giovedì 27 febbraio 2014

Leganti Naturali: Alparone (come al solito) tace, i cittadini vanno in Procura


La vicenda "Leganti Naturali" sta scivolando nel dimenticatoio. I giornali non se ne occupano più e anche i blog hanno allentato l'attenzione (nella foto il cumulo di scorie stoccate nell'impianto e il loro proprietario, Alessandro Quadrio Curzio). 
Cosa stia succedendo all'interno dell'azienda inquinatrice non è dato sapere. Da due settimane sarebbe stato installato il famoso "scrubber" per la depurazione dei vapori emessi dalle scorie inquinate da ammoniaca e altre sostanze tossiche, e dovrebbe essere iniziata l'attività di lavaggio e messa in sicurezza delle 10 mila tonnellate di ceneri pesanti, ma il condizionale è d'obbligo dal momento che nessuna informazione al riguardo trapela da parte delle autorità preposte, cioè del Sindaco e dell'Arpa che dovrebbero monitorare tale attività.
Perdurando l'assenza di notizie, i cittadini inquinati del Villaggio Ambrosiano riuniti nel Comitato "Leganti Naturali No grazie", dalle parole sono passati agli atti e nei giorni scorsi hanno inviato, come promesso, un esposto alla Magistratura nel quale dichiarano:

Riteniamo che le risposte ad oggi fornite, nonché le azioni ad oggi avviate dalle Autorità preposte al controllo e degli enti territoriali non rispondono in modo soddisfacente alle esigenze di tutela della salute pubblica, della sicurezza dei cittadini, nonché di garanzia di legalità evocate dalla collettività e che restano pesanti dubbi sulla conoscenza di alcune informazioni essenziali, quali:
  • La provenienza e quindi la composizione chimico fisica e la quantità del materiale in entrata presso la società “Leganti Naturali”;
  • La composizione chimico fisica dei materiali chimici (additivi) utilizzati nel processo di lavorazione e loro quantità;
  • La composizione chimico fisica del prodotto finale e la sua destinazione;
  • L’utilizzo dell’acqua per il processo di lavorazione, le modalità di approvvigionamento e la destinazione di quella utilizzata;
  • L’esistenza di validi motivi per chiedere allo stato attuale la Valutazione di Impatto Ambientale alle quale la ditta era stata esentata;
  • La destinazione del materiale che non viene utilizzato nel processo lavorativo ed il suo smaltimento;
  • Le sostanze quali-quantitative emesse nei diversi comparti ambientali (aria, acque superficiali e di falda, suolo e sottosuolo) da tutte le lavorazioni e le operazioni di movimentazione (carico e scarico) nonché di stoccaggio di tutte le sostanze (rifiuti ed altro) in entrata ed in uscita dallo stabilimento “Leganti Naturali S.r.l.” sito in Paderno Dugnano, Via Dei Giovi, 80;
L'esposto si conclude con la richiesta:
- che l'Ecc.ma Procura della Repubblica adita voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa, valutando gli eventuali profili di reato, individuando i responsabili al fine di procedere nei loro confronti;
- che, nel caso in cui tali profili siano accertati, vengano predisposte tutte le misure cautelari atte ad interrompere immediatamente le attività nocive.
I cittadini, insomma, si muovono, agiscono, informano, chiedono risposte. L'Amministrazione e il sindaco di Paderno Dugnano invece fanno il contrario. Avevano annunciato un esposto, ma di questo non c'è notizia, i cittadini non ne hanno mai visto il testo anche se la cosa li riguarda da vicino dal momento che l'atto dovrebbe essere stato fatto in loro nome.
Un comportamento quello del sindaco uscente che conferma la sua idea sostanzialmente antidemocratica e poco corretta di partecipazione. Ogni suo gesto nei confronti dei cittadini organizzati (in questo come nel caso della Rho-Monza) tende a sottolineare e ribadire lo schema "io e voi" come se sindaco e cittadini fossero entità separate ed estranee, concorrenti e contrapposte.
La vicenda Leganti Naturali, nata nell'ambiguità, nella opacità istituzionale e nell'assenza totale di trasparenza, continua dunque a procedere nello stesso modo. I cittadini del Villaggio Ambrosiano, che nel 2009 avevano votato a grande maggioranza per Alparone, sperano che l'intervento della Magistratura ponga fine a questo insostenibile andazzo.  

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Giuro che non capisco Alparone, proprio non lo capisco! Cioè, io immagino il Sindaco di un qualsiasi Comune. A fronte del dubbio, se non della certezza, che la salute dei propri concittadini possa essere seriamente minacciata da una serie di emissioni, sarebbe il primo a presentare un esposto alla magistratura; qualsiasi Sindaco!Invece lui si crogiola nei rapporti tranquillizzanti dell'ARPA, della cui affidabilità abbiamo avuto ampia riprova per altre note vicende. Il silenzio di questa amministrazione è assordante! Almeno per quanto mi riguarda, non mi mancherà.

Marco Leonardi

Anonimo ha detto...

magari tace, come dite voi perchè dopo che l'amministrazione nel mese di gennaio si è adoperata a far si che l'azienda prendesse contromisure, ciò è stato fatto.
il depuratore c'è, la puzza non c'è più.
il resto è campagna elettorale...
meglio questa amministrazione e che dio ce ne scampi che vinca la SINISTRA!!!!

Marco Rossi

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Marco
Mi hai dato qualche informazione in più. Non sapevo che l'amministrazione comunale si fosse prontamente attivata, e non dopo numerosi solleciti, per sanare questa situazione. E probabilmente la lamentela dei cittadini residenti di qualche mese fa, mentre un assessore affermava l'insussistenza del problema, era solo una bieca manovra elettorale. Per quanto riguarda le categorie di Destra e Sinistra, ormai da tempo non vi attribuisco alcuna importanza. Onestà, capacità, sollecitudine per il bene dei cittadini...queste sono le uniche, vere categorie. Non importa il colore del gatto, l'importante è che acchiappi al topo.
Grazie
Marco Leonardi