venerdì 11 luglio 2014

Rho-Monza, basta con le ambiguità e le bugie

Il Sindaco di Paderno Dugnano, ha una bella faccia tosta. Non è la prima volta che lo dimostra, ma questa del "progetto Alparone" cioè dell'intestarsi (dandogli addirittura il suo nome) il progetto provvisorio che prevede  la riqualificazione in sede del tracciato della Rho-Monza a Paderno Dugnano, rimandando a tempi successivi all'EXPO, la ridefinizione dell'opera che dovrà superare il "mostro a 14 corsie" di Serravalle, è davvero enorme e non potevo lasciargliela passare liscia. 
Sono malato e molto debole, ma a scrivere non si fa molta fatica e sbugiardare Alparone non mi pesa per niente.
La verità sulla titolarità del cosiddetto "Piano B" che Expo avrebbe deciso di far realizzare a Serravalle per rimanere nei tempi del programma è contenuta in un comunicato stampa dei circoli PD del Nord Milano, datato 17 febbraio 2014. Nel comunicato intitolato "Battute finali per l'opera"si legge:
"In realtà il tempo c’è, superando lo scoglio rappresentato da Expo. Come Intercircolo del PD lo abbiamo proposto il 12 dicembre scorso, lo sollecitiamo ora che questa posizione è stata condivisa con diverse forze del territorio e presentata al ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture dall’Ing. Calcinati.
Risolviamo le criticità nel flusso del traffico in vista di Expo e costruiamo un progetto serio, compatibile dal punto di vista ambientale, rispettoso dei cittadini e della loro salute da realizzarsi dopo Expo.
Chiediamo al Sindaco di Paderno Dugnano ed al Commissario Unico di Expo:
di fare approvare il progetto provvisorio (non alternativo come erroneamente indicato nel decreto al punto 5) con la riqualificazione in sede (la cui ipotesi progettuale prodotta sempre dall’ing. Calcinati chiediamo venga assunta agli atti insieme alle altre)
Che non vengano fatte partire opere non compatibili con questa soluzione né in rilevato né in tunnel.
Che si definisca un percorso veramente partecipato e condiviso, che identifichi un facilitatore (che non potrà essere espressione di una della parti in causa) e dei tempi certi (ad esempio un anno) per il coinvolgimento REALE di tutti i soggetti interessati, in particolar modo i cittadini, fino ad ora sostanzialmente inascoltati.
Che si arrivi ad Expo con un progetto che tenga conto delle tante criticità evidenziate: l’esigenza dell’interramento a Paderno Dugnano, delle soluzioni in trincea, delle complanari dove necessarie e la verifica della viabilità locale. Un progetto da realizzarsi successivamente alla manifestazione con l’approvazione e nell’interesse di tutti.
Ecco di chi è la titolarità del progetto provvisorio, il cosiddetto Piano B (qui la cronistoria 
precisa dell'arch. Allegro), che il Sindaco vorrebbe intestarsi per lucrare ancora una volta consensi basati sull'ignoranza dei suoi cittadini. 
Mistificazioni, mezze verità, ambiguità e una stampa locale compiacente perché non osa fargli mai le domande scomode che lo metterebbero in imbarazzo, sono questi gli ingredienti del suo successo elettorale. E, purtroppo, un'opposizione che da troppo tempo rinuncia a denunciare con forza e determinazione questo andazzo. Che mi ricordi negli ultimi cinque anni una sola volta l'opposizione unita ha osato affiggere un manifesto diretto contro il suo comportamento intitolato "Basta con le ambiguità e le bugie" e guarda caso si riferiva proprio al suo modo di gestire la questione Rho-Monza. La data era 3 dicembre 2009.

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