Una fretta che molti osservatori,
operatori e tecnici, hanno giudicato strana e ingiustificata.
Oggi la Regione Lombardia ha emanato un provvedimento che sembra dar
ragione ai critici perché il nostro Comune, che non aveva adottato il
Pgt entro il 30 settembre di quest'anno, non potrà approvare piani
attuativi né varianti al PRG vigente fino all'approvazione
definitiva del nuovo documento urbanistico. Perché allora, dal momento che
non esistevano scadenze stringenti, Alparone e Bogani hanno voluto
forzare la mano a tutti, maggioranza e opposizione per arrivare
all'adozione adesso, quando c'era tutto il tempo di discutere e
trovare convergenze e soluzioni condivise senza rotture e
lacerazioni? Questo il testo del comunicato emesso dalla Regione.
Consiglio
regionale: via libera a nuove disposizioni per
i Comuni che non avranno approvato il PGT entro il 31 dicembre
Potranno approvare piani attuativi entro il 31 dicembre 2012
solo i Comuni che hanno adottato il PGT entro il 30 settembre 2011 -
Approvato a maggioranza il Collegato ordinamentale
i Comuni che non avranno approvato il PGT entro il 31 dicembre
Potranno approvare piani attuativi entro il 31 dicembre 2012
solo i Comuni che hanno adottato il PGT entro il 30 settembre 2011 -
Approvato a maggioranza il Collegato ordinamentale
Milano, 19 dicembre 2012 – Via libera in Consiglio regionale alle nuove disposizioni per quei Comuni che non avranno ancora approvato i rispettivi PGT alla scadenza del 31 dicembre di quest’anno: il parlamento lombardo ha infatti approvato a maggioranza con 36 voti favorevoli e 20 contrari il Collegato ordinamentale, consistente in alcune modifiche normative a leggi regionali vigenti.
Il punto più significativo del
provvedimento è l’articolo 4 che fa riferimento alle nuove
disposizioni inerenti i Piani di Governo del Territorio. In base a un
emendamento presentato dal Presidente della Commissione Bilancio Ugo
Parolo (Lega Nord) e dal relatore del provvedimento Roberto
Alboni (PdL), potranno approvare nuove convenzioni e piani
attuativi entro il 31 dicembre 2012 solo quei Comuni che hanno
adottato il PGT alla data del 30 settembre 2011. “In questo modo
non sarà concessa nessuna proroga sui piani attuativi – ha
spiegato Parolo- ma viene assicurato il pieno rispetto
della legge regionale n°12, salvaguardando il valore contrattuale
dei piani attuativi e evitando il rischio di contenziosi tra legge
regionale e nazionale in materia”.
Nei Comuni in cui è stato approvato il PGT entro il 31 dicembre 2012, termine di validità dei vecchi piani regolatori generali, saranno attuate le previsioni del vigente PRG, esclusi i piani attuativi. Viene inoltre stabilito che a partire dal 1 gennaio 2013 tali Amministrazioni Comunali non potranno in ogni caso dar corso a procedure di variante al vigente PRG. Infine, qualora non venga approvato il PGT entro il 31 dicembre 2012, resta confermata la perdita di efficacia del vecchio PRG. Negli stessi Comuni che alla data del 31 dicembre 2012 non avranno approvato il PGT, dal 1 gennaio 2013 e fino all’approvazione del PGT, non sono attivabili gli interventi in deroga previsti dal cosiddetto “piano casa regionale”, fatti salvi i piani attuativi già approvati e convenzionati, le istanze di permesso di costruire e le denunce di inizio attività presentate entro il 31 dicembre 2012. Restano possibili interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria nei centri storici, ma non gli interventi di risanamento conservativo (demolizione e ricostruzione), mentre viene vietata ogni nuova edificazione sulle aree vincolate dal PRG decaduto.
Nei Comuni in cui è stato approvato il PGT entro il 31 dicembre 2012, termine di validità dei vecchi piani regolatori generali, saranno attuate le previsioni del vigente PRG, esclusi i piani attuativi. Viene inoltre stabilito che a partire dal 1 gennaio 2013 tali Amministrazioni Comunali non potranno in ogni caso dar corso a procedure di variante al vigente PRG. Infine, qualora non venga approvato il PGT entro il 31 dicembre 2012, resta confermata la perdita di efficacia del vecchio PRG. Negli stessi Comuni che alla data del 31 dicembre 2012 non avranno approvato il PGT, dal 1 gennaio 2013 e fino all’approvazione del PGT, non sono attivabili gli interventi in deroga previsti dal cosiddetto “piano casa regionale”, fatti salvi i piani attuativi già approvati e convenzionati, le istanze di permesso di costruire e le denunce di inizio attività presentate entro il 31 dicembre 2012. Restano possibili interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria nei centri storici, ma non gli interventi di risanamento conservativo (demolizione e ricostruzione), mentre viene vietata ogni nuova edificazione sulle aree vincolate dal PRG decaduto.
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