Il blog dà conto che il PD si è
riunito la settimana scorsa con due parlamentari del territorio per
spiegare quanto è accaduto a iscritti ed elettori e ascoltare le
voci della base. L'unica cronaca del dibattuto uscita dal
seminterrato di Cassina Amata è il verbale che il sito del PD ha
pubblicato a firma di Flavio Serato. Egli si limita a elencare temi e
problemi emersi dal confronto che si è chiuso con le seguenti
indicazioni: congresso tematico a ottobre, nuova strategia di
comunicazione, nuova forma partito e rotazione delle cariche,
apertura, riformismo e capacità di parlare a tutti.
Sul che fare a Paderno Dugnano niente
da segnalare. Giuranna che come me non era presente all'assemblea (ma
non dispone dei miei informatori), non ha detto chi e quanti erano gli
iscritti e gli elettori in sala: poco più di 30 persone, meno cioè
del 2% di quelli che si erano registrati alle Primarie padernesi e circa un terzo degli iscritti al partito. Un
dato molto significativo della precaria situazione del PD,
sottolineata dal fatto che dei 10 membri nel gruppo consiliare erano
presenti all'assemblea solo in 3, compreso il capogruppo. Pensare di
opporre a questa realtà le solite esortazioni tipo "largo ai
giovani" che da anni cadono nel vuoto per mancanza assoluta di
materia prima è a mio avviso una perdita di tempo.
Il Partito Democratico è evaporato e
non basterà certo la volontà di reagire espressa da qualche isolata
voce raccolta dal caritatevole Giuranna sul suo blog, a rimetterlo in
piedi. Anche perché all'orizzonte non si vedono prospettive e la
situazione locale non può prescindere da quello che succederà in
Parlamento dove la confusione politica, provocata dalla convivenza
contro natura tra destra e sinistra, regna sovrana.
I numeri nudi e crudi affermano che il
centro sinistra alle amministrative dell'anno prossimo non avrà
nessuna speranza di prevalere sul centro destra. A meno che non
riesca a costruire in questi 12 mesi che lo separano dalle elezioni,
non un accordo con forze politiche inesistenti al centro e a
sinistra o un'intesa improbabile con i grillini, ma un nuovo posizionamento politico basato su un nuovo
progetto civico per Paderno, da condividere alla pari con altri
soggetti sociali che siano disponibili a lavorare insieme per il
cambiamento.
Quella che io propongo al PD e a tutta
l'area politica che in questi quattro anni di opposizione alla giunta
di destra ha lavorato concretamente nei comitati sorti a difesa della
città, dei beni comuni, del territorio e dei cittadini non è
un'operazione meramente elettorale, ma il primo passo per la
costruzione di una nuova realtà civica che guarda al futuro della
nostra città: costruire un programma di governo sulle cose (fatti e
idee) che abbiamo condiviso e che vogliamo condividere e far emergere
da questo confronto una nuova leva di cittadini-amministratori da
mettere alla prova.
Per me questa è l'unica strada
percorribile, ma se la si vuole imboccare non bisogna perder tempo. Entro l'estate un embrione
di questo progetto va costruito e comunicato pubblicamente se
vogliamo che in autunno qualcosa di nuovo sbocci nel campo
dell'alternativa padernese.
2 commenti:
In quel 70% di assenti c'era anche l'ex-sindaco Massetti (Anch'io ho i miei informatori:-)
Questo mese ci sono le amministrative, anche vicino a noi a Cinisello (dove mi pare la scissione nel PD sia precedente e ci sia un cadidato di SEL a sindaco appoggiato da parti del PD contro un candidato del PD), credo sia il primo test elettorale sotto il governo Letta. Dopo le cose saranno più chiare.
Confermo l'assenza di Gianfranco. Anch'io credo che le elezioni di Cinisello saranno un test significativo.
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