sabato 26 gennaio 2013

Sibari sepolta dal fango del Crati e dall'indifferenza

Pubblico questo appello lanciato da Francesca Canino per salvare l'area archeologica dell'antica Sibari sepolta dal fango trascinato a valle dal fiume Crati. Gli scavi dell'antica Sibari sono di valore storico inestimabile, ma nessun grande organo di stampa ha finora dedicato articoli e servizi a questa catastrofe archeologica mentre tutte le istituzioni locali e nazionali appaiono disinteressate e distratte. Perché?


Sibari è stata sommersa dal fango dopo un'esondazione del Crati che ha allagato otto giorni fa l’area archeologica dell’antica città. Non sappiamo se sarà possibile asportare il fango alluvionale in tempi brevi, non sappiamo, dunque, quando gli scavi saranno di nuovo visitabili. E’ un tesoro che scompare temporaneamente alla nostra vista. Il Quotidiano dellaCalabria sta svolgendo un lavoro eccezionale di informazione (vedi foto sopra), nonostante ciò nulla si sta muovendo né si è riusciti ad avere l'attenzione dei media nazionali e del Governo. Perché tanta indifferenza? E' un caso che la Calabria balzi agli onori delle cronache nazionali per i fatti di 'ndrangheta e cali, invece, il silenzio assoluto in casi come questo di Sibari? La cultura non fa cassa, lo sappiamo bene e la vicenda di Sibari non è spendibile politicamente nemmeno in periodo elettorale. Lo dimostrano i fatti. Che ci indignano, tuttavia, e ci inducono a scrivere affinché il nostro patrimonio storico non scompaia sotto il fango o nel silenzio di quanti hanno interesse a mantenerlo. In prima pagina, nell'edizione di venerdì 25 gennaio, un collega ha scritto che il Quotidiano “sta facendo tutto ciò che può, svolgendo di nuovo una funzione di supplenza verso una classe politica arrotata su se stessa e incapace di programmare, di prevedere e persino di vedere. Ma gli altri dove sono? Dov'è il Corriere della Sera coi suoi dossier, Mentana con le sue raccolte di fondi? E le telecamere della Gabbanelli? Perché Vespa non fa un plastico degli scavi? Perché Sgarbi non gli dedica una sbraitata? Perché Ruotolo non insegue il ministro? la Calabria sta in Italia?”.
Ci ha sorpreso il silenzio di alcuni organi istituzionali, distratti da competizioni elettorali e relative beghe politiche. In altri tempi, in campagna elettorale, i vari schieramenti avrebbero fatto a gara per promettere interventi, fondi, visite e quant'altro per un qualunque territorio colpito da una qualsivoglia calamità naturale. Sarebbe diventato il cavallo di battaglia con cui tentare di vincere le elezioni. Invece ha prevalso il silenzio della politica e della Soprintendenza archeologica di Reggio Calabria per oltre quattro giorni dall'allagamento, come se fossero mondi distanti. Come se Sibari non fosse stata la metropoli del passato magnogreco, tanto che ci è sorto il dubbio che molti non conoscessero la sua storia. Allora abbiamo scritto e pubblicato delle tre antichissime città sovrapposte, abbiamo ricordato che gli scavi di Sibari sono solo una minima parte di quello che ancora non è venuto alla luce. Nulla di fatto. Solo qualche passerella politica, inutile e contestata. Gli scavi archeologici oggi sono sotto acqua e fango, vogliamo farli riemergere perché sono una parte importante della nostra storia.
Francesca  Canino

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Siamo sicuri che quel tesoro non sia meglio conservato sotto il fango che piuttosto con la gestione dei beni culturali che ha portato i crolli a Pompei?