martedì 8 luglio 2014

Seveso: quando il bene comune bussa alla porta

Il fortissimo temporale di stanotte ha fatto, com'era prevedibile,  straripare il Seveso e poco prima dell'alba l'acqua limacciosa del torrente ha allagato una zona di Palazzolo ed è arrivata fino al centro di Dugnano, tra le vie Oslavia, Edera e Rotondi.
Acqua alta anche nella piazza del mercato (a sinistra una foto scattata stamattina presto) che oggi non si è potuto tenere.
Il Seveso ormai non dà tregua e più le autorità continueranno a rimuoverne la pericolosità senza fare nulla di concreto e i cittadini a fregarsene come loro solito, se non vengono direttamente allagati e ricoperti di melma, più la nostra città andrà sott'acqua ad ogni temporale.
I cittadini soprattutto devono svegliarsi dal torpore civico che li addormenta. Seveso, Rho-Monza, Leganti Naturali (chi l'ha più vista?), Eureco, inceneritore, cosa aspettano i padernesi, di morire affogati, avvelenati, cementificati prima di reagire e cominciare a interessarsi del bene comune, al posto di continuare a farsi gli affaracci loro?   
(gli autori delle fotografie sono Baracchi, Caputo, Zilioli)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ne approfitto per segnalare che il capannone fotografato in una di queste immagini potrebbe ben definirsi una miniera di amianto a cielo aperto. Ci si lamenta della Rho-Monza, ma perchè non si fa nulla per questo problema altrettanto grave?

carlo arcari ha detto...

Caro anonimo,ne approfitto per chiederti: tu al posto di criticare chi si lamenta della Rho-Monza cosa fai?

Anonimo ha detto...

Carlo, che noia... vedi dietro a ogni frase una polemica. Col mio post precedente non intendevo sminuire un problema segnalandone un altro, ma porre l'attenzione su un'altra piaga del nostro territorio.
Cavolo, non è possibile che tutto venga sempre inteso sempre come una polemica.
Riguardo il problema dell'amianto, l'unica constatazione che faccio è che, essendo attivo nella sensibilizzazione del problema, non vedo sul territorio strali di proteste simili a quelle in atto per altre problematiche altrettanto gravi.

carlo arcari ha detto...

Caro anonimo, che noia, le polemiche le fai tu e accusi me di rilevarle? "Non intendevi sminuire un problema, ma segnalarne un altro". Bene,ma allora perché non ti sei limitato a segnalarlo? Inoltre a Paderno Dugnano di Amianto c'è chi si occupa puntualmente, l'AIEA, che tra breve, il 10 luglio al Circolo Arci di Palazzolo terrà la sua assemblea annuale illustrando la sua attività.

Lorena Tacco ha detto...

Caro anonimo mi chiamo Lorena Tacco e rappresento l'Ass. It. Esposti Amianto di Paderno Dugnano. Da sette anni (dopo la morte di mio padre per mesotelioma pleurico causato dall'esposizione all'amianto) insieme a POCHI altri volontari tra i quali altri famigliari di Vittime dell’amianto, abbiamo lavorato sul territorio padernese per sensibilizzare sia i cittadini, che le amministrazioni locali sul tema dell'amianto. Abbiamo organizzato molte iniziative e sempre con scarsi risultati. Sono state presentate in comune da parte nostra innumerevoli segnalazioni di siti con presenza di amianto in forte degrado , tra le quali anche quel capannone che si vede nella fotografia, questo per realizzare una mappatura che dia una dimensione del rischio per la cittadinanza.
le leggi non ci aiutano perchè il pral (piano regionale amianto lombardia) prevede l'obbligo di smaltimento dopo il 2016. Quindi solo le strutture pubbliche per legge devono essere bonificate, e a Paderno, siamo riusciti a far mettere in bilancio la bonifica della scuola media Gramsci dall'allora sindaco Massetti, che nell'ultima giunta della sua amministrazione aveva stanziato i fondi per eseguire l'opera, che fu poi materialmente realizzata dalla nuova giunta di Alparone.
E' vero che i costi di bonifica sono elevati e che in questo periodo di crisi diventa davvero difficile per i cittadini affrontare una spesa così pesante, ma gli stessi cittadini dovrebbero porsi qualche domanda per esempio, come mai noi ci troviamo sul territorio italiano 34 MILIONI di siti contaminati con oltre 32 MILIONI DI TONNELLATE , con 4000 persone che ogni anno muoiono a causa del terribile mesotelioma pleurico e invece di investire per la tutela della salute delle persone compriamo gli F35 spendendo milioni e milioni di euro? Come mai si spendono milioni e milioni di euro per realizzare opere come l’expo o la famigerata Rho Monza che sarà causa di altri morti a causa dell’inquinamento che produrrà ? ecc. ecc. ecc. quanti sono gli esempi di malaffare, di sprechi e quant’ altro che si possono enumerare?
La questione è sempre politica, la questione è come si sceglie di spendere i soldi. Come si fa a far cambiare rotta ai politici? Caro anonimo NOI dal basso possiamo far cambiare le cose uscendo dalle nostre case e ricominciando a interessarci delle questioni che ci riguardano da vicino, partendo dal nostro territorio e partecipando alle riunioni, comitati, METTENDOSI IN GIOCO.
TROPPO COMODO DEMANDARE SEMPRE IL PROSSIMO, PER POI CRITICARE (SEDUTI COMODI) DALLA POLTRONA DI CASA L’AGIRE DEGLI ALTRI.
Sono veramente stufa di sentire lamentele e lamentele da parte delle persone che poi nemmeno con l’arma del voto cambiano le cose. Si continua a votare chi ,con le proprie decisioni politiche, sta mettendo a rischio la nostra salute.
Quindi se vuoi essere coerente ti invito a partecipare all’assemblea annuale della nostra associazione che si terrà giovedi’ 11 luglio ore 21.00 presso l’arci di Palazzolo in via Coti Zelati 51.
La cosa che preoccupa la politica del “ profitto senza rispetto della salute” e del “malaffare” si chiama PARTECIPAZIONE ricordiamocelo !