giovedì 10 ottobre 2013

Rho-Monza, ultimo comunicato di Casati e Cimbro

Segnalo ai lettori l'ultimo comunicato sulla Rho-Monza diffuso dai deputati Ezio Casati ed Eleonora Cimbro del Partito Democratico. Il progetto Serravalle non è ancora in grado di muoversi perché mancano alcuni importanti passaggi di cui si è parlato poco. Mancano ad esempio i pareri di VIA sui lotti 1 e 2, manca il cronoprogramma dell'opera, manca ancora il piano economico. Insomma tutto è ancora sospeso. Nel frattempo i due parlamentari PD eletti nel territorio si stanno impegnando per far presente al governo l'insostenibilità del progetto senza interramento. Il Comitato cittadino da parte sua cerca di tenere viva la mobilitazione ritrovandosi tutte le sere alle ore 21 davanti all'UNES "per informazioni e aggiornamenti" e annuncia due azioni per il fine settimana: un presidio venerdì alle 18 presso la rotonda di via della Repubblica (zona piscina) e una biciclettata per le vie della città sabato alle 16.

Roma, 8 ottobre 2013 - Nonostante alcuni risultati raggiunti (55 milioni aggiuntivi per il sottopasso della linea ferroviaria), il progetto della Rho-Monza, così come si è venuto a configurare nell'ultima Conferenza di Servizi, non è accettabile. Non ci sono altri termini per definire il risultato di un processo che è partito male anni fa e che, purtroppo, non ha avuto la forza di correggersi”. Lo dichiarano Eleonora Cimbro ed Ezio Casati, deputati del Partito democratico.
“Tre lotti, due concessionarie (Aspi e Serravalle), tempistiche diverse, pareri di VIA alquanto discutibili, conferenze di servizio fatte in assenza di tabelle, cronoprogrammi, stime economiche certe; e il tentativo, più o meno esplicito, di raggiungere l'obiettivo con il metodo del "divide et impera", di romana memoria. Un'opera, la riqualificazione della sp 46 in autostrada A 52, che deve essere fatta, per Expo ma non solo, dal momento che con questo intervento si chiuderebbe l'anello delle tangenziali intorno a Milano. Si tratta di 9 Km di strada che attraversa 5 comuni e che porta all'area dove si terrá Expo 2015. Ma, mentre nel resto d'Italia e d'Europa le autostrade, oggi, si fanno con il minor impatto possibile sul territorio circostante, soprattutto se densamente abitato, prevedendo tratti interrati e in trincea, per la Rho-Monza questo non vale. Non vale per Paderno, dove alla richiesta di fare il tratto interrato dalla tangenziale Nord all'altezza di Cormano si è risposto con un affastellamento di ponti, corsie sospese e gallerie foniche. Non lo si è fatto a Baranzate, dove alla richiesta di interramento si è risposto con qualche metro di trincea e il passaggio in sopraelevata della Rho-Monza sulla Varesina, per evitare il pericolo di esondazioni di "pericolosi" torrenti, come prescritto dall'ultimo parere di VIA.
Tutti i comuni sono contrari all'intervento su Paderno. Il Consiglio Provinciale e quello Regionale hanno approvato all'unanimità due mozioni contrarie all'intervento così come previsto. Ma dove sarebbe – concludono Cimbro e Casati - il consenso degli Enti Locali? Di che cosa stiamo parlando? Eppure la soluzione c'è, è a portata di mano. Bisogna trovare più risorse per interrare il tratto di Paderno e quello di Baranzate. Non serve molto di più rispetto a quanto già stanziato ad oggi complessivamente. E si partirebbe subito, senza intoppi, con gli Enti Locali e i cittadini pienamente favorevoli. Per un'opera che tutti vogliamo,  concessionarie comprese, per Expo e per la viabilità  dei prossimi decenni. Si preveda, dunque in vista della Legge di stabilità, di trovare risorse aggiuntive che permettano la ridefinizione del progetto e l'avvio dei lavori”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A questo proposito vorrei invitare tutti coloro non l'avessero ancora fatto a scrivere al ministro Orlando che si appresta a firmare la VIA per la Rho-Monza (mi sembra il 15 ottobre).
Tutti abbiamo l'interesse a scrivergli ed a chiedergli una profonda riflessione sull'opera.
segreteria.ministro@minambiente.it

Saluti
andrea