venerdì 1 marzo 2013

Casati, una riflessione a voce alta

Ezio Casati, neoeletto padernese alla Camera dei Deputati mi ha inviato questa riflessione che segnalo ai lettori.
RIFLESSIONI A VOCE ALTA
Volevo provare a fare qualche riflessione, ho impiegato qualche giorno a prendere in mano la penna perché l’esito del voto non è stato quello auspicato ed atteso
E la legnata ha lasciato il segno, però adesso occorre destarsi, è giunta l’ora. Se da un lato c’è la soddisfazione per l’avvenuta elezione alla Camera dei Deputati, dall’altra sento su di me tutta la difficoltà della situazione politica nazionale. E dalla complicata governabilità del nostro paese.
In Italia ci sono almeno venticinque o trenta milioni di commissari tecnici calcistici e svariati milioni di premier politici , questi ultimi, anch’essi, sono in difficoltà, che fare?
Io provo a mettere lì qualche considerazione sorvolando sul fatto del…se ci fosse stato Renzi. Renzi non c’era perché il popolo delle primarie aveva fatto un’altra scelta e soprattutto non sapremmo mai come sarebbe andata a finire quindi evitiamo di stancare la mente che deve essere pronta per prove molto ardue. Io sono convinto che al PD spetti la proposta avendo la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato.
Non sono per la grande coalizione, la pacatezza odierna di Silvio Berlusconi si scontra con una campagna elettorale uguale a quelle che ci ha propinato negli ultimi vent’anni fatta di soluzioni semplicistiche, di promesse impossibili e di condoni inaccettabili, ciò non può vederci disponibili per un accordo politico PD/PDL.
Occorre ora presentare un progetto di governo in punti concreti ai quali anche lo svicolante Grillo non può dileguarsi o nascondersi dietro il suo movimentismo, adesso è nelle istituzioni metta il proprio impegno per governare questo Paese. Vorrei capire cosa ne pensano il M5S, il PDL ed i Montiani se chiamati a discutere di una serie di punti si impegnano oppure svicolano.
Proviamo a snidarli su questi punti, ne butto li alcuni
1 LEGGE ELETTORALE
2 TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA
3 RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI
4 LEGGE ANTICORRUZIONE
5 RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI
6 RIMBORSO DEI CREDITI VANTATI DALLE AZIENDE VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
7 ESENZIONE IMU SULLA PRIMA CASA
8 INTERVENTI URGENTI PER L’OCCUPAZIONE
9 IMPEGNO PER LA CRESCITA E SOSTEGNO ALLE PICCOLE IMPRESE
10 ALLEGGERIMENTO DEL PATTO DI STABILITA’ DEGLI ENTI VIRTUOSI
Mi fermo qui perché c’è lavoro per un’agenda di qualche mese  che può essere ampliata nella condivisione. Adesso che si sono lasciati i comizi, gli appelli e le piazze c’è un paese e soprattutto la gente che lo vive che attende risposte, io da parlamentare voglio impegnarmi per darle, non possiamo fallire, il rischio è troppo alto per barattarlo con i giochi della politica e per le sue scaramucce. 
Occorre senso di responsabilità, comprendo le distanze, alcune restano e resteranno incolmabili per visione politica o per estremismi ideologici però ci sono tante cose che si possono fare perché sono giuste, vanno nell’interesse del Paese e non possono attendere. La situazione è complicata, l’esercizio politico difficile ma se uno ha voglia di ridurre le distanze per il bene comune lo deve fare.
Risposte concrete a necessità inderogabili, si governi presto altrimenti il prezzo dell’ingovernabilità lo paga la gente, il nostro Paese non può permetterselo.
Ezio Casati

3 commenti:

Anna ha detto...

Queste parole fanno spavento...
"...i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni... invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi... chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili!
Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! LORO SONO MORTI, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento..mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico...noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E' un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..."
Adolf Hitler, 1932
Questo commento l'ho copiato dalla pagina facebook di Bersani. Meno male che c'è la Costituzione che ci difende da questi populismi.

Anna Galbiati

Anna ha detto...

E comunque mai un accordo con il PDL,sarebbe la fine del PD.
Una cosa voglio dire a Casati, con il quale mi congratulo, smettiamola di darci le martellate sulle palle come di solito facciamo. Impariamo a stare un po' zitti tutti quanti e sopratutto a rispettare gli elettori delle primarie che hanno scelto Bersani.Dategli una mano invece di remargli contro.
Anna

Anonimo ha detto...

1 LEGGE ELETTORALE
2 TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA
3 RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI
4 LEGGE ANTICORRUZIONE
5 RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI
6 RIMBORSO DEI CREDITI VANTATI DALLE AZIENDE VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
7 ESENZIONE IMU SULLA PRIMA CASA
8 INTERVENTI URGENTI PER L’OCCUPAZIONE
9 IMPEGNO PER LA CRESCITA E SOSTEGNO ALLE PICCOLE IMPRESE
10 ALLEGGERIMENTO DEL PATTO DI STABILITA’ DEGLI ENTI VIRTUOSI

caro Casati,
7 di questi 10 punti sono stati snocciolati da grillo in tutti i suoi comizi, compreso l'ultimo in piazza San Giovanni, il che mi spinge a due riflessioni: da un lato, Renzi o non Renzi, se queste erano già le priorità del PD, sarebbe stato meglio enunciarle chiare e forti in campagna elettorale, invece di perdere tempo a commentare qualsiasi cosa uscisse dalla bocca di Silvio (dal Sanremo comunista al fantomatico rimborso dell'IMU); dall'altro, visto che su questi temi l'identità di vedute tra PD e M5S è assoluta, si può mettere Grillo di fronte ad una scelta netta: appoggiare il Pd, dandogli i numeri per realizzarli, oppure continuare con un gioco allo sfascio fine a se stesso.
nel primo caso, però il PD avrebbe una responsabilità immensa: portare il lavoro a termine!
congratulazioni e in bocca al lupo.

andrea favrin