mercoledì 12 maggio 2010

Alparone: due assessori in più per tener buona la maggioranza.

Due nuovi assessori, più un nuovo consigliere con delega che si affiancano ai sei esistenti e all'assessore "ombra" allo Sport. La giunta di Paderno Dugnano dopo le elezioni regionali e il riassetto dei poteri interni alla coalizione, esplode letteralmente crescendo fino alla bella dimensione (assolutamente ridondante) di 8 assessori effettivi più due "delegati". Una bella squadra non c'è che dire che verrà confermata ufficialmente alla prossima seduta del Consiglio Comunale che si terrà martedì 18 maggio con questo primo punto all'ordine del giorno, che non prevede altre cose, se si esclude la ratifica della cancellazione del Difensore Civico.  Menomale che la destra appena conquistato il palazzo aveva detto che la riduzione dei costi della politica era il suo primo obiettivo già raggiunto tagliando i cadreghini inutili inventati per accontentare le segreterie dei partiti. Una promessa "virtuosa" che è durata meno di un anno  superata dalla necessità di moltiplicare le poltrone al solo scopo di rabbonire chi scalpita dentro la coalizione.
Ma vediamo chi sono i tre nuovi nominati. Le voci sugli assessori fantasma, in primis Alberto Ghioni ai Servizi Sociali, si sono materializzate. Oltre alla sua nomina, infatti, si è proceduto a quella di Laura Caldan, anche lei figlia d'arte e neosegretaria della Lega padernese (ma si sa, la famiglia in Italia è tutto, anche al Nord) nominata alle Politiche Giovanili, Eventi e Comunicazione. A sorpresa invece è stata affidata la delega alla Partecipazione alla consigliera azzurra Zaira Delizi che dovà occuparsi di una pratica finora piuttosto incorporea. Ancora uno sforzo signor sindaco, ancora una nomina o una delega, così con la sua squadra potrà finalmente iscriversi al campionato dilettanti istituzionali. Se qualcuno ha il becco di venirmi a raccontare che tutto questo è stato fatto per il bene della città e per migliorare i servizi al cittadino, lo  mando a scopare il mare.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

ma come non si doveva puntare al risparmio e all'eliminazione di alcune figure inutili?
mi devo sempre ripetere: "a' pias magner!!!"
Giovanna B.

Anonimo ha detto...

beh i costi della politica non sono gli assessori ma i DIRIGENTI che prendono fior di quattrini,quindi adrebbero tagliati qualcuno di quelli...
in piu non si poteva far altrimenti visti i tre dell'ave maria, inetti,ma coi santi in paradiso....

Anonimo ha detto...

chi sarebbero i tre dell'ave maria?? fate i bravi....dai...

Anonimo ha detto...

Ritengo che una delle mie migliori qualità sia quella di saper
giudicare le persone ed avendo avuto un'impressione positiva di Marco Alparone, mi sono molto adoperato in suo favore; l'ho "imposto" come
candidato sindaco del centro-destra , quando molti, persino all'interno del suo stesso partito, lo osteggiavano e gli ho garantito in campagna elettorale un appoggio totale e incondizionato. di questo mio appoggio,
una volta eletto, non ha sentito di dover tenere minimamente conto,
adducendo ragioni di ordine politico che già apparivano discutibili, ma che ora, con le nomine che si appresta a formalizzare, risultano
evidentemente pretestuose. Per questi fatti provo molta amarezza e
delusione. Ma anche un po' di vergogna: perchè ho indotto tanti elettori, che si sono fidati del mio giudizio, espresso peraltro in totale buona fede, ad accordare il proprio voto ad Alparone, evitandogli così il pericolo
del ballotaggio e consentendo di diventare sindaco ad una persona che, politicamente, si sta dimostrando impreparata, priva di carattere e capacità decisionali e, alla luce degli ultimi avvenimenti, anche non molto seria e alquanto scorretta.

Pierino Favrin
lista civica al centro per Paderno

Anonimo ha detto...

Ma Favrin lei dimentica una cosa.
Come avrebbe potuto pretendere un assessorato con 77 preferenze prese.??
Mi scusi ma lei adesso da addosso ad Alparone solo perchè non ha avuto la poltrona?
Se questa è la politica allora...

Anonimo ha detto...

Il liberale Pierino Favrin,che stimo e che ho apprezzato come consigliere comunale,ha perso le staffe.
Ma non deve dare la colpa ad Alparone ma a se stesso.E' Favrin che ha sbagliato valutazione politica nel 2009 e anche(a sentir lui) personale.Peccato perchè ora la città è"governata" da persone che dicono una cosa e ne fanno un'altra."Lo stile è l'uomo".
A giugno 2009 "loro, i più bravi" bastavano in 6 a governare e risparmiavano anche.Oggi,maggio 2010 "loro, i più bravi"sono già in8 assessori + 2 consiglieri delegati(che non percepiscono nulla) ma spendono già molto di più degli assessori del centro sinistra...
Però Favrin,che è un galantuomo,sa che bisogna fare qualcosa perchè questa città,che si è già fermata,
non torni indietro rispetto agli altri territori con i quali è in competizione.

Gianfranco Massetti

Anonimo ha detto...

Vorrei fare una rettifica a Gianfranco.
In 6 si può benissimo governare, ma con gente sveglia.
Anche tu hai avuto non pochi problemi con alcuni componenti della tua ex-giunta e sai come funzionano queste cose.

Adesso, senza girare troppo attorno agli ostacoli, eliminando solo la figura di Salgaro, già si avrebbe un salto di qualità notevole.
Poi, non è nemmeno apprezzabile Bogani, ma lì è già più dura "farlo fuori" (essendo il vice-sindaco).
Ed ecco che con 2 scarti in meno, si poteva evitare di farne 2 in più.
O no?

Giulio A.

carlo arcari ha detto...

Cosa c'entrano i voti presi con la nomina ad assessore? Niente, perché allora dovremmo chiederci quanti voti ha preso Ghioni e quanti la signorina Caldan. Per non parlare di Salgaro. Smettiamola perciò di fare i finti ignoranti. Sappiamo benissimo che queste nomine rispondono solo a scelte politiche, non elettorali. Lasciando fuori l'alleato e il sostenitore, Alparone ha fatto una scelta, come l'ha fatta Favrin che, sbagliando, lo ha candidato. Ha scritto bene Massetti: chi è causa del suo mal...

Anonimo ha detto...

no, caro anonimo; la delusione di Favrin non è per non aver avuto la poltrona; alla "cadrega" come tale sono altri che aspirano. favrin avrebbe voluto solo mettere la sua esperienza e il suo entusiasmo al servizio della città, ma il sindaco alparone non ha ritenuto di affidargli l'assessorato al commercio con la motivazione che 6 assessori erano più che sufficienti per ben amministrare la città. ora in un colpo solo ne ha cretai due. e a tal prosposito, permetti a me una domanda: quante preferenze ha avuto la signorina caldan alle elezioni? e il signor ghioni? non credo di dover aggiungere altro.

saluti
andrea favrin

Anonimo ha detto...

ammettere pubblicamente di aver fatto un ca***ta merita un plauso confronto a chi non ammette mai nulla o addirittura afferma il contrario.

Anonimo ha detto...

Massetti dimentica velocemente, nella sua giunta c'era un assessore soprannominato "fantasma" e ad un altro gli era stato studiato l'assessorato per poter giustificare la sua presenza. Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio e fa precise scelte dettate purtroppo da giochi politici. Non dimentichiamocelo. Eliminare Salgaro? Possibile. Ma sotto il profilo politico sarebbe stato impossibile: sarebbe sparita la componente ex-AN.

giorgio r. ha detto...

La scelta di dare a Ghioni l’assessorato ai servizi sociali sarebbe stata fatta già l’anno scorso, se non fosse che per questioni di facciata , dopo aver imposto la loro campagna elettorale sul voltare pagina, non potevano presentarsi ai cittadini con lo stesso numero di assessori dell’amministrazione precedente.
Ora a quasi un anno di distanza , verificato che la posizione presa era insostenibile hanno dovuto fare retromarcia è assegnare l’assessorato ai servizi sociali, ma visto che la pagina che hanno girato è bianca non hanno potuto far altro che ripercorrere la strada della vecchia politica e cioè un assessore a me (PDL) e uno a te (Lega).

Anonimo ha detto...

Come ho già avuto modo di scrivere su questo blog, quando lo scorso anno, Favrin, si era messo a parteggiare per la candidatura di Alparone, mi dispiaque molto, perchè lo consideravo una persona in grado di capire quale fosse la parte politica attenta alle esigenze di Paderno, mentre lui, preferì la fazione dei mattonari.

Quel che è stato è stato, ben rinsavito, stimato Pierino Favrin.

Flavio Mariani