mercoledì 27 febbraio 2013

Governo: Beppe, c'è posta per te

Sul web gira già una petizione inviata a Beppe Grillo da Viola Tesi, elettrice del Movimento 5 Stelle, nella quale si chiede al capo del movimento di "votare la fiducia" al PD per "cambiare l'Italia". 
Una fiducia per fare insieme poche cose urgenti prima di tornare alle urne quali:

1. Una nuova legge elettorale;
2. Una legge contro la precarietà e l’istituzione del reddito di cittadinanza;
3. La riforma del Parlamento, l’eliminazione dei loro privilegi, l’ineleggibilità dei condannati;
4. La cancellazione dei rimborsi elettorali;
5. L’abolizione della legge Gasparri e una norma sul conflitto d’interessi;
6. Una legge anticorruzione che colpisca anche il voto di scambio; e l’istituzione di uno strumento di controllo sulla ricchezza dei rappresentanti del popolo (il “politometro”);
7. Il ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola;
8. L’istituzione del referendum propositivo senza quorum;
9. L’accesso gratuito alla Rete;
10. La non pignorabilità della prima casa.  
Tutte cose che il PD, secondo la elettrice fiorentina del M5S "si possono fare in poco tempo". Non farlo, negare la fiducia a un governo che si impegna a fare queste cose vorrebbe dire "paralisi, o peggio, vedremo un qualche Monti bis. I senatori del Movimento potrebbero anche uscire dall’aula, al momento delle votazioni, e così consentire forse la nascita di un Governo di minoranza: ma questa sarebbe vecchia politica, un patto di governo silenzioso che non renderebbe giustizia alla trasparenza che vogliamo portare nelle Istituzioni. Allora poniamo noi le giuste condizioni al partito di Bersani: in cambio dovranno presentare in Parlamento quelle riforme che ci stanno a cuore e che possono far diventare l'Italia migliore".
La petizione di Viola Tesi ha già raccolto oltre 25mila sostenitori. 
 

2 commenti:

Gianni Rubagotti ha detto...

Bisogna spiegare a questa militante grillina che l'istituzione del referendum propositivo senza quorum è una modifica costituzionale quindi:
1 deve essere stesa in maniera da avere almeno la maggioranza dei consensi
2 deve essere votata da entrambe le camere con un passaggio che dura almeno 6 mesi
3 se non ha i 2 terzi può essere rimessa in gioco con un referendum

secondo me ci vanno almeno un paio d'anni.

Per il movimento 5 stelle allearsi con un governo significa suicidarsi per il tipo di elettorato che ha.
Cosa diversa è uscire dall'aula al senato (dove le astensioni contano come voto contrario) che mi sembra al contrario quello che potrebbe accadere per far funzionare a Roma il meccanismo che già manda avanti Crocetta in Sicilia...

Chissà se pensava a questo Sciascia quando scriveva "La Sicilia come metafora"....

Gianni Rubagotti ha detto...

Pare che sia un po' una bufala, la tipa è del movimento dei pirati e non grillina
http://internetepolitica.blogosfere.it/2013/02/governo-pd-5-stelle-petizione-online-per-la-fiducia-a-bersani.html