sabato 16 marzo 2013

Ora il cambiamento è possibile

I miei due Moai dal loro osservatorio dell'Isola di Pasqua hanno dimostrato di avere la vista lunga. Il loro commento di stamattina si è rivelato profetico. Dopo Laura Boldrini eletta presidente della Camera dei Deputati, anche Pietro Grasso ha conquistato la presidenza del Senato e adesso che il primo importante passo è stato fatto, come dice Bersani, "il cambiamento è possibile".
Sono state elette due persone di grande spessore professionale, umano, sociale e civile, testimoniato dalle loro vite spese in prima linea, lontano dalle stanze del potere, ma vicino a dove si combatte per i diritti e la dignità delle persone, contro lo strapotere criminale della mafia.
Laura Boldrini in un bellissimo discorso di insediamento ha parlato di un Parlamento che dovrà con urgenza occuparsi di poveri schiacciati dalla crisi, di donne maltrattate e uccise, di giovani senza speranza, disoccupati, esodati, pensionati al minimo, precari, figure sociali oppresse ed emarginate da una società profondamente malata da risanare e rendere più giusta ed equa. Parole che nessuno aveva mai sentito pronunciare da quello scranno.
Pietro Grasso nel suo discorso invece ha parlato di cittadini, magistrati, poliziotti, servitori dello stato, che si sono sacrificati nella lotta al terrorismo e alla mafia, per difendere la nostra democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la libertà. Non hanno parlato di politica, hanno parlato di Politica.
Non fa meraviglia che le reazioni del centro destra soprattutto del partito di Alfano e Berlusconi siano state rabbiose e impaurite. Hanno definito l'elezione dei due nuovi presidenti del nostro Parlamento come una "occupazione militare" delle istituzioni perché il risultato del voto ha posto loro di fronte lo spettro della esclusione dai giochi della vecchia politica.  Pensavano di poter ancora impedire il cambiamento chiesto dai cittadini elettori facendo fallire subito il tentativo di Bersani e del PD di avviare la legislatura. 
Hanno tentato fino all'ultimo di sabotarlo, ma una parte del Movimento 5 Stelle che si è rifiutata di mancare l'appuntamento storico con il cambiamento offerto dalle due candidature scelte (anche e soprattutto grazie al loro pungolo) dal centro sinistra, li ha sconfitti votando per Grasso e adesso la nuova legislatura contrassegnata dai valori enunciati uno dopo l'altro con chiarezza dalla seconda e dalla terza carica dello Stato, può cominciare, affrontando con coraggio e speranza la sfida che ha di fronte.
Dopo tre settimane di passione e di pressioni quasi insopportabili provenienti da tutte le parti il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, può ben dirsi soddisfatto. Per oggi. Domani è un altro giorno.

1 commento:

roberto ha detto...

E' un bel giorno per la Democrazia. Chi pensava che succedeva altro, ha preso un abbaglio. Ora si puo' dire veramente che potrebbe cambiare qualche cosa, basta volerlo. Speriamo che un certo movimento che non si vuole esprimere, a parole ma con i fatti, agisca e ci faccia sognare anche noi, un paese diverso e possibile basta volerlo.
Oggi l'elezione di Grasso e della Boldrini ha insegnato molto, avanti cosi'.