Ricevo dall'amico Stefano Mora questa lettera che condivido con voi perché contiene una riflessione che è anche la mia da tempo: la cultura come leva fondamentale del cambiamento della nostra città. Ne sono così convinto che ho contribuito a fondare con altri cittadini (alcuni dei quali erano candidati nella lista Sinistra per Paderno Dugnano) il Circolo Culturale Restare Umani che dal 2011 porta avanti con continuità "piccoli eventi mirati" per aprire "questo portone così chiuso". Pertanto ti iscrivo subito d'ufficio e da oggi riceverai le informazioni sulle future iniziative, ma soprattutto ti invito a partecipare alle riunioni periodiche (mensili) durante le quali si scatena la "tempesta" di idee e proposte per possibili eventi futuri. Il Circolo non è tematico, ma si propone piuttosto come hub di culture diverse: cinema, musica, letteratura e poesia, fotografia e arti visive, discipline bionaturali, giovani e internet, presentazione di libri e autori, ecc. Ti aspettiamo.
Caro Carlo,
sto godendomi con sommo piacere la ripresa del tuo blog. E mi rinfranca anche lo spirito combattivo che ti contraddistingue.
Volevo raccontarti quello che mi è successo stamattina, e che mi pare sia sintomo di quello che abbiamo vissuto in questi ultimi giorni.
Sono andato in banca per pagare le tasse comunali che scadono la settimana prossima. Con la scadenza così vicina era facile immaginare una certa ressa. Ed infatti così è stato. Mentre si aspettava l'apertura degli sportelli, la gente in coda ha cominciato a parlare. ovviamente tutti partivano dai pagamenti dovuti, ma poi spaziavano sulla situazione generale del nostro mondo. Sono rimasto stupito dal fatto che alcune persone di una certa età fossro assolutamente convinte che le tasse che andavano a pagare fossero frutto del governo presente, e che quando c'era Berlusconi, questo non accadesse. Non solo, se la prendevano anche con parlamentari e amministratori, e davano ragione a Grillo e alle sue sparate demagogiche e populiste. Insomma, un vero "arlecchinismo" di idee. Su questo humus di ignoranza ha potuto e può sopravvivere un Alparone qualsiasi. Francamente non so come, ma penso che l'unico modo per poter cambiare qualcosa nella nostra città, e più in grande nel paese, sia quella di usare l'arma della cultura. Su cervelli atrofizzati e omologati, questo è particolarmente difficile, anche perché ormai disabituati al dialogo e alla discussione. Forse l'organizzazione di piccoli eventi mirati, ma con una continuità potrebbe in qualche modo scardinare questo portone così chiuso.
Un abbraccio,
Stefano
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