lunedì 26 maggio 2014

Nel segreto dell'urna

Alla fine si andrà al ballottaggio tra Alparone e Caniato come era ampiamente previsto, ma a parti rovesciate rispetto alle cose che avevo scritto stamattina. 
Il pomeriggio di scrutinio delle schede è stato lunghissimo e si è concluso ufficialmente pochi minuti fa con questo risultato:   Alparone 48,41%, Caniato 39,50%, Abbati, 11,49%.
Insomma per un pelo Alparone non ha bissato il colpaccio del 2009. Un risultato a sorpresa perché nessuno poteva prevedere quanto è successo ieri nel segreto delle cabine elettorali: migliaia di padernesi dopo aver votato a valanga il PD alle elezioni europee gratificandolo con un rotondo 41,56%, cambiata la scheda hanno spostato i loro consenso sull'ex sindaco di destra e la sua lista portandolo quasi al successo.
Un gesto che definire schizofrenico è poco e che nessuno poteva certo immaginare possibile.
Questa città e i suoi cittadini sono davvero strani e meriterebbero un'analisi psicosociale di massa. La coalizione di centro sinistra che sembrava poter contare su almeno il 45% dei voti (la somma tra  tra PD e Lista Tsipras) ha invece raccolto in tutto meno del 40%. Il PD si è fermato al 27,84, e ha agguantato il ballottaggio per i capelli solo grazie alle quattro liste alleate tra le quali quella che è andata meglio è stata Insieme per Cambiare (Verdi-Cristiano sociali) che ha raccolto poco meno del 5%, mentre Sinistra per Paderno Dugnano ha totalizzato il 2,53%, Scelta Civica l'1,23% e Insieme per Antonella, il 3,12%.
La fida elettorale continuerà dunque nelle prossime due settimane fino a domenica 8 giugno quando si terrà il ballottaggio finale. A questo punto prevedere quel che succederà è davvero impossibile dal momento che si fatica a capire oggi quel che è davvero successo. I bene informati sostengono che gli elettori della lista messa in piedi dagli oratori per l'Alparone in fuga da Forza Italia hanno avuto indicazione di votare per il PD alle europee. Sarà vero? Non saprei. Una cosa è certa se si sommano i voti raccolti dal PD alle comunali con quelli della Lista Ghioni il conto torna.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Verdi-Cristiano sociali... Ma perché si ostina a usare queste etichette? Riesce a concepire che nella storia nascono ogni santo giorno cose nuove?

carlo arcari ha detto...

Caro anonimo, cerco di interpretare con il mio scarno bagaglio politico culturale una realtà che finora da sola è stata incapace di definirsi. Nemmeno tu infatti sei in grado di farlo. Nuovo in se per me non significa niente.

Anonimo ha detto...

Quanto dici sullo spostamento del voto da europee e comunali è vero. Parlando con due elettori pro lista Ghioni alle comunali, entrambi mi hanno confermato il loro voto per il PD alle europee. Se questa cosa poi sia venuta da ordini dall'alto non lo so

Anonimo ha detto...

Beh, sinceramente definire schizofrenico il comportamento degli elettori di Paderno mi sembra perlomeno superficiale oltre che offensivo.
Forse gli elettori finalmente non sono più i tifosi di una squadra, ma votano le persone. Per cui probabilmente Renzi e Alparone ispirano più fiducia degli altri candidati, piaccia o no al sig. Arcari. Un po' più di rispetto per chi non la pensa come noi non guasterebbe.

Anonimo ha detto...

27,5% è il dato del PD alle comunali, 41,5% è quello delle europee in linea con l'andamento nazionale.
Secondo me questa cosa non significa che sono stati dati ordini dagli oratori, ma significa altro:

1) il PD locale non funziona
2) Caniato non va bene
3) Alparone ha lavorato molto bene
4) Alparone comunica molto bene

Io propenderei per l'ipotesi 4, senza scartare le prime 2.
AB

MaRo ha detto...

Buongiorno Carlo, concordo con la "spiegazione" di AB...la penso anche io allo stesso modo e forse sarebbe degno della tua onestà intellettuale riconoscere che le persone (quantomeno a livello Comunale) possono contare più dei simboli di partito

In bocca al lupo per tutto!

carlo arcari ha detto...

Della mia onestà intellettuale rispondo personalmente e le mie opinioni e valutazioni valgono come quelle di tutti. Grazie per gli auguri, ma se vinceremo noi sta pur sicuro che cambieremo Paderno e i padernesi.

Anonimo ha detto...

Cambiare i padernesi e gli elettori è un atteggiamento arrogante. Sono loro che scelgono chi debba amministrare la città e non l'opposto.

Gli elettori vanno accettati.

carlo arcari ha detto...

Va bene, MaRo, se gli elettori ci sceglieranno per governare cambieremo la città che vorrà cambiare. ciao

Anonimo ha detto...

buongiorno Arcari; da un giornalista di lungo corso e attivista politico come lei mi aspettavo una lettura del voto un po' più ponderata; infatti, già il voto delle europee storicamente presenta un non trascurabile margine di differenza rispetto a quello che l'elettore pensa e fa a livello politico nazionale (ricordo uno storico sorpasso del PCI sulla DC o una lista Bonino al 20%); il fenomeno è ancora più accentuato se riferito al voto amministrativo, nel quale giocano un ruolo fondamentale tutta una serie di varianti, quale il peso delle liste locali, il personale appeal del candidato sindaco, il giudizio del cittadino circa la qualità dell'amministrazione uscente, ecc..); evidentemente il sindaco Alparone è riuscito a trasmettere un' immagine altamente positiva della sua azione amministrativa, tale da permettergli di capovolgere, in ambito locale, una tendenza che nelle elezioni europee si è manifestata in modo molto netto per la parte politicamente avversa. d'altra parte, credo che il sindaco passerà due settimane per nulla rilassanti, poiché, se è vero che il margine di vantaggio risultante al primo turno appare abbastanza rassicurante, è anche vero che il ballottaggio presenta delle variabili ancora diverse: i vari possibili apparentamenti, lo spostamento dei voti delle liste che sono rimaste escluse dal ballottaggio, l'affluenza, il meteo ! il ballottaggio è comunque un azzardo: un azzardo che 5 anni fa il sindaco aveva evitato, anche grazie al sostegno di una parte della società civile che gli aveva permesso di superare la fatidica soglia del 50 + 1 % e che, una volta incassati i voti della quale, è stata frettolosamente congedata per ragioni di piccola ragioneria; spero per il sindaco che quella stessa logica contabile non gli risulti fatale a questo passaggio.

Un cordiale saluto
andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Il ballottaggio non è il secondo tempo di una partita di calcio. Le due squadre ripartono dallo zero a zero e domenica 8 giugno si vedrà chi avrà giocato meglio le sue carte. Io penso che Antonella ha più possibilità di vincere di Alparone perché a differenza sua ha ancora dei bacini di voti da conquistare alla sua causa. Alparone ha fatto il pieno ma non gli è bastato e non gli basterà. Le balle raccontate non possono venire più usate, come le promesse elettorali non mantenute. Caniato può fare invece le sue promesse che saranno sicuramente più credibili, può sbugiardare facilmente gli argomenti sulle tasse usati dall'ex sindaco, soprattutto può convincere i cittadini che forse un sindaco donna, che tutti i giorni fa i conti di casa, mette in tavola la cena alla famiglia, manda avanti da anni con successo un complesso scolastico con centinaia di studenti, professori, personale Ata, educa i suoi figli e quelli dei padernesi, risolve i problemi quotidiani, è proprio quello di cui la nostra città ha bisogno.

Anonimo ha detto...

Una delle cose peggiori dell'amministrazione corrente è il fatto che ha fatto finta di ascoltare.
E la cosa più originale è il fatto che continuano a menarla come se fossero persone alla "mano".
Figuriamoci se non lo fossero....
andrea