadini? perché lei e i suoi consiglieri non vivono il quartiere, non ascoltano i cittadini e le loro esigenze, non creano occasioni di aggregazione e partecipazione? perché, insomma, non fanno niente? E ha concluso osservando che così come sono gestiti i CdQ sono solo delle “istituzioni di facciata, aree di parcheggio come in molti sostengono, la cui utilità a questo punto realmente sfugge alla mia comprensione. Probabilmente una logica c’è, perché l’ente ‘Consiglio di Quartiere’ mi ricorda sempre più alcuni dei giovani consiglieri che siedono tra i banchi della maggioranza e che mai ho visto proferir parola ma sempre distratti a leggersi i quotidiani. Comparse. Semplici mani da alzare al momento della votazione”.
Una bella invettiva, non c’è che dire, con la quale è difficile essere in disaccordo. Tanto più che Negrisoli, nella chiusa della sua lettera, riprende alcune osservazioni (sui giovani padernesi cooptati dal Palazzo) che in passato anch’io avevo espresso. Sono proprio curioso di vedere se e come la presidente del quartiere risponderà. Che farà la signora Colpani? Confermerà le dimissioni già presentate nei mesi scorsi perché, come denunciava allora, la giunta comunale se ne fregava del suo quartiere e non ne supportava le iniziative? Se lo facesse sarebbe molto coerente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E', dall'ormai lontano 1995, che i Consiglieri di Quartiere, vengono eletti direttamente dai Cittadini,(Prima, erano un istituzione di facciata, visto che chi ne faceva parte, era spesso ivi posto,dagli Amministratori Padernesi,con chissà quale criterio.).

Da allora, hanno via via sempre più, assunto importanza,(Senza troppo enfatizzare il termine importanza!) nell'ambito delle scelte politiche, delle varie
Giunte che si sono succedute.

Un gran balzo in avanti, in tal senso, era stato fatto, con l'avvento del Bilancio Partecipato che, per quanto perfettibile, aveva "Iper Qualificato" i Consigli di Quartiere e,sopratutto, aveva dato enorme dignità ai cittadini, i quali avevano la possibilità reale, di partecipare alla Cosa Pubblica.

Un Amministrazione coerente e dalla parte dei suoi Cittadini, avrebbe senz'altro dato seguito a questa esperienza, invece i nostri prodi (E non è un cognome!)Amministratori, non solo l'hanno cancellata, ma hanno addirittura cancellato le opere già decise dai Cittadini gli anni addietro, con la solita scusa delle tasche vuote, millantando che, se avesse governato il Centro Sinistra, avrebbe fatto la stessa scelta.

Adesso, i Quartieri, sono diventati solamente luoghi da passerella per i nostri Assessori, se poi aggiungiamo il fatto che, chi è a capo dei Quartieri,(Senza generalizzare, perchè ad esempio, a Palazzolo, non è così) vive quest' esperienza in maniera poco entusiasta e magari con fastidio, ecco servita la frittata.

Flavio Mariani