PADERNO, 500 PERSONE IN CORTEO PER
CHIEDERE GIUSTIZIA E SALUTE.
ATTESA PER IL RICORSO AL TAR DI
DOMANI SULL’INTERRAMENTO RHO-MONZA
Paderno Dugnano, 6 ottobre 2014 – C’è
grande attesa in città per l’udienza che domani, 7 ottobre,
davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) avrà come
oggetto il ricorso promosso da 41 cittadini di Paderno Dugnano, 2 di
Novate Milanese, il Ccirm e Legambiente Onlus, per la richiesta di
annullamento, con sospensione dei lavori, dei decreti di Via e di
Localizzazione che autorizzano la realizzazione del progetto di
riqualifica della SP46 Rho-Monza dal termine della Tangenziale Nord
di Milano (galleria artificiale) al ponte sulla linea ferroviaria
Milano/ Varese (corrispondente alle tratte 1 e 2, e comprendente il
“mostro” a quattordici corsie a cielo aperto).
In vista di questa scadenza il Ccirm
nei giorni scorsi ha promosso due iniziative di informazione e
sensibilizzazione della cittadinanza, che si aggiungono alle decine
di occasioni proposte negli ultimi sette anni: assemblee, presidi,
volantini, articoli su giornali e blog eccetera. Mercoledì 1 ottobre
presso la sala consiliare si è svolta una assemblea pubblica, che ha
visto la presenza di circa 200 persone, nella quale sono stati
precisati i dettagli dei ricorsi pendenti avanti al Tar, presentati
dal Ccirm e dall’amministrazione comunale.
L’altro ieri, sabato 4 ottobre, oltre
500 cittadini – bambini, adulti e anziani, fra cui diverse famiglie
al completo – hanno sfilato dalle 15 alle 17.30 lungo le vie
Grandi, Copernico, Dalla Chiesa, Colzani, San Michele, Camposanto
fino alla rotonda di via Battisti ed al parcheggio de “Le Giraffe”
da dove si può scorgere quel che resta della collinetta, simbolo
della protesta e delle proposte del Ccirm, selvaggiamente ed
inutilmente devastata dalle imprese che lavorano per Serravalle a
partire dalla fine di agosto. Per l’ennesima volta si è trattato
di una manifestazione pacifica, non perché erano presenti le Forze
dell’ordine, chiamate giustamente a tutelare la pubblica sicurezza,
ma perché di fronte all’arroganza e alla tracotanza di politici e
funzionari pubblici e privati, che trattano il nostro territorio e la
nostra salute senza rispetto, noi rispondiamo con la faccia pulita di
chi sa che sta lottando per il presente dei padernesi e per il futuro
dei nostri figli.
Spiace rilevare che, dopo l’invito
rivolto all’amministrazione comunale mercoledì affinché si
facesse presente, al pari di tutte le forze politiche, sociali e
culturali che erano state invitate, non si sono visti né sindaco, né
alcun assessore, né alcun altro esponente di forze politiche
presenti in giunta. Altri partiti sono intervenuti, liberamente e
responsabilmente, con consiglieri comunali o aderenti presenti
ufficialmente al fianco dei cittadini partecipanti alla
manifestazione.
Al riguardo ricordiamo che il Ccirm non è espressione di partiti o movimenti, è composto di persone che hanno idee politiche diverse fra di loro ma si sono trovati uniti dal comune obiettivo di chiedere che – per la salvaguardia del territorio e della salute – si possa ottenere l’interramento del tratto autostradale in progetto. E proprio il fatto che questa proposta non sia stata presa in considerazione dal ministero prima di approvare la Via (Valutazione di impatto ambientale) è uno dei punti centrali del ricorso che si andrà a discutere domani al Tar, dove ci auguriamo che la decisione dei giudici possa essere a favore delle legittime richieste dei cittadini.
Al riguardo ricordiamo che il Ccirm non è espressione di partiti o movimenti, è composto di persone che hanno idee politiche diverse fra di loro ma si sono trovati uniti dal comune obiettivo di chiedere che – per la salvaguardia del territorio e della salute – si possa ottenere l’interramento del tratto autostradale in progetto. E proprio il fatto che questa proposta non sia stata presa in considerazione dal ministero prima di approvare la Via (Valutazione di impatto ambientale) è uno dei punti centrali del ricorso che si andrà a discutere domani al Tar, dove ci auguriamo che la decisione dei giudici possa essere a favore delle legittime richieste dei cittadini.
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