La giunta di Paderno Dugnano ha organizzato nel fine settimana un incontro istituzionale con il terzo settore, cioè associazionismo, volontariato, cooperazione sociale. Con questa iniziativa l’amministrazione intendeva proporre “dall’alto”, secondo il nuovo stile inaugurato da Alparone, “uno spazio di riflessione sul ruolo del terzo settore, un momento di ascolto reciproco con l’intento di costruire un contratto di collaborazione e raccogliere indicazioni utili a definire insieme un luogo di partecipazione idoneo alle caratteristiche del nostro territorio”. Frase vuota dietro la quale c’è il debole tentativo della giunta di destra, che come suo primo atto l'anno scorso aveva cancellato la Consulta del Volontariato (troppo politicizzata), di riprendere a modo suo il rapporto bruscamente interrotto con questa importante realtà.
All’incontro che si è tenuto nell’auditorium Tilane hanno partecipato una cinquantina di associazioni sulle circa 140 esistenti in città, comprese le numerose società sportive e culturali. Il risultato è stato per molti dei presenti piuttosto deludente. L’amministrazione, infatti, non si è presentata con una proposta; nel manifesto dell’incontro si parlava ancora una volta di “ascolto”, quasi che il Comune (e il neoassessore nominato proprio per questo) non sapesse nulla di questo mondo e intendesse “riscoprirlo” andando a chiedere alle associazioni che cosa potevano offrire, guardandosi bene dal rispondere a quello che queste chiedono da tempo.
Il Terzo settore, come è noto, ha bisogno di un organismo di coordinamento delle iniziative e chiede l’apertura di uno sportello per la diffusione di informazioni sui bandi e le opportunità esistenti, uno strumento che consente di entrare in comunicazione con i potenziali finanziatori dei loro progetti (Fondazioni, istituzioni nazionali ed europee, ecc). Richieste alle quali però il Comune non ha risposto. Per quanto riguarda poi la possibilità di ottenere il finanziamento dei progetti di solidarietà internazionale che le associazioni hanno in corso la risposta della giunta è stata quasi offensiva: “Se ci sarà un avanzo attivo dei conti di Ages, verrà destinato a questo scopo” ha in pratica detto l’amministrazione, facendo arrabbiare molti dei presenti i quali si sono sentiti presi in giro da una giunta che ha aumentato sei mesi fa le tariffe dei servizi forniti da Ages perché l’azienda era in passivo. Di concreto, la destra di governo è andata ad offrire alle associazioni padernesi solo la possibilità di organizzare insieme due feste entro l’anno, una dedicata alla “Famiglia” e una al “Volontariato”. Un approccio, come si vede, molto coerente con la inconsistente politica alparoniana che non risponde alle necessità del Terzo settore e non sostiene la sua azione a favore dei cittadini: pane niente, solo circo.
3 commenti:
io la definerei la politica dei tanti tanti SE
C'è sempre un bisogno di ascoltare senza mai proporre e ad ogni richiesta sempre la solita risposta: SE ci saranno i fondi, SE ci saranno degli avanzi
i tanti SE un domani potrebbero non bastare piu' .
Tanto più se si considera che in molti casi il volontariato sopperisce "gratis" a quello di cui dovrebbe farsi carico il settore pubblico (amministrazioni comunali, stato, ecc.). Poi, quale ringraziamento, due dita megli occhi.
LEA.
Quanto ci manca la cara ed apprezzata Consulta del Volontariato, soppressa da questi Amministratori approssimativi, che ci anno messo un anno, a capire che, ci voleva un Assessore ai Servizi Sociali!!!
Pedretti forever
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