venerdì 12 dicembre 2008

La "riforma" Gelmini scompare

"Girogirotondo casca il mondo, casca la Gelimini, ridono i bambini". E' proprio il caso di ricordare questa filastrocca che genitori e bambini cantavano nelle manifestazioni dei mesi scorsi di fronte alla clamorosa ritirata del ministro Maria Stella Gelmini, che la decisione governativa di cancellare il "maestro unico" alle elementari e di rinviare di un anno la riforma delle scuole superiori, ha di fatto ridotto al ruolo di passacarte di Berlusconi.
Avevano ragione quelli che dicevano che era solo fiction. Parole, slogan, minacce di sfracelli e poi niente di concreto, questa era la "riforma" della scuola. Le proteste e le mobilitazioni delle famiglie, soprattutto al Nord, hanno consigliato il presidente del consiglio a fare marcia indietro sulla cancellazione del tempo pieno di 40 ore alle elementari. Per il resto nebbia: slitta al 2010 la sedicente riforma di licei e istituti tecnici. Per l'istruzione professionale è tutto ancora in alto mare. Vittoria del buon senso? Speriamo, ma temo di no, si tratta probabilmente di calcoli elettorali. Infatti tra pochi mesi si vota nelle amministrazioni locali e alle Europee e il rischio di venire puniti è troppo alto. I problemi si possono come sempre rimandare. Questa scuola di una riforma ha assolutamente bisogno, ma questa politica, a destra come a sinistra, non sembra proprio capace di farla. Ciao a tutti, Carlo

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