Cosa sono le guerre moderne? Sono guerre ineguali basate sul massacro ineguale di civili. La popolazione infatti è quella che oggi paga il prezzo più alto, perché la guerra moderna che è una guerra di usura, si basa appunto sull'usura dell'obiettivo primario da colpire: i civili non combattenti.
Un tempo erano gli eserciti sul campo a combattere e versare sangue, oggi a morire sono invece i bambini di Gaza che pretendono di giocare a pallone mentre intorno a loro piovono razzi e bombe di ogni tipo, sempre più sofisticate e meno costose (secondo la logica del mercato globale) o i turisti olandesi, 298 uccisi su un charter diretto a Bali e altre mete turistiche indonesiane che pretendevano di andare in vacanza passando a 10mila metri di quota sopra il confine Ucraino-Russo.
Ha fatto più vittime un missile terra aria in una manciata di secondi che la nuova guerra Gaza-Israele in due settimane, ma la guerra moderna è questa: da un lato c'è la gente comune che pretende di vivere, dall'altro ci sono i signori della guerra che vogliono imporre a tutti la loro logica di morte tramite la pratica della guerra ineguale: missili contro palloni da calcio.
"Israele ci invada pure, la sconfiggeremo sul campo" affermano tronfi e arroganti i capi guerrieri di Hamas, nascondendosi nelle povere case di Gaza dietro lo scudo umano rappresentato da donne e bambini sequestrati a casa loro e costretti a combattere contro la loro volontà come scudi umani. I signori della guerra islamici, cercano di impedire loro di mettersi in salvo perché pensano davvero di vincere contando sul fatto che a un certo punto i soldati di Israele si rifiuteranno di continuare a massacrare donne e bambini inermi. Sicuramente si sbagliano, intanto il sangue degli innocenti, non quello dei guerrieri che si nascondono dietro i bambini, continua a scorrere.
1 commento:
Chissà cosa penserebbe Trotzky, che secondo qualcuno è il primo ad aver teorizzato gli Stati Uniti d'Europa, o Spinelli ed Ernesto Rossi vedendo così tanto nazionalismo: 2 stati, 2 stati, 2 stati.
Io spero che come è nata per la Turchia nasca presto un'associazione per l'entrata, da subito, di Israele e Palestina nella comunità europea.
Gli stati nazionali hanno fatto abbastanza danni nel secolo scorso, basti farsi un giro a Gorizia, città ignorata dai più che per secoli è stata capitale di una regione dove sloveni e italiani convivevano e ora a decenni dal muro è ancora tagliata a metà. Mi pare che da sondaggi i cittadini israeliani siano favorevoli, i loro politici no.
Questa è la colpa maggiore che faccio al governo israeliano.
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