venerdì 18 luglio 2014

La guerra ineguale, il sangue degli innocenti

Cosa sono  le guerre moderne? Sono guerre ineguali basate sul massacro ineguale di civili. La popolazione infatti è quella che oggi paga il prezzo più alto, perché la guerra moderna che è una guerra di usura, si basa appunto sull'usura dell'obiettivo primario da colpire: i civili non combattenti. 
Un tempo erano gli eserciti sul campo a combattere e versare sangue, oggi a morire sono invece i bambini di Gaza che pretendono di giocare a pallone mentre intorno a loro piovono razzi e bombe di ogni tipo, sempre più sofisticate e meno costose (secondo la logica del mercato globale) o  i turisti olandesi, 298 uccisi su un charter diretto a Bali e altre mete turistiche indonesiane che pretendevano di andare in vacanza passando a 10mila metri di quota sopra il confine Ucraino-Russo. 
Ha fatto più vittime un missile terra aria in una manciata di secondi che la nuova guerra Gaza-Israele in due settimane, ma la guerra moderna è questa:  da un lato c'è la gente comune  che pretende  di vivere, dall'altro ci sono i signori della guerra che vogliono imporre a tutti  la loro logica di morte tramite la pratica della guerra ineguale: missili contro palloni da calcio. 
"Israele  ci invada pure, la sconfiggeremo sul campo" affermano tronfi e arroganti i capi guerrieri di Hamas, nascondendosi nelle povere case di Gaza dietro lo scudo umano rappresentato da donne e bambini sequestrati a casa loro e costretti a combattere contro la loro volontà come scudi umani.  I signori della guerra islamici, cercano di impedire loro di mettersi in salvo perché pensano davvero di vincere contando sul fatto che a un certo punto i soldati di Israele si rifiuteranno di continuare a massacrare donne e bambini inermi. Sicuramente si sbagliano, intanto il sangue degli innocenti, non quello dei guerrieri che si nascondono dietro i bambini, continua a scorrere.

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Chissà cosa penserebbe Trotzky, che secondo qualcuno è il primo ad aver teorizzato gli Stati Uniti d'Europa, o Spinelli ed Ernesto Rossi vedendo così tanto nazionalismo: 2 stati, 2 stati, 2 stati.
Io spero che come è nata per la Turchia nasca presto un'associazione per l'entrata, da subito, di Israele e Palestina nella comunità europea.
Gli stati nazionali hanno fatto abbastanza danni nel secolo scorso, basti farsi un giro a Gorizia, città ignorata dai più che per secoli è stata capitale di una regione dove sloveni e italiani convivevano e ora a decenni dal muro è ancora tagliata a metà. Mi pare che da sondaggi i cittadini israeliani siano favorevoli, i loro politici no.
Questa è la colpa maggiore che faccio al governo israeliano.