mercoledì 20 marzo 2013

Una petizione per salvare i tigli di via Sant'Ambrogio

Lunedì scorso il Consiglio Comunale, con il voto compatto della maggioranza che sostiene la giunta di destra, ha bocciato l'Ordine del Giorno del Consigliere Giorgio Grassi del PD che chiedeva al Sindaco di non procedere al taglio degli alberi di Via Sant'Ambrogio per coinvolgere un maggior numero di cittadini, come singoli, come associazioni e istituzioni nella decisione finale.
La scelta di abbattere 65 tigli non può essere presa così, sulla base di 103 questionari, rappresentanti la volontà solo dello 0,2% circa della popolazione residente nel quartiere (11mila circa), ha sottolineato Grassi.
La viabilità in quel tratto di Via Sant'Ambrogio è un problema su cui bisogna intervenire, ma vi sono comunque altre soluzioni che possono prevedere il mantenimento degli alberi facendo coincidere le esigenze di sicurezza del traffico veicolare e ciclopedonale con la salvaguardia dei 65 tigli. Introdurre il senso unico, ad esempio, vorrebbe dire risolvere il problema senza sacrificare gli alberi, mantenere il doppio senso di circolazione invece comporta il loro taglio. Altre soluzioni non ce ne sono. 
La scelta riguarda tutti, perché gli alberi sono fondamentali nella vita delle città, oltre ad essere un patrimonio pubblico, mentre, stando a quanto detto da Grassi in assemblea. su questo aspetto del problema i cittadini non sono stati consultati adeguatamente e nemmeno la Commissione Paesaggio si è espressa al riguardo.
In questa vicenda emergono ancora una volta due visioni della città e dei suoi valori urbani e sociali che dividono la maggioranza di destra e l'opposizione di sinistra. Da un lato una concezione privatistica e automobilistica della "città drive in" che vive la limitazione del traffico veicolare (il senso unico in via Sant'Ambrogio) come una limitazione della libertà individuale e dall'altra quella più sociale ed ecologica, che vede nella integrazione alla pari, tra automobili, biciclette e pedoni, un equilibrio più sostenibile e corretto.
Dopo il voto contrario della destra in Consiglio comunale la Rete Ecocivici ha proposto una raccolta di firme. Hanno messo in rete qui  il modulo per la raccolta di firme (n.b. sono da stampare in fronte e retro, su un unico foglio). Invitano cittadini, gruppi, associazioni, partiti, a farsi promotori con loro dell'iniziativa perchè l'amministrazione riveda le sue decisioni, scegliendo di procedere in maniera saggia e utile per tutti.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Arcari, la salvaguardia del verde, la conservazione del territorio e la tutela dell'ambiente sono argomenti che mi stanno molto a cuore; pertanto vorrei pregarla di smetterla di banalizzare questi temi, continuando a riproporre una inutile contrapposizione tra destra e sinistra; tanto più che questa pretesa differenza di sensibilità ambientale è ampiamente smentita dalla politica di sfruttamento del territorio della precedente amministrazione; la cementificazione a ridosso della via serra, la costruzione senza respiro tra la via san martino e il viale bagatti, l'inutile ecomostro ciclopedonale di via cappellini sono lì a imperituro monito di una verità evidente: c'è chi, a destra come a sinistra ha a cuore certi temi, e chi, indipendentemente dal colore politico se ne sbatte altamente!

cordialmente
andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Favrin, qui a banalizzare sei tu mi sembra. Che destra e sinistra a Paderno abbiano idee e visioni opposte rispetto all'ambiente e al territorio mi sembra più che evidente. Il centro sinistra nel 2009 ha lasciato la città con il 35% del territorio destinato a verde e sport, 25 km di piste ciclabili, una densità 3.350 ab/kmq, tra le più basse del Nord Milano, una raccolta differenziata al 51%.

Anonimo ha detto...

.. interi quartieri dormitorio senza piazze, senza verde, senza bar e negozi, una colata di cemento alle spalle della tilane, un intero quartiere concesso alla lares per poi ritrovarsela comunque chiusa, ecc., ecc., non mi sfidi su questo tema perchè gli esempi non mancano.

saluti

Anonimo ha detto...

e per inciso: ben vengano le piste ciclabili, di cui io stesso sono un fruitore, ma che senso ha realizzarle se poi non si ha la forza (o la volontà) di tenerle sgombre dalle macchine (malcostume ampiamente diffuso anche sotto la precedente amministrazione che le ha così fortemente volute)?

saluti
andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Chi fa a volte sbaglia in buona fede, come nel caso della Lares, il cui esito sfortunato è frutto di una truffa, non prevedibile. Il quartiere Tilane sarà brutto, ma ha fatto guadagnare alla città una grande struttura culturale firmata da uno dei più grandi architetti del nostro tempo. Quando la crisi passerà, la piazza Divina Commedia diventerà forse una piccola piazza commerciale animata e vivacizzata dai suoi abitanti. Certo se i residenti invece vogliono vivere in una piazza dormitorio e chiamano i vigili quando una volta la settimana il caffè letterario resta aperto fino a tardi.... Chi fa qualcosa di buono per la città viene sempre criticato. Chi non fa niente, come questa destra che ti piace tanto, lascerà la città solo un po' più degradata di quella che ha ricevuto.

Anonimo ha detto...

non è la prima volta che prova a mettermi in bocca delle affermazione che non ho pronunciato e la cosa non mi aggrada particolamente: ho riletto tre volte i miei commenti per trovare il punto dove dico che "questa destra mi piace tanto", ma no l'ho proprio trovato.
a me pare di aver detto che la contrapposizione tra destra abbattitrice di alberi e cementificatrice e sinistra paladina del verde e dell'ambinete non sta in piedi, alla luce di quello che l' amministrazione di sinistra ha compiuto nel passato; e si sbaglia: nessuno critica "Chi fa qualcosa di buono per la città"; ma non è giusto nemmeno tacere sugli errori, assecondando il principio per cui "fare è sempre meglio che non fare niente".
un esempio? la rho-monza sarebbe meglio farla, ma se non si può fare interrata, come chiedono il comitato e i cittadini, è meglio non fare niente.
vigili affinche la sua militanza politica non le faccia perdere obiettività: è già disdicevole per un cittadino, ma per un giornalista è imperdonabile.

buona serata
andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Favrin, è vero,lei non ha detto che la destra le piace, ma ha fatto critiche solo a sinistra. Al centro, tra PD e Pdl-Lega, oggi come nel 2009 non c'è niente. Se ne faccia una ragione e, tutto detratto, prenda finalmente bandiera. Come ho fatto io. Che sono giornalista, ma su questo blog esprimo solo un'opinione, la mia, e lascio ai lettori esprimere la loro. Sono di natura fazioso, come lo erano e lo sono del resto tutti i grandi giornalisti(vogliamo parlare, ne cito due a caso, di Montanelli o di Bocca?). Non sono mai stato obiettivo in vita mia e non intendo diventarlo in tarda età.

Anonimo ha detto...

beh, davanti all'evidenza più lampante in senso contrario la nostra opinione andrebbe rivista, ma ognuno è libero di agire come crede.
buona giornata

andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Evidenza lampante di cosa? Che destra e sinistra sono uguali, che Paderno è una città fatta di "quartieri dormitorio senza piazze, senza verde, senza servizi" e di "piste ciclabili occupate da auto in sosta" per colpa di Massetti e del centro sinistra?

Anonimo ha detto...

E torniamo al tema del contendere.
In paesi storici come lo sono le nostre frazioni,i viali alberati non sono opportuni.I tigli della via S.Ambrogio hanno scardinato i marciapiedi rendendoli impercorribili, pazienza per le persone normali ma sopratutti per le persone dal passo incerto e le carozzine dei disabili.Tenete conto
per contro, che i sensi unici allungano i percorsi per raggiungere le proprie mete io,per esempio, per andare da via M.Sabotino n°88 da Rainoldi di Paderno faccio almeno due kilometri in più da quando c'e il senso unico in via GramsciAumentano la velocità dei veicoli,l'inquinamento,il consumo di carburante.Danneggiano irreversibilmente il commercio morente locale a favore della grande distribuzione.Chiedere per credere ai commercianti di via C.Zelati.Quindi non credo che i pro a favore del taglio dei tigli siano meno dei pro a favore del l'oro mantenimento.E non vedo un'attentato all'eco sistema di Paderno se vengono eliminati.
Per mantenere l'equilibrio ecologico,contestualmente si ripiantino in un luogo più adatto a noi e a loro.
Giace un prgetto dei Lions di Paderno per la piantumazione di alberi in un ambito già individuato,sarebbe l'occasione per realizzarlo.
pierino favrin

Anonimo ha detto...

questo è un punto di vista interessante; d'altro canto si può osservare che non tutte le strade presentano le medesime caratteristiche, che nel tratto di strada in questione di esercizi commerciali non ce ne sono e che essendoci il marciapiede su entrambi i lati della strada, forse, a studiarla un attimo, si potrebbe trovare una soluzione che possa salvare capra e cavoli.
o forse effettivamente non c'è alternativa; la mia impressione, però, è quella che, prima di prendere delle decisioni, valga la pena di spenderci qualche ora di ragionamento in più.

saluti
andrea favrin

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
percorro la suddetta via ogni giorno per recarmi al lavoro e ritengo che trasformarla in senso unico sia un attentato alla vita dei cittadini.
Mi spiego: il tratto è rettilineo e la velocità di percorrenza dei mezzi (anche pesanti) è molto sostenuta già ora. Non oso immaginare le corse delle auto nel caso in cui diventasse a un unico senso di marcia.
E poi, vorrei capire il traffico perndolare di percorrenza dove possa venire dirottato, vsto che ogni volta che la superstrada è in tilt, tutti si riversano su Palazzolo intasando tutto.

Buona giornata,

Andrea