mercoledì 16 ottobre 2013

Idee Comuni: la sfida è un nuovo modello di democrazia

Nel 2014 si terranno le elezioni amministrative a Paderno Dugnano. Questi quattro anni in cui la città è stata governata da una coalizione di centro destra hannno fatto emergere e toccare con mano i pessimi risultati di un esperimento sbagliato, frutto di un errore di valutazione commesso dalla nostra Comunità.
I padernesi si ritrovano oggi più poveri dal punto di vista patrimoniale, sociale, culturale di cinque anni fa a causa di politiche reazionarie e prive di consistenza che hanno spinto la città in un cono d'ombra che la marginalizza all'interno del territorio del Nord Milano. La giunta di destra ha potuto realizzare questo bilancio negativo seguendo un programma ideologico, teso a distruggere la partecipazione democratica che le precedenti giunte di centro sinistra avevano costruito perché il ruolo dei cittadini nella gestione delle risorse comuni, era vista dalla nuova maggioranza formata da PDL, Lega e Lista Di Maio, come un intralcio e un rischio per la libertà d'azione del loro governo.
Alle prossime elezioni i Consigli di Quartiere scompariranno e non si procederà più alla loro elezione, pertanto chi intende offrire agli elettori un programma più democratico e innovativo di governo della città, ha anche il compito di definire e presentare ai padernesi un nuovo modello di partecipazione sostenibile ed efficiente, che da un lato riempia il vuoto creato dalla destra e dall'altro superi i limiti del modello precedente che l'esperienza aveva già segnalato. Un'iniziativa ambiziosa che per partire con il piede giusto deve essere consapevole del fatto che definire a Paderno Dugnano un nuovo modello di partecipazione vuol dire sperimentare su scala locale un nuovo modello di democrazia.
Per cominciare a discutere e confrontare le diverse proposte è utile una ricognizione sullo stato dell'arte della partecipazione. I modelli innovativi sono due: la democrazia partecipativa e quella deliberativa.

La prima è basata sul rapporto dialettico tra istituzioni e movimenti politici-culturali, che tende a trasferire i poteri da un governo centralizzato all'autogoverno delle autonomie locali, tramite una rete globale di società locali e solidali. L'esempio è dato da Porto Alegre, capitale del Rio Grande del Sud in Brasile dove i cittadini, ogni anno, decidono direttamente insieme al consiglio comunale che ratifica le decisioni, cosa e come spendere i soldi per la propria città attraverso Assemblee di zona, un Bilancio denominato Partecipativo, poiché tutti possono parteciparvi e dire quello che pensano su sanità, scuola, ambiente, case, infrastrutture e servizi, praticamente su tutto ciò che riguarda i cittadini di un comune. Si stabiliscono le priorità, si concordano e si votano.
La seconda, più forte rispetto alla democrazia partecipativa, racchiude in sé il doppio significato di discutere e decidere e non solo partecipare. I cittadini sono chiamati non solo a dibattere tra loro o con i politici, ma a giocare un ruolo significativo nel processo decisionale. È centrale a questo proposito l'idea di arrivare alle decisioni coinvolgendo tutte le parti in causa o i loro rappresentanti. Il metodo utilizzato è il dibattito inserito in un contesto strutturato di collaborazione, basato su un'informazione adeguata e una pluralità di opinioni, con precisi limiti di tempo entro i quali pervenire a decisioni.
Un esempio di democrazia deliberativa può essere considerato il Town Meeting (forma di governo locale praticata nel New Engand, Stati Uniti, fin dalla fine del 1600), un'assemblee cittadina che si riunisce una volta l'anno. La forma più diffusa è l'Open Town Meeting, praticata attualmente in oltre 1.000 cittadine americane con meno di 6mila abitanti, assemblea alla quale possono partecipare tutti i cittadini aventi diritto di voto e le decisioni prese hanno valore vincolante per gli amministratori. Vengono discussi tutti i temi che riguardano l'amministrazione della città, da argomenti apparentemente piccoli e insignificanti all'intero bilancio cittadino.
Recentemente è stata sperimentata una nuova versione del TM, che si avvale delle tecnologie dell'informazione: l’Electronic Town Meeting. Senza dubbio, l’esperienza che ha avuto maggior risonanza sui media è stata Listening to the city, un evento che ha riunito circa 4.300 persone a New York, per discutere le priorità da seguire nel progetto di ricostruzione dell’area del World Trade Center, dopo l’attentato dell’11 settembre del 2001.

Nessun commento: