giovedì 10 giugno 2010

Falsi invalidi? E' più facile tagliare le pensioni a quelli veri

“Il governo Berlusconi non colpisce i falsi invalidi, ma colpisce chi lo è davvero". Lo denuncia la senatrice del PD Emanuela Baio, a commento della manovra sulla riduzione della spesa in materia di invalidità e della mancata audizione in commissione bilancio della Federazione Italiana Superamento Handicap che aveva chiesto di essere ascoltata, ma gli è stato negato. "Racimolare denaro alzando la percentuale di invalidità all'85% per ottenere l'assegno mensile di invalidità civile di 257 euro, è una crudeltà sociale disarmante. A rischio di esclusione sono per esempio i focomelici o gli affetti da sindrome di down, i sordomuti o chi è affetto da coronopatia acuta. Parliamo di invalidità evidenti e palesi, ma che in molti casi non rientrano nella nuova quota fissata all’85%".
Certo non si colpiscono i disabili più gravi, ma sicuramente quelli che attualmente hanno meno tutele, meno garanzie. Persone con un reddito personale basso. Il Governo con questo crudele mezzo prevede di recuperare 10 milioni di euro nel 2011 e 30 nel 2012: pochi per le ormai vuote tasche dello Stato, ma essenziali per tutti coloro che dall' 1 giugno 2010 hanno presentato la domanda di invalidità e non la otterranno pur essendo disabili veri. Dieci punti percentuali in più che possono escludere circa 40 patologie, pari a più di 10 mila persone con problemi di salute gravi e che con i pochi soldi che ricevono, non fanno certo spese folli, ma cercano di sopravvivere.
Obiettivo di civiltà è rintracciare i falsi invalidi e i falsi attestatori; alzando la percentuale come fa il Governo non si ottiene questo, ma si danneggiano solo gli invalidi veri. E' bene si sappia che dietro ai falsi invalidi ci sono altrettante false attestazioni di commissioni e di medici compiacenti. Creando un efficace e corretto sistema di informatizzazione si può conoscere chi gode di uno o più benefici, come l'assegno di invalidità, l'accompagnamento e le agevolazioni per l'acquisto dell'auto, sono elementi di conoscenza indispensabili per poter distinguere e quindi colpire il falso dal vero. Altrettanto importante sarebbe una drastica riduzione delle commissioni di valutazione. Operazione che determinerebbe non solo risparmio, ma finalmente scioglierebbe le intricatissime maglie in cui si annidano le false attestazioni.

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