Pensieri del dopo elezioni
Paderno Dugnano, 5 marzo 2013 - A una settimana dal risultato
elettorale si impone qualche riflessione a mente fredda: la
coalizione di centrosinistra ha preso più voti delle altre ma, a
causa di questa legge elettorale, non è ancora chiaro se e come
potrà esprimere un governo del Paese.
In Lombardia una Lega Nord in
controtendenza anche rispetto alle altre sue regioni storiche ha
sconfitto in tutte le provincie (tranne Milano e Mantova) una
coalizione di Centrosinistra che tiene solo nelle grandi città.
A Paderno Dugnano il Partito
Democratico è il primo partito con una percentuale di voti di poco
sotto il risultato delle politiche del 2008 e molto al di sopra di
tutti i risultati successivi.
La questione se abbiamo vinto o abbiamo
perso, spesso presentata con un approccio alla politica da tifoso, è
in realtà più complessa e richiede una valutazione sugli obiettivi.
In Lombardia possiamo dire con
chiarezza di aver perso e che invece Maroni (forse non la Lega) ha
siglato il suo capolavoro politico: governatore a Milano e oppositore
a Roma. Come era nei suoi obiettivi, nonostante il calo di voti in
Veneto e, drammatico, in Piemonte.
A livello nazionale la situazione è
ancora fluida, dobbiamo però aver chiaro che l’obiettivo della
nostra coalizione è, e deve rimanere, cambiare il Paese e,
nonostante con questo risultato elettorale sia un obiettivo difficile
da raggiungere, abbiamo il dovere di perseguirlo oppure di fare un
passo indietro.
Certamente non si può sempre inseguire
gli altri.
La coalizione di centrodestra, con Lega
al seguito, ha governato l’Italia per anni con maggioranze bulgare
eppure non ha fatto nessuna delle riforme liberali e/o federaliste
che ha sempre annunciato. Nessuna azione per il bene di tutti solo
interventi a favore di qualcuno.
Con loro non è possibile nessun
accordo, neppure in chiave di governabilità.
A Grillo, che invece dice tutti a casa,
rispondiamo seriamente con le nostre proposte di riforma dei partiti,
che impone trasparenza e democraticità, di riforma dello Stato, meno
parlamentari e meno spese, e di legge elettorale, maggioritaria,
uninominale e a doppio turno, e apriamo una discussione davanti al
Paese.
Chiudo parlando della nostra Città.
Il Partito Democratico a Paderno
Dugnano ha fatto il suo dovere, è il primo partito ed elegge al
Parlamento Ezio Casati, che della nostra Città è stato sindaco.
Ne siamo comprensibilmente orgogliosi e
credo che il risultato sia figlio, oltre che della stima che molti
nostri concittadini nutrono per Ezio, anche del lavoro che in questi
anni abbiamo svolto come partito e come Gruppo Consigliare sul
territorio pur dall’opposizione.
Fra poco più di un anno andremo alle
elezioni amministrative (e non è escluso che prima si debba tornare
alle politiche) con uno scenario di difficile interpretazione.
Noi partiremo dalle nostre proposte per
la Città; attenzione a lavoro, scuola, legalità, rispetto del
territorio e zero consumo di suolo, partecipazione e sostenibilità
ambientale.
E dalle battaglie che abbiamo condiviso
anche con altri: per il lavoro, contro gli inceneritori, per
l’interramento della Rho-Monza, per un riscatto del diritto di
superficie più equo, per una mobilità più leggera.
Con serietà e, come sempre,
disponibili al confronto con tutti.
Oscar Figus
Coordinatore cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano
Coordinatore cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano
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