venerdì 5 luglio 2013

Eutanasia legale: si firma in Comune fino a settembre

E' in corso da mesi e si concluderà il 14 settembre con il deposito delle 50mila firme necessarie, la campagna per la proposta di legge di iniziativa popolare sull'eutanasia legale. La proposta è stata depositata dalle associazioni Exit e Coscioni insieme alla UAAR (Unione degli Atei, Agnostici e Razionalisti).
Stamattina Paderno City Radio ha mandato in onda alle 11.00 l'ultima replica di un programma registrato a Paderno Dugnano su questo tema al quale hanno partecipato alcuni cittadini padernesi promotori e aderenti alla campagna, ma anche contrari a una legge sull'eutanasia, che ha raccolto anche le voci di alcuni giovani cittadini intervistati in città.
Le firme raccolte al momento in tutta Italia (comuni e autenticatori che raccolgono autonomamente esclusi) sono 40.038, di cui 2.488 raccolte nella settimana 24 giu – 30 giugno. I padernesi che vogliono aderire alla proposta possono recarsi all'URP nella sede del Comune per firmare.
Ma qual è la posizione degli italiani su questo delicato argomento? Se si tiene conto delle interviste raccolte a Paderno si vede come, anche nella nostra città, la maggioranza dei cittadini sia favorevole a una legge che consenta alla persona, malata incurabile e sofferente, di decidere autonomamente di porre fine alla sua vita in modo diugnitoso evitando accanimenti terapeutici e sofferenze inutili.
Più in generale il Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes evidenzia un aumento della quota dei favorevoli a eutanasia, suicidio assistito e testamento biologico. Tra il 2012 e il 2013 il sì all’eutanasia è passato dal 50,1% al 64,6%, mentre il no al suicidio assistito è calato dal 71,6% al 63,8% (il sì è passato dal 25,3% al 36,2%); netta crescita di consensi anche per il testamento biologico, dal 65,8% al 77,3%.
La situazione legislativa negli altri Paesi è la seguente: l’eutanasia attiva (uccisione mediante iniezione di farmaco letale) è legale in Olanda e in Belgio. In entrambi i paesi c’è stato, negli ultimi anni, un picco di richieste, accolte dai medici, di eutanasia e suicidio assistito. In Olanda si parla di un incremento del 75%. In Belgio s’ipotizza di estendere ai minorenni e ai malati di demenza senile la possibilità di accedere alla “dolce morte”.
Nel 2011 la Svizzera, dove è legale il suicidio assistito (insieme agli Stati di Washington, dell’Oregon e del Montana negli Usa), ha dibattuto sull’opportunità di fermare il “turismo della morte”: ma i cittadini hanno deciso, con un referendum, di non togliere agli stranieri l’opportunità di cercare nel paese la fine della propria sofferenza. Un’opportunità colta anche da Lucio Magri, uno degli storici fondatori de Il Manifesto.
Rigidamente contrari all’eutanasia restano in Europa soprattutto i governi di due paesi, la Gran Bretagna, e l’Italia. La Gran Bretagna prevede fino a quattordici anni di carcere per eutanasia, assimilata all’omicidio. Anche in Italia l’eutanasia è oggi accomunata con l’assassinio di consenziente. All’interno della Chiesa vi sono posizioni diverse, benché accomunate dal rifiuto dell’eutanasia attiva. Basti fare due nomi, il cardinal Martini e il cardinal Bagnasco.

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