martedì 20 novembre 2012

Inceneritore, il sindaco scoopista afferma che la Regione ha detto "no"

Il sindaco di Paderno Dugnano, Marco Alparone è davvero un tipo curioso con una curiosa idea delle istituzioni. Dev'essere per questa sua propensione all'avanspettacolo che i padernesi, stanchi della serietà istituzionale e del buon governo del centrosinistra, lo hanno votato e malauguratamente eletto nel 2009.
Cito dall'ultimo comunicato stampa emesso dal sindaco: "Anche la Regione Lombardia dice ‘no’ al termovalorizzatore sull’area ex Tonolli di Paderno Dugnano. Stamani, gli uffici regionali competenti hanno comunicato l’avvio del procedimento per la conclusione della valutazione di impatto ambientale anticipando l’intenzione di procedere all’emanazione di un giudizio negativo. Stando all’iter normativo, entro dieci giorni la società Paderno Energia potrà presentare le proprie osservazioni, nel caso in cui rinunciasse o venissero ritenute insufficienti a determinare ulteriori sviluppi, la stessa Regione provvederà a formalizzare il suo parere negativo".
Il primo cittadino padernese ha una strana visione del suo ruolo istituzionale. Con questo comunicato non informa correttamente i cittadini su un problema che minaccia il territorio e la comunità, il progetto di inceneritore al Villaggio, ma fa del gossip. Raccoglie le voci nei corridoi della Regione Lombardia e le riferisce come fossero verità rivelate costruendoci sopra degli editti autocelebrativi attribuendosi meriti di conclusioni positive che non sono ancora tali. E se anche queste ipotetiche conclusioni si rivelassero in futuro davvero positive per il territorio, non sarà certo a lui che si dovranno riconoscere, ma alle migliaia di cittadini dei diversi comuni interessati, ai comitati e alle forze politiche contrarie al progetto, che in questi anni si sono mobilitati anche contro la sua inerzia e ambiguità.
Più che un sindaco Alparone si rivela uno scoopista che cerca di vendere in anticipo una merce non sua per ricavarne un davvero misero risultato di immagine a breve, gabellando di avere lavorato tre anni in silenzio nelle viscere del Pirellone per ottenere che la Regione dicesse di "no" all'inceneritore. 
Egli afferma che il diniego ufficiale verrà comunicato entro dieci giorni. Perché tra dieci giorni? Perché come spiega lui stesso nella velina "Stando all’iter normativo, entro dieci giorni la società Paderno Energia potrà presentare le proprie osservazioni, nel caso in cui rinunciasse o venissero ritenute insufficienti a determinare ulteriori sviluppi, la stessa Regione provvederà a formalizzare il suo parere negativo". 
Insomma, carta canta; dietro le affermazioni roboanti sul rifiuto "definitivo" dell'inceneritore da parte dell'Ente titolare della decisione ci sono solo speranze e lo scoop potrebbe ancora rivelarsi una patacca, l'ennesima. 

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