domenica 27 gennaio 2013

Ecocivici ovvero il buco nero della soggettività


Gli Ecocivici padernesi, la frazione minoritaria di ex verdi, ex movimentisti, ex berlusconiani, ex qualcosa (o mai stati politicamente qualcosa), a un mese dalle elezioni nazionali e regionali hanno emesso il loro lungo (15 o 20 cartelle) quanto incomprensibile documento, con il quale, come si dice, "prendono posizione" rispetto al voto imminente.
L'ecumenico gestore del blog La Scommessa ha subito gioito pubblicando la "notizia" e, pensando di fare cosa buona e giusta, titolandola: Ecocivici padernesi: "Non votiamo a destra". Sbagliato. A indurlo in errore è stato il tentativo di trovare una sintesi comune nel trovarobato di variegate idee o ideologie di cui ognuno degli iscritti al "nuovo soggetto" è portatore. Leggendo coraggiosamente il loro lungo documento, frutto evidente di faticose mediazioni, egli ha creduto di poter estrarre dei fatti certi. Presuntuoso.
Per quanto riguarda le elezioni in Regione Lombardia gli ecocivici scrivono: "Il nostro sostegno andrà a chi, tra i candidati delle liste presenti SEL, ETICO, PD, Patto Civico, 5 Stelle, saprà meglio rappresentare quelle che sono le priorità che noi ecologisti riteniamo più importanti"
Per quanto riguarda le elezioni Politiche nazionali: "La Rete Ecocivici di Paderno Dugnano condivide l’ispirazione originaria di Rivoluzione Civile, auspicando l'elezione di numerosi rappresentanti vicini ai temi ambientali, dei diritti, della pace, della solidarietà che possano, all'interno del Parlamento, portare avanti quelle istanze che oggi sono totalmente assenti".
Insomma, in Parlamento ci vogliono andare o sperano di andarci i loro capi (gli ex Verdi come Bonelli ad esempio) e dunque la scelta obbligata è salire, previo accordi, sul taxi di Ingroia. Al Pirellone invece, dove la possibilità di entrare in Consiglio regionale è assai remota, liberi tutti, ognuno scelga di votare per chi gli pare, dall'odiato PD, ai grillini, passando per SEL, il cartello dei Comunisti e la lista Ambrosoli. Un bel ventaglio di opzioni.
La sintesi tentata da Giuranna era generica, non improbabile, ma evidentemente inaccettabile per l'ex berlusconiano, anzi ex alparoniano, Negrisoli, uno dei coordinatori del gruppo locale, che si è affrettato a respingerla come troppo "propagandistica". In un post di risposta a Giuranna, infatti, egli ha tenuto a precisare che in quel titolo bisognava specificare che gli ecocivici non avrebbero votato "nemmeno per certa sinistra, soprattutto in Lombardia, dove tra le diverse opzioni è compreso il Movimento 5 Stelle".
Il sottotesto di questo attorcigliamento verbale è che lui, Negrisoli, voterà in Regione per la candidata grillina e il Movimento 5 Stelle, che non hanno niente a che vedere con "certa sinistra". Concludendo: per chi votano gli Ecocivici padernesi? E chi lo sa, ma soprattutto, Giovanni, diciamolo, chi se ne frega?

Nessun commento: