lunedì 19 agosto 2013

Boggia e il PD: un triste caso di disinformazione

Il giornalismo è un mestiere difficile, per alcuni impossibile Si tratta in estrema sintesi di "dare le notizie", ma non tutti riescono a farlo. 
Un esempio di questa difficoltà a riportare correttamente un fatto puro e semplice ci è stato fornito ieri dalla lettura dell'edizione digitale del Cittadino di Monza e Brianza che ha pubblicato una "breve" firmata dal corrispondente da Paderno, nella quale si legge: "Pietro Boggia, insegnante di musica della scuola media Gramsci di Paderno Dugnano ed ex consigliere comunale tra le file del Partito Democratico, per il quale era stato eletto senza mai prenderne la tessera, di comune accordo con la dirigenza locale". 
Il compianto professor Pietro Boggia, ex esponente della Margherita entrato in Consiglio Comunale nel 2004, fautore convinto nel 2007 della nascita del PD a Paderno Dugnano di cui è stato fino al 2009 il primo capogruppo in Consiglio Comunale, secondo Il Cittadino non sarebbe dunque mai stato un iscritto al PD, per di più "di comune accordo con la dirigenza locale". Il consigliere comunale, membro della Direzione del partito padernese, per l'autore dell'articolo era insomma una sorta di "indipendente".. 
Oscar Figus, coordinatore cittadino, subito interpellato al riguardo cade dalle nuvole e smentisce il settimanale brianzolo affermando che Boggia è sempre stato tesserato al PD. "Non capisco proprio come si possa riuscire a fare della disinformazione politica in un momento come questo" osserva mortificato il portavoce dei Democratici. 
Che dire? Evidentemente per il Cittadino la morte prematura e crudele di Pietro Boggia non era una notizia sufficiente, bisognava colorirla un po'.

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