lunedì 15 marzo 2010

La Tilane è il perno dell'attività culturale padernese

"Due le parole-chiave: progetti comuni e Tilane, per rendere ancora di più Paderno una città culturalmente dinamica, capace di offrire opportunità e strutture in cui elaborare, condividere e far circolare idee, saperi e valori. Un invito ad un’esperienza di produzione culturale partecipata". Evidentemente l'assessore Tagliabue non la pensa come la sua collega Ruzzon e altri esponenti della maggioranza che hanno sempre definito "uno spreco" la Biblioteca Tilane che, prendiamo atto con piacere, è diventata il perno attorno al quale ruoterà tutta la futura attività culturale del Comune. Benissimo. In questi giorni l'amministrazione e l'assessorato alla Cultura hanno diffuso con una lettera alle associazioni culturali cittadine le "idee progetto" attorno alle quali nel 2010: "le associazioni sono invitate a ideare e condividere proposte, così da articolare un calendario variegato di attività e interventi co-ideati che, nel loro complesso, tocchino da più angolazioni i temi al centro delle idee-progetto. Il cuore delle idee-progetto per l’anno 2010 è l’identità e la memoria locale, un tema molto vasto, che può essere affrontato sotto molti punti di vista, capaci di dare origine ad un articolato programma culturale. Al centro, la nostra città, con il suo patrimonio – fisico e culturale - e i padernesi con i loro ricordi e le loro testimonianze".Trovo interessante e meritevole d'attenzione questo approccio "partecipato" (anche se Paderno, in questo momento, dovrebbe riflettere più sul futuro che sul passato", e da parte mia lo dimostro inviando all'assessore Tagliabue, la seguente proposta: dedicare un mostra alla "tomba dell'atleta" ritrovata a Palazzolo, in via Pisacane, nel 1959.
Molti ritrovamenti archeologici gallo-romani furono fatti a Paderno Dugnano tra il '56 e il '59. Quello più importante, la "tomba dell' atleta" risalente al I secolo d.C., presentava un corredo tra i più preziosi oggi conservati nel Museo archeologico di Milano, composto da un' hydria bronzea (urna cineraria), due olpi (vasetti), tre balsamari in vetro e due strigili in bronzo, raschiatoi che servivano agli atleti per pulirsi dalla sporcizia dopo gli allenamenti e le gare. L'idea della mostra, ovviamernte, non è mia, ma dei Cavalieri per l'Europa che la lanciarono nel 2000 senza però dare seguito concretamente all'iniziativa. Oggi, grazie anche all’esistenza di una sede espositiva adeguata, si potrebbe finalmente realizzare la mostra, almeno nella sua forma virtuale, cioè con copie dei reperti autentici e la ricostruzione della tomba da esporre in un’installazione. Se dobbiamo ripartire dal passato che sia il più significativo possibile, con tutto il rispetto per le cartoline e le vecchie foto. Se vuole, caro Assessore, posso darle una mano.

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