Nel 2014 si terranno le elezioni
amministrative a Paderno Dugnano. Questi quattro anni in cui la città
è stata governata da una coalizione di centro destra hannno fatto
emergere e toccare con mano i pessimi risultati di un
esperimento sbagliato, frutto di un errore di valutazione commesso dalla nostra
Comunità.
I padernesi si ritrovano oggi più
poveri dal punto di vista patrimoniale, sociale, culturale di cinque
anni fa a causa di politiche reazionarie e prive di consistenza che
hanno spinto la città in un cono d'ombra che la marginalizza
all'interno del territorio del Nord Milano. La giunta di destra ha
potuto realizzare questo bilancio negativo seguendo un programma ideologico, teso a distruggere la partecipazione
democratica che le precedenti giunte di centro sinistra avevano
costruito perché il ruolo dei cittadini nella gestione delle
risorse comuni, era vista
dalla nuova maggioranza formata da PDL, Lega e Lista Di Maio, come un
intralcio e un rischio per la libertà d'azione del loro governo.
Alle prossime elezioni i Consigli di
Quartiere scompariranno e non si procederà più alla loro elezione,
pertanto chi intende offrire agli elettori un programma più
democratico e innovativo di governo della città, ha anche il compito
di definire e presentare ai padernesi un nuovo modello di
partecipazione sostenibile ed efficiente, che da un lato riempia il
vuoto creato dalla destra e dall'altro superi i limiti del modello
precedente che l'esperienza aveva già segnalato. Un'iniziativa
ambiziosa che per partire con il piede giusto deve essere consapevole
del fatto che definire a Paderno Dugnano un nuovo modello di
partecipazione vuol dire sperimentare su scala locale un nuovo
modello di democrazia.
Per cominciare a discutere e
confrontare le diverse proposte è utile una ricognizione sullo stato
dell'arte della partecipazione. I modelli innovativi sono due: la
democrazia partecipativa e quella deliberativa.
La prima è basata sul rapporto
dialettico tra istituzioni e movimenti politici-culturali, che tende
a trasferire i poteri da un governo centralizzato all'autogoverno
delle autonomie locali, tramite una rete globale di società locali e
solidali. L'esempio è dato da Porto Alegre, capitale del Rio Grande
del Sud in Brasile dove i cittadini, ogni anno, decidono direttamente
insieme al consiglio comunale che ratifica le decisioni, cosa e come
spendere i soldi per la propria città attraverso Assemblee di zona,
un Bilancio denominato Partecipativo, poiché tutti possono
parteciparvi e dire quello che pensano su sanità, scuola, ambiente,
case, infrastrutture e servizi, praticamente su tutto ciò che
riguarda i cittadini di un comune. Si stabiliscono le priorità, si
concordano e si votano.
La seconda, più forte rispetto alla
democrazia partecipativa, racchiude in sé il doppio significato di
discutere e decidere e non solo partecipare. I cittadini sono
chiamati non solo a dibattere tra loro o con i politici, ma a giocare
un ruolo significativo nel processo decisionale. È centrale a questo
proposito l'idea di arrivare alle decisioni coinvolgendo tutte le
parti in causa o i loro rappresentanti. Il metodo utilizzato è il
dibattito inserito in un contesto strutturato di collaborazione,
basato su un'informazione adeguata e una pluralità di opinioni, con
precisi limiti di tempo entro i quali pervenire a decisioni.
Un esempio di democrazia deliberativa
può essere considerato il Town Meeting (forma di governo locale
praticata nel New Engand, Stati Uniti, fin dalla fine del 1600),
un'assemblee cittadina che si riunisce una volta l'anno. La forma più
diffusa è l'Open Town Meeting, praticata attualmente in oltre 1.000
cittadine americane con meno di 6mila abitanti, assemblea alla quale
possono partecipare tutti i cittadini aventi diritto di voto e le
decisioni prese hanno valore vincolante per gli amministratori.
Vengono discussi tutti i temi che riguardano l'amministrazione della
città, da argomenti apparentemente piccoli e insignificanti
all'intero bilancio cittadino.
Recentemente è stata sperimentata una
nuova versione del TM, che si avvale delle tecnologie
dell'informazione: l’Electronic Town Meeting. Senza dubbio,
l’esperienza che ha avuto maggior risonanza sui media è stata
Listening to the city, un evento che ha riunito circa 4.300 persone a
New York, per discutere le priorità da seguire nel progetto di
ricostruzione dell’area del World Trade Center, dopo l’attentato
dell’11 settembre del 2001.
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