Cito dall'ultimo comunicato stampa emesso dal sindaco: "Anche la Regione Lombardia dice ‘no’ al termovalorizzatore sull’area ex Tonolli di Paderno Dugnano. Stamani, gli uffici regionali competenti hanno comunicato l’avvio del procedimento per la conclusione della valutazione di impatto ambientale anticipando l’intenzione di procedere all’emanazione di un giudizio negativo. Stando all’iter normativo, entro dieci giorni la società Paderno Energia potrà presentare le proprie osservazioni, nel caso in cui rinunciasse o venissero ritenute insufficienti a determinare ulteriori sviluppi, la stessa Regione provvederà a formalizzare il suo parere negativo".
Il
primo cittadino padernese ha una strana visione del suo ruolo
istituzionale. Con questo comunicato non informa correttamente i cittadini su un problema che minaccia il territorio e la comunità, il progetto di inceneritore al Villaggio, ma fa del gossip. Raccoglie le
voci nei corridoi della Regione Lombardia e le riferisce come
fossero verità rivelate costruendoci sopra degli editti
autocelebrativi attribuendosi meriti di conclusioni positive che non
sono ancora tali. E se anche queste ipotetiche conclusioni si
rivelassero in futuro davvero positive per il territorio, non sarà certo a lui che si
dovranno riconoscere, ma alle migliaia di cittadini dei diversi
comuni interessati, ai comitati e alle forze politiche contrarie al
progetto, che in questi anni si sono mobilitati anche contro la sua
inerzia e ambiguità.
Più
che un sindaco Alparone si rivela uno scoopista che cerca di vendere
in anticipo una merce non sua per ricavarne un davvero misero
risultato di immagine a breve, gabellando di avere lavorato tre anni in
silenzio nelle viscere del Pirellone per ottenere che la Regione
dicesse di "no" all'inceneritore.
Egli afferma che il diniego ufficiale
verrà comunicato entro dieci giorni. Perché tra dieci giorni?
Perché come spiega lui stesso nella velina "Stando
all’iter normativo, entro dieci giorni la società Paderno Energia
potrà presentare le proprie osservazioni, nel caso in cui
rinunciasse o venissero ritenute insufficienti a determinare
ulteriori sviluppi, la stessa Regione provvederà a formalizzare il
suo parere negativo".
Insomma, carta canta; dietro le affermazioni roboanti sul rifiuto "definitivo" dell'inceneritore da parte dell'Ente titolare della decisione ci sono solo speranze e lo scoop potrebbe ancora rivelarsi una patacca, l'ennesima.
Insomma, carta canta; dietro le affermazioni roboanti sul rifiuto "definitivo" dell'inceneritore da parte dell'Ente titolare della decisione ci sono solo speranze e lo scoop potrebbe ancora rivelarsi una patacca, l'ennesima.
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