martedì 22 gennaio 2013

Elezioni, bim, bum, boom, ecc

Quanti sono i candidati padernesi alle prossime elezioni politiche nazionali? Alla chiusura delle liste elettorali di Camera e Senato lo scenario è il seguente: Ezio Casati, candidato alla Camera dei Deputati per il PD, Dario Pirovano, candidato alla Camera dei Deputati per l'UDC, Angelo Salgaro, candidato al Senato per Fratelli d'Italia. Un ex sindaco, un assessore in carica, un ex consigliere comunale. Tra centro, destra e centro sinistra, la città appare ben rappresentata
Marco Alparone, che a inizio mese era stato indicato dalla stampa locale come sicuro candidato per il PdL al Parlamento, ma che già una settimana dopo aveva visto declinare la sua candidatura, non sarà invece presente in nessuna lista.
Fino all'ultimo, infatti, il sindaco padernese, non aveva né confermato né smentito la discesa in campo elettorale, oggi però che questa è definitivamente esclusa, lascia trapelare con i buoni uffici dei "ragazzi" del suo blog di riferimento Paderno7, la notizia che no, non andrà a Roma, ma resterà a Paderno Dugnano.
Il finto scoop annunciato con sonori "boom" dai giovani propagandisti del nulla è una operazioncina mediatica un po' patetica perché tutta giocata sul relata refero di voci al condizionale, ma date per vere dagli insider militanti di Paderno7, secondo i quali il sindaco avrebbe ricevuto dal suo partito l'offerta di una candidatura più che sicura al Senato, 13° posto in lista, ma l'avrebbe rifiutata perché, dicono i boys: "Non voleva lasciare la città senza guida". I  boys però fanno di più e per cercare di dare credibilità a una notizia impossibile da verificare, si spingono a pubblicare improbabili virgolettati basati su dichiarazioni riportate di terza mano.
Essi scrivono che Alparone avrebbe dichiarato, ad altre persone ignote, durante colloqui privati: "Non potrei guardare in volto i miei concittadini sapendo di aver anteposto la mia ambizione alla guida della città e di non aver portato a termine ciò per cui mi sto spendendo. E’ una scelta difficile, ma so così di essere sereno con la mia coscienza".
Insomma, i giovani di destra, non si capisce a quale scopo, cercano di accreditare un retroscena secondo il quale il loro virtuoso campione, tra il Senato e il Consiglio Comunale, avrebbe scelto di rimanere a Paderno, senza informare nessuno del suo gran rifiuto alla sicura candidatura, perché è notoriamente un uomo schivo e riservato, dotato di grande senso morale, per poter portare a termine il suo programma e, last but not least, "rifiutando uno stipendio onorevole".
Boom, è proprio il caso di dirlo.
ps. questo commento l'ho scritto ieri ma ho atteso a metterlo in pagina perché volevo prima leggere qualche reazione. Le ho lette e aggiungo ad esse la mia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nostro sindaco ha dimostato di essere una persona SERIA, un amministratore che tiene davvero al bene della nostra città...vorrei vedere un massetti al suo posto... comunque un punto a favore di Alparone,un uomo,un sindaco, una persona di cui una volta in piu ci si puù fidare,al quale la nostra città puù guardare al futuro, pgt in primis.
al dilà di ciò in bocca al lupo a coloro che sono scesi in campo,e aldià del colore politico che possano ben rappresentare l'amata Paderno Dugnano

Marco

carlo arcari ha detto...

caro marco, la tua ingenuità e credulità sono commoventi. mi fai piangere, davvero..

Anonimo ha detto...

Io veramente non ho parole.
Onestamente io penso che a tenerci alla città sono le persone che NON tollerano la sporcizia delle strade, delle aiuole, ai lati dei ponti per il bene dei passanti che ci passeggiano e dei cittadini che ci abitano.
Che NON tollerano la sostituzione dei san pietrini con pozze di catrame per il rispetto di chi ha messo i sanpietrini e dei cittadini che ci abitano e dei negozi vicini.
Che NON sottovalutano la minaccia del megaponte, come se per cancellarlo basta non metterlo nel PGT.
Che NON tollerano auto accese al passaggio a livello per il bene e la salubrità dell'aria.
Che NON tollerano tir che girano in lungo ed in largo per la città per il bene della circolazione, della fluidità di marcia e dell'aria.
Che NON coprono la fontana del municipio (piazza centrale della città) con pavimento di legno che sembra una tomba per il bene di una piazza che deve essere innanzitutto rispettata.
Che NON mettono lampioni alla Star Trek nella stessa piazza.
Che NON segano un albero in piazza della resistenza senza alcuna logica.
Che NON favoriscono l'insediamento dell'ennesimo centro commerciale/shopping center, ennesima calamita per le auto, proprio per il bene del traffico che deve essere alleggerito, non appesantito, e per il bene del commercio di vicinato.
Che NON ipotizzano nemmeno lontanamente di segare degli alberi secolari, e come tali patrimonio naturale, in via Sant'Ambrogio.
E potrei continuare.
Mi scusi ma io mi fido più che delle parole delle persone, delle loro azioni; mi fido solo di quello che vedo e dai risultati visti non c'è da tanto da rallegrarsi.
Per lo meno se ci si tiene alla città, veramente; se la priorità invece è tenere o supportare alla persona, ad libitum, come si tiene ad una squadra di calcio, allora il discorso è nettamente diverso.
Ma questo non significa essere amante della città, significa solo essere un sostenitore di un finto amante di Paderno.