Gli attuali semafori per ciechi, quei pochi che esistono in alcune grandi città, sono "analogici" e prevedono che sia il non vedente a trovare a tastoni il bottone montato sul semaforo e premerlo per sapere se è verde o rosso. "Il nostro invece è un dispositivo basato su un sistema a tecnologia Led che, indossato dal non vedente, riceve dal semaforo l'informazione sul colore, giallo verde, rosso e la comunica al portatore tramite un auricolare - spiega Angelo Lupi, socio fondatore della cooperativa -. Per ora è un prototipo molto voluminoso, realizzato dal nostro socio Marco Marelli ex dipendente Lares e da suo fratello Alessandro, ma nella versione definitiva sarà molto ridotto. Basti pensare che attualmente tutta la parte elettronica sta in una scatoletta di tic-tac".

"In futuro questo sistema di riconoscimento visivo integrato con un comunicatore vocale potrebbe trovare altre utili applicazioni, sempre come ausilio per i disabili - spiega Lupi -. Il sistema consentirebbe infatti di riconoscere altri elementi di arredo urbano, ad esempio panchine, edicole o altri negozi". I soci della coop padernese lo stanno brevettando e ribadiscono con questa innovazione il valore concreto della loro iniziativa produttiva che ha bisogno a questo punto di uno o più soci finanziatori per svilupparsi e crescere come merita.
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