Oggi dallo zaino di mia figlia Maria Pia ho estratto questo bigliettino intestato "Direzione Didattica Statale 1° Circolo". Il testo recita: "i genitori sono invitati a scegliere con cura gli alimenti che sono consumati, come merenda, dai loro figli; è opportuno evitare patatine, focacce, pizze e tutto ciò che non garantisce una corretta alimentazione. E' preferibile far mangiare un frutto, uno yogurt o del semplice pane". Firmato, il Dirigente Scolastico, Prof. Mario D'Alesio. Spontanea mi è salita alle labbra la battuta: dal maestro unico alla merenda unica. Poi ho ripensato alla mia terza elementare in una scuola della Bovisa. Erano i primi a nni 50 ed eravamo tutti molto poveri. La maggior parte degli scolari di quel quartiere popolare, oggi sede del Nuovo Politecnico e della Triennale, non faceva nemmeno la colazione al mattino, figuriamoci la merenda. Allora la Centrale del Latte provvedeva a fornire ogni mattina a tutti i bambini un quartino di latte e un pacchetto di biscotti secchi Oro Saiwa. Mi ricordo ancora il sapore di quel latte intiepidito dal calorifero sul quale le bottiglie venivano posate a riscaldarsi in quei grigi inverni del dopoguerra. Il boom economico era lontano e i Kinder Bueno non esistevano nemmeno nei sogni. La merenda allora era una roba da ricchi, oggi è diventato un problema di disordine alimentare. Chissà, forse un po' di crisi economica ci farà bene.Ciao, Carlo
venerdì 28 novembre 2008
Pane quotidiano
Oggi dallo zaino di mia figlia Maria Pia ho estratto questo bigliettino intestato "Direzione Didattica Statale 1° Circolo". Il testo recita: "i genitori sono invitati a scegliere con cura gli alimenti che sono consumati, come merenda, dai loro figli; è opportuno evitare patatine, focacce, pizze e tutto ciò che non garantisce una corretta alimentazione. E' preferibile far mangiare un frutto, uno yogurt o del semplice pane". Firmato, il Dirigente Scolastico, Prof. Mario D'Alesio. Spontanea mi è salita alle labbra la battuta: dal maestro unico alla merenda unica. Poi ho ripensato alla mia terza elementare in una scuola della Bovisa. Erano i primi a nni 50 ed eravamo tutti molto poveri. La maggior parte degli scolari di quel quartiere popolare, oggi sede del Nuovo Politecnico e della Triennale, non faceva nemmeno la colazione al mattino, figuriamoci la merenda. Allora la Centrale del Latte provvedeva a fornire ogni mattina a tutti i bambini un quartino di latte e un pacchetto di biscotti secchi Oro Saiwa. Mi ricordo ancora il sapore di quel latte intiepidito dal calorifero sul quale le bottiglie venivano posate a riscaldarsi in quei grigi inverni del dopoguerra. Il boom economico era lontano e i Kinder Bueno non esistevano nemmeno nei sogni. La merenda allora era una roba da ricchi, oggi è diventato un problema di disordine alimentare. Chissà, forse un po' di crisi economica ci farà bene.Ciao, Carlo
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