lunedì 23 novembre 2009

Incirano: il ponticello sul fiume dei guai

I cittadini di Incirano stanno cominciando a rendersi conto che votare centro destra alle ultime elezioni forse non è stato un affare. La cosiddetta “riqualificazione” di via Cappellini e la riapertura della strada di collegamento con Cassina Amata tramite un nuovo ponte carrabile sulla ferrovia, riempie di apprensione giustificata gli abitanti della via in questione che hanno imparato ad apprezzare la tranquillità di cui godono dopo la chiusura del collegamento con il vicino quartiere.
Perché la giunta vuole imbarcarsi in questa nuova impresa viabilistica che appare ai più ingiustificata? La ragione addotta dall’assessore Salgaro, il birraio che Alparone ha installato ai lavori pubblici e alla viabilità, è la seguente: Incirano e Cassina erano storicamente unite (manco fossero le due metà di Berlino) e i commercianti della frazione sono stati messi economicamente in difficoltà dalla chiusura del passaggio a livello.
Una illuminante cronaca della seduta dell’ultimo Consiglio di quartiere è contenuta nel blog http://padernodugnano.blogolandia.it/2009/11/20/paderno-dugnanola-giunta-piu-che-muoversi-si-dimena/ dove dai commenti pubblicati si ricava che 1) non esiste traccia del sentimento di unione tra Inciranesi e Cassinesi gabellato dall’assesore 2) nessuno ha nostalgia del traffico che da Cassina si intasava su via Italia per raggiungere la Milano Meda e non per fare shopping a Incirano, 3) costruire un ponte costerebbe un milione e passa di euro (”tanto ce li darebbe la Regione” ha affermato candidamente Salgaro), 4) a Incirano ci sono forse una quindicina di negozi in tutto e le loro difficoltà attuali non sono certo causate della strada chiusa.
Insomma questa giunta improvvisa progetti privi di un qualunque disegno urbanistico e anche i tifosi cominciano a rendersi conto di avere messo la città in mano a dei personaggi non all’altezza del ruolo che ricoprono. Come si fa, infatti, ad andare a dire ai cittadini di Incirano che le opere del bilancio partecipativo già approvate non si faranno perché mancano i soldi e poi annunciare nel Programma triennale delle opere pubbliche l’investimento di 500mila euro nel 2012 per costruire un ponte di cui nessuno ha mai discusso? E’ questa la partecipazione modello Alparone? Inoltre se non ci sono i soldi per costruire un marciapiede da dove saltano fuori quelli per fare uno studio di fattibilità per quest’opera milionaria che nessuno vuole se si esclude i mitici negozianti (perché non facciamo un referendum invece?) , unico soggetto sociale che sembra essere riconosciuto da questa giunta?

18 commenti:

Anonimo ha detto...

beh forse il vero scempio lo ha fatto la giunta massetti,creando quell'ecomostro sulla ferrovia,ci venne anche striscia la notizia...beh forse la giunta alparone ci sta mettendo una pezza...bah sperem!!! forza marco!!!!

carlo arcari ha detto...

Anonimo, fammi capire, siccome il centro sinistra ha costruito un brutto ponte ciclopedonale, adesso la "riparazione" sarebbe un deleterio e non richiesto ponte carrabile per riportare il traffico dove oggi per fortuna non c'è più? Mi sai spiegare perché dal punto di vista viabilistico sarebbe necessario aprire di nuovo una strada che porta il traffico automobilistico da Cassina per la Milano-Meda attraverso Incirano? Inoltre non ti sembra che questo dovrebbero deciderlo semmai gli abitanti di Incirano che sono poi quelli sui quali il traffico si rovescerebbe?

Anonimo ha detto...

chiedo a Carlo Arcari, se non sarebbe bello chiudere via Erba, la strada Comassina e tante altre.
Ritengo che l'osservazione fatta dall'anonimo non è sbagliata, fare un ponte aperto alle solo auto o mezzi leggeri, porterebbe a rivivere la via Cappellini e non la rende simile a una discarica.
non mi interessa di chi è la colpa, ma è importante risolvere i diservizi, comunque anchio non vorrei traffico davanti alla mia abbtazione, i cittadini di Incirano passano davanti alle case di altri..

Gianluca F

carlo arcari ha detto...

Caro Gianluca, tu sostieni che il traffico farebbe "rivivere" la via Cappellini. I residenti non la pensano così. Mi sembra che a decidere debbano essere loro. Ma la "ragione superiore" che giustificherebbe il loro sacrificio, non può essere la solita solfa dei negozianti che se non hanno l'autostrada che porta i clienti al parcheggio davanti alla loro vetrina muoiono. In via Rotondi, la via più commerciale della città, metà delle vetrine sono ormai di società di servizi immobiliari, una è quella del Presidente del Consiglio Comunale. Altro che "commercio di vicinato".

Anonimo ha detto...

1)Gli ipotetici cittadini che da Casssina dovrebbe precipitarsi a fare shopping ( parrucchiere? macellaio? bho...) troverebbero si la connessione stradale ma poi sacramenterebbero per i parcheggi per i quali già, soprattutto al sabato, si fanno i duelli rusticani per acaparrarsene uno. 2) le risorse della regione sarebbe meglio veicolarle dove ci sono delle emergenze sociali, vedi aziende in crisi per esempio e non per soddisfare
le esigenze di qualcuno. Mi sconcerta l'atteggiamento di leggerezza dei nostri "politici" locali che non esitano a pensare di poter disporre dei soldi pubblici per opere inutili come quella.

Lavoratrice Lares

giorgio rossetti ha detto...

a parte che l'ecomostro sulla ferrovia è stato progettato e costruito dalle ferrovie nord, quindi Regione, quindi centro-destra non capisco il senso della riapertura della via Cappellini.
Cosa succederà all'incrocio con la via Italia, già si formavano code quando si alzava il passaggio a livello che faceva da deterrente e quindi limitava il traffico , immaginiamoci nelle ore di punta con il sovrappasso.
Il sovrappasso dovrebbe ricollegare Cassina Amata con Incirano , perchè vengono interessati solo gli abitanti di Incirano e non anche chi sta dall'altra parte del ponte che dovrà assorbirsi il traffico per i “guadagni” dei commercianti di Incirano. Per quanto riguarda il fiorire del commercio con il passare delle auto, chiedetelo ai commercianti di Cassina Amata dove passano 20.000 auto al giorno come vanno i loro affari.

Anonimo ha detto...

vorei rispondere a Giorgio Rossetti, che le ferrovie Nord e la Regione, avevano proposto il sovrapasso per veicoli, siete stati Voi con la giunta Massetti a fare l'eco mostro come lo chiamate, mquindi abbi il coraggio di assumere le colpe, non incolpare chi non centra.

alle lavoratrice della Lares, vorei dire che i probblemi della comunità sono di tutti noi Padernesi. posso comprendere il disagio in cui vi trovate, ma non potete accusare altri di sperpero, se l'amministrazione decide di fare un opera per migliorare la viabilità deve essere sola condivisa, così parlando attirate le antipatie dei padernesi nei Vostri confronti. daltronde è dal 2000, che conoscete la probblematica della Lares e sapevate dalle passate elezioni (2004) del destino della Lares (vedi trasformaz. area edificabile)

Gianluca F.

Anonimo ha detto...

La stupidata del voler rifar passare le auto per Incirano, senza uno straccio di idea sensata di sviluppo viabilistico, ci fa capire in che mani siamo finiti.
Ed ho paura che questo sia solo l'inizio!

Flavio

Anonimo ha detto...

mi ritengo una persona rispettosa, però mi sento in obbligo a rispondere alla lavoratrice lares.
il sovrapasso è utile sopratutto a noi che la mattina ci recvhiamo al lavoro per € 900, non per fare shopping, lei mi sembra poco sensibile ai probblemi di altri lavoratori, che percepiscono lo stesso stipendio che voi percepite dalla cassa integrazione.
Fino ad ora sono stato solidale con voi, però pretendo lo stesso rispetto anche per chi ha un lavoro temporaneo e non essere costretto a fare ore di coda.

saluti e buon lavoro

Simone Carcano ha detto...

La giunta Massetti non ha fatto proprio niente, o meglio: la giunta Massetti si è appecorata ai bisogni di un progetto presentato da FERROVIENORD / Regione Lombardia che prevedeva l'eliminazione di un passaggio a livello, causa di ritardi, incidenti e rallentamenti alla circolazione treni.

Loro l'obiettivo l'hanno raggiunto, Massetti & Co se ne sono fregati dell'opinione di residenti e commercianti e questo è il risultato.

Io prima di partire con giudizi a priori (vero, Arcari?) sentirei i commercianti cosa dicono.

Ci lamentiamo della non-partecipazione di Alparone? A me sembra che Massetti abbia fatto la stessa cosa.......

Ho solo un dubbio: siamo sicuri che Regione Lombardia sganci di nuovo i soldi? Perché potrebbe rispondere con un 'il ponte c'è, per le conseguenze dovevate pensarci prima.....'.

carlo arcari ha detto...

Cari tifosi, una domanda, di quale programma elettorale faceva parte questa grande opera (500milioni lo stanziamento nel Programma Triennale)? Io non ne ho trovato traccia nè il quello del Sindaco che presumo sia del PdL, nè in quello della Lega. E allora perché si decide di farlo subito senza che nessuno ne abbia mai discusso? Non sarebbe più utile per la viabilità interrare via Repubblica da 25 aprile alla rotonda del cimitero di Dugnano come aveva proposto la Lega?

Anonimo ha detto...

certamente Arcari te e la lega di fantasie avete da vendere, perchè non interrare la ferrovia Nord, perchè non interrare tutta la Milano Meda, perche non interrare non interrare viale della repubblica dall'incrocio con via reali, perchè non interrare tutta via reali e strada dei giovi, ecc.
Quanta fantasia.
la passata amministrazione ha fatto solo piste ciclab. e il ponte pendente(cesare battisti-cimitero) si pensava di portare i turisti come Pisa?

ernesto ha detto...

Ogni tanto, leggendo alcuni post mi accorgo che la fantasia non ha i limiti e che spesso l'immaginazione supera di gran lunga la realtà addossando ad altri la colpa di tutti i mali di questo mondo, se poi si addebitarli a Massetti e alla sua Giunta meglio ancora.
Cristo diceva "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno". Ai sostenitori del “Crocifisso” avrebbe detto "….perché non sanno quello che dicono”.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza rispetto al Ponte e alla viabilità di Incirano:
- Il ponte di Via Cappellini rientra nell’accordo Regione Lombardia-FNM-Paderno Dugnano, definito e approvato dalla precedente Giunta Casati. Aveva l’obiettivo di creare un sottopasso di collegamento, la riqualificazione della Stazione di Palazzolo, l’aumento dei parcheggi in prossimità della stazione, eliminare il traffico di attraversamento da Incirano per motivi ovvii vista la ristrettezza degli spazi e la invivibilità dei residenti.
- FNM e Regione Lombardia chiedevano la chiusura di due passaggi a livello come contropartita, alla fine se ne è concesso uno, quello che non solo non creava problemi ma risolveva anche l’affollamento dell’attraversamento del vecchio nucleo storico.
- Personalmente avrei preferito anche io una soluzione diversa, meno invasiva e più razionale, ma questa era la convenzione e questo abbiamo chiesto visto che la gara di appalto e tutto il resto era gestita da Regione e FNM.
- Il risultato complessivamente ha dato delle risposte positive, alla città sul piano dei servizi e anche quello dei collegamenti viabilistici. Da Via Italia si arriva subito alla stazione mentre prima occorreva fare un largo giro, i posti auto sono stati raddoppiati, il verde pubblico è aumentato.
- Un ponte in Via Cappellini quando a 300 metri c’è quello di via Da Vinci e a 800 quello di via Bolivia (da via Italia/S.Ambrogio ancora meno),non mi sembra proprio una emergenza ma solo una fissazione e uno spreco enorme di risorse: poi si dice che mancano per la manutenzione o peggio ancora per le scuole.
- Il ponte pendente (o storto come preferisco chiamarlo io), Massetti lo ha trovato già vecchio e bisognoso di manutenzione. L’”Anonimo” che lo cita farebbe bene invece ad interrogarsi su chi fece la variante dove oggi c’è il "Mornati" per “stortare il ponte”, si accorgerebbe della presenza di diversi grandi elettori del PdL che poi è il Partito di Alparone.
Personalmente non ho votato a favore del sottopasso di Palazzolo, questo però non mi ha mai portato a dire che tutto quello che è stato fatto non è servito a nulla o che c’è stato uno spreco di soldi, quelli che abitano in Via Coti Zelati e dintorni stanno incominciando a rendersene conto proprio per come è cambiata la qualità della vita e dell’aria.
Ernesto Cairoli

Anonimo ha detto...

Arcari , le sembrerà strano, ma quella chiusura ha portato dei danni ai vari commercianti di incirano, è vero ha levato traffico e questo non si puo' negare,ma lei che si erge a paladino del vero e del giusto ( perchè tutto quello che scrive lo difende come se fosse oro colato e non accetta nememno mezza critica costruttiva e corretta) si faccia un giro pe ri commercianti di incirano, e poi si vergogni! Non mi interessa che pubblichi il mio post non mi interessa, il suo massimalismo è diventato davvero stucchevole, ma lei un esame di coscienza ogni tanto se lo fa? Come si permette di dare determinati appelativi alle persone? ora colgo l'esempio dell'assessore birraio, ma in passato ne ha adottati altri, ma come si permette, lei pretende rispetto ma è il prima a non darlo, ma lei si è visto, addirittura una sera in consiglio comunale ha sfoggiato una bella sciarpa gialla con una macchia enorme!!! ma nessuno la chiamata il bloggaro voncione! penso che questo sarà il mio primo e ultimo post su questo forum perchè mi sono reso conto che lei predica bene e razzola malissimo, lei non racconta la notizia, ma la personalizza e la rende di parte ma la pagano per questo blog? non mi firmo perchè alla prima occasione le strinegro' la mano per dirle in faccia di vergognarsi perchè questa non è informazione.

carlo arcari ha detto...

Caro Anonimo, grazie per il tuo post, ha reso allegra una mattina grigia che stavo affrontando di malumore. Grazie. La prima cosa che ho fatto ovviamente è stata andare a controllare lo stato della mia "sciarpa gialla" che per la verità è di colore beige. Ti assicuro che l'enorme macchia di cui parli non esiste, te la sei sognata. Ho sempre avuto uno stile trasandato nel vestire, pertanto non mi sarei stupito, ma questa volta non è così. Vai dall'oculista a far controllare gli occhiali. Vergognati di qua, vergognati di la, perché ho dato del "birraio" a Salgaro? E cosa c'è di male? non era quella la sua attività? La sua frase che mi ha fatto più pensare è questa: "lei non racconta la notizia, ma la personalizza e la rende di parte ma la pagano per questo blog?".
Caro Anonimo patologico, devi sapere che nel giornalismo ci sono le "notizie" e ci sono i "commenti". La notizia è la descrizione per quanto possibile completa, dei fatti, il commento è l'interpretazione soggettiva dei fatti. L'informazione nasce dall'insieme di questi due elementi. Io su questo blog non faccio informazione perché il blog, come ho già spiegato le mille volte, non è un giornale. Per l'informazione comprati il Giorno, il Cittadino, Il Notiziario, Settegiorni, Città 2000. Io faccio il mio libero commento per il quale ti assicuro non vengo in alcun modo remunerato. Lo faccio per il mio piacere. Non lo gradisci? E cosa posso fare di più che ospitare sul mio blog anche la tua riverita opinione? Vorresti forse che io cambiassi la mia solo perché tu ne hai un'altra? Rifletti per una volta, se ne sei capace. Buona giornata e grazie per il "voncione", mi ha fatto tanto ridere.

Giorgio Rossetti ha detto...

per Gianluca F. io le mie colpe me le sono sempre assunte quando queste ci sono, dimostrazione è che mi sono firmato con nome e cognome. Per quanto riguarda la storia dell’ecomostro (definizione non mia ma di anonimo nel primo post) ti invito a leggere il post di Ernesto che fa la cronistoria del progetto.
Sul fatto che questo sovrappasso e perché no sottopasso, migliori la viabilità ( e il commercio), senza nessun intervento sulle vie di collegamento (via Cappellini, via Italia e via Pasubio) è tutto da dimostrare, io credo che porti solo traffico e inquinamento all’interno di Incirano e Cassina Amata.
Vorrei sapere come mai se i soldi li mette la Regione nel bilancio triennale del Comune di Paderno Dugnano è stata inserita una spesa di 500.000 euro per questo intervento?

Lola ha detto...

Nel batti e ribatti mi viene il dubbio che forse si stia perdendo di vista qualche dato oggettivo:
1 – la via Cappellini, all’incrocio con via Italia, è larga circa 6 metri e non può essere allargata, a meno di abbattere il panificio e/o il bar-ristorante . Senza contare un marciapiede, che infatti non c’è; e che se fosse riaperta al traffico sarebbe, credo, indispensabile. Il muro all’angolo del panificio è scrostato, a causa di camion che, è capitato, si “sono incastrati” nella curva. Al ponte sul Seveso la strada si restringe ulteriormente. Qualcuno pensa davvero che la riapertura di via Cappellini andrà a risolvere i problemi del traffico lamentati dall’anonimo precario?
2 – gli esercizi commerciali di Incirano risentono una crisi… non mi permetto certo di dubitare. Ma che la crisi dipenda da via Cappellini….. ne siamo così sicuri? Esiste, ad esempio, una congiuntura economica sfavorevole (la mia famiglia, penso come quella del precario anonimo, e come quella di tutti, si è fatta ancor più attenta nei consumi), spuntano nuovi centri commerciali ogni giorno, il trasferimento della biblioteca comunale ha allontanato una potenziale clientela….. Inoltre i negozi di Incirano, non molto numerosi tra l’altro, hanno la caratteristica propria di “negozi di vicinato”. Qualcuno crede davvero che attraversare perpendicolarmente via Italia in auto farà lavorare di più il tabaccaio, il macellaio, i quattro parrucchieri…..?
Io, ma questa non è più oggettività ma personale opinione, mi sento un po’ presa in giro. E, in questo caso, la presa in giro non è proprio proprio gratuita; sia che a spendere il denaro pubblico, quindi sempre “mio” i contribuente, sia il mio comune (i famosi 500.000) sia che lo faccia la Regione.
Lola

chiara ha detto...

Concordo con quanti affermano che questo ponte (e si farà) non fa parte di un più ampio progetto urbanistico. Sarà l'ennesima opera voluta per permettere a qualche amministratore di usare la cosa pubblica per soddisfare un'ambizione tutta privata.
Un'opera, una firma. Pure se l'opera fosse buona e giusta ci sarebbe da dire su questo modo malato di amministrare. Figuriamoci se la realizzazione in questione non tiene conto dei costi elevati in una città che pretende altrove investimenti urgenti, dell'impatto ambientale, della necessità di creare aree di respiro, della ridotta viabilità del quartiere, del buon senso che suggerisce (anzi, suggerirebbe) di dirottare il traffico verso l'esterno dei centri abitati e, prima di tutto, che non tiene conto dell'interesse pubblico. Non ho sentito nessuno dire: questo passo carrabile deve essere costruito perchè risponde a questo e a quest'altro interesse comune e l'ingente spesa e il sacrificio di alcuni è giustificato dalle superiori esigenze collettive. Nessuno.
Piuttosto, dovendo sintetizzare il pensiero Salgariano (espresso in modo limpido dall'assessore in questione durante il consiglio di quartiere della scorsa settimana), la decisione di questa giunta si spiega così: si farà perché noi la faremo.
Anche l'interesse dei commercianti, pochi per il vero, è stato speso a bella posta; i commercianti di Incirano che, a sentire certi commenti, vivrebbero grazie ai clienti di Cassina Amata! Si tace il fatto che i loro negozi si affacciano su una via stretta, che ovunque si assiste a una progressiva contrazione dei consumi e che i centri commerciali divorano ogni forma di piccola concorrenza, fin troppo facile da sconfiggere purtroppo. Ma gli amministratori tacciono o dicono soltanto quello che serve a sostenere la loro causa. Non credano però di avere come interlocutori dei consumatori lobotomizzati. Sappiamo noi, e sanno bene loro, che la riapertura di Via Cappellini lascerà irrisolti tutti i problemi. E ne creerà tanti altri. Se questa è l'attenzione che la maggioranza ha promesso di riservare ai cittadini e al nostro territorio, per tanti suoi elettori è arrivato presto il momento di dubitare.
chiara