lunedì 19 agosto 2013

Semaforo per ciechi: Lares 2012 continua a inventare il futuro

Un semaforo per non vedenti è l'ultima invenzione della Cooperativa Lares 2012.. L'azienda, creata da alcuni operai della storica azienda di circuiti stampati fallita nel luglio del 2009, ha già presentato il prototipo dell'innovativo sistema all’Unione dei Ciechi di Milano il cui presidente ha molto apprezzato il progetto che supera i limiti dei dispositivi attuali.
Gli attuali semafori per ciechi, quei pochi che esistono in alcune grandi città,  sono "analogici" e prevedono che sia il non vedente a trovare a tastoni il bottone montato sul semaforo e premerlo per sapere se è verde o rosso. "Il nostro invece è un dispositivo basato su un sistema a tecnologia Led che, indossato dal non vedente, riceve dal semaforo l'informazione sul colore, giallo verde, rosso e la comunica al portatore tramite un auricolare - spiega Angelo Lupi, socio fondatore della cooperativa -. Per ora è un prototipo molto voluminoso, realizzato dal nostro socio Marco Marelli ex dipendente Lares e da suo fratello Alessandro, ma nella versione definitiva sarà molto ridotto. Basti pensare che attualmente tutta la parte elettronica sta in una scatoletta di tic-tac". 
Il nome del nuovo prodotto targato Lares 2012 è "Talking Light" che si affianca così a Flamby, la torcia che con la sua fiamma Led porta l'elettronica anche nelle processioni religiose mandando in soffitta i vecchi ceri. 
"In futuro questo sistema di riconoscimento visivo integrato con un comunicatore vocale potrebbe trovare altre utili applicazioni, sempre come ausilio per i disabili - spiega Lupi -. Il sistema consentirebbe infatti di riconoscere altri elementi di arredo urbano, ad esempio panchine, edicole o altri negozi". I soci della coop padernese lo stanno brevettando e ribadiscono con questa innovazione il valore concreto della loro iniziativa produttiva che ha bisogno a questo punto di uno o più soci finanziatori per svilupparsi e crescere come merita.

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