martedì 3 settembre 2013

Rho-Monza: Allegro è al terzo giorno di sciopero della fame

Ho chiesto oggi pomeriggio all'architetto Fabrizio Allegro, che dal 1 settembre sta digiunando per protesta contro le 14 corsie del "mostro", le ultime notizie sulla sua salute e mi ha risposto inviandomi questo sintetico "bollettino" che segnalo ai lettori.

Carlo, rispondo alla tua con questo messaggio. Questa mattina mi sono alzato presto, era poco prima delle sette, ed ho quasi subito misurato la pressione. I valori della pressione massima sono ancora in discesa, rispetto ai giorni precedenti. La prima rilevazione mattutina di 110/80 mi ha rassicurato, stante i 65 battiti, ma ero comunque a riposo.
Dopo 1 ora, prima di uscire di casa, ho riprovato la misurazione che è risultata leggermente più elevata, 117/78. Ho bevuto acqua, ed un piccolo succo di mirtillo.
A metà mattina, intorno alle 11.00 ho bevuto un caffè zuccherato e nel seguito, fino ad ora, un litro di integratore isotonico. Devo dire che mi gira un po’ la testa, ma la pressione è ancora sostenuta.
Sono stato in farmacia alle 16.35, e la scheda che ho qui davanti riporta i seguenti valori: 117/75 con 72 battiti. Ieri sera ho riscontrato un calo di poco più di un kilo di peso, nonostante non sia visibile, ma questa è un'altra questione. Credo di aver perso comunque due 2 kg, ad oggi, ma sarò più preciso domani, che sarà il mio quarto giorno di digiuno.
E’ davvero difficile passare il terzo giorno, come mi ha detto una amica che procederà con ogni probabilità dopo Oscar Figus, con la staffetta del digiuno, ma un'altra nota positiva c’è, che si inquina meno! Credo di non andare in palestra questa sera. A presto.

Fabrizio Allegro

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una Paderno Dugnano combattiva quella che vedo in questi giorni. Una Paderno che credevo non esistesse ,che fosse ancora dormiente rispetto ai numerosi problemi che la attanagliano e che ora pare risorgere a nuova vita ritrovando un coraggio inaspettato. Vedo non solo la manifestazione di un dissenso comune ma anche la voglia di non soccombere di fronte alla macchina infinita della devastazione in nome di una modernità e comodità inesistente. In particolar modo, desta la mia piu' grande sorpresa , l'impegno di cittadini che scelgono lo sciopero della fame a dimostrazione di una protesta silenziosa e meno fragorosa del pentolame che ogni sera risuona per le vie della città.Tutto questo fa onore all'impegno di chi non ha mai "mollato" di chi con un Comitato ha attuato un qualcosa che scuote finalmente le coscienze di coloro che stanno perennemente a guardare senza mai esporsi. Il basta e sottolineo basta essere inascoltati è divenuto ci siamo e ci opponiamo a 14 corsie a cielo aperto che significano non solo devastazione ma anche una salute compromessa.
Giovanna Baracchi