venerdì 28 novembre 2008

Pane quotidiano

Oggi dallo zaino di mia figlia Maria Pia ho estratto questo bigliettino intestato "Direzione Didattica Statale 1° Circolo". Il testo recita: "i genitori sono invitati a scegliere con cura gli alimenti che sono consumati, come merenda, dai loro figli; è opportuno evitare patatine, focacce, pizze e tutto ciò che non garantisce una corretta alimentazione. E' preferibile far mangiare un frutto, uno yogurt o del semplice pane". Firmato, il Dirigente Scolastico, Prof. Mario D'Alesio. Spontanea mi è salita alle labbra la battuta: dal maestro unico alla merenda unica. Poi ho ripensato alla mia terza elementare in una scuola della Bovisa. Erano i primi a nni 50 ed eravamo tutti molto poveri. La maggior parte degli scolari di quel quartiere popolare, oggi sede del Nuovo Politecnico e della Triennale, non faceva nemmeno la colazione al mattino, figuriamoci la merenda. Allora la Centrale del Latte provvedeva a fornire ogni mattina a tutti i bambini un quartino di latte e un pacchetto di biscotti secchi Oro Saiwa. Mi ricordo ancora il sapore di quel latte intiepidito dal calorifero sul quale le bottiglie venivano posate a riscaldarsi in quei grigi inverni del dopoguerra. Il boom economico era lontano e i Kinder Bueno non esistevano nemmeno nei sogni. La merenda allora era una roba da ricchi, oggi è diventato un problema di disordine alimentare. Chissà, forse un po' di crisi economica ci farà bene.Ciao, Carlo

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