Questo, indipendentemente dal giudizio
che si può e si potrà dare nel merito del provvedimento,
rappresenta oggettivamente per lui e la sua giunta un indiscutibile
successo dal punto di vista amministrativo e politico. Si tratta
ovviamente solo della conclusione del primo tempo di una partita
ancora da giocare, cioè quella dell'approvazione del documento
urbanistico della città che non avverrà prima di aprile-maggio 2013, ma per
ora egli può dirsi giustamente soddisfatto.
La seduta di venerdì sera è in
sintesi filata via senza intoppi dal momento che la maggioranza di
centro destra non è mai venuta meno e ha votato su tutti gli
emendamenti presentati dall'opposizione obbedendo alle indicazioni
dell'assessore Bogani e del primo cittadino che avevano presentato un
maxi emendamento che correggeva e introduceva modifiche al testo
originario.
L'approvazione di quello che era stato
definito dalla minoranza "un altro PGT" è stato approvato
quasi senza discussione dal momento che Alparone aveva negato al
Consiglio Comunale la possibilità di discuterlo per punti. Il
capogruppo del PD, Marco Coloretti nel suo intervento ha comunque
dichiarato che il suo gruppo si riserva di valutare un possibile
ricorso perché c'è il sospetto fondato che il maxi emendamento
modifichi in alcuni punti le volumetrie definite dal piano.
Prima del voto finale, negli interventi
conclusivi, Coloretti aveva ricordato il contributo di tutti alla
discussione sul PGT, ricordando anche quello importante dato dall'ex
capogruppo Romoldi, che non era (come annunciato) in aula. "Resta
aperto il capitolo PGT che deve adesso uscire da quest'aula per
coinvolgere i cittadini che qui non ci sono – ha detto rivolgendosi
a sindaco e vicesindaco -. Il piano è stato portato all'approvazione
troppo in fretta dopo un avvio iniziale del percorso che era stato
troppo lento. Prima dell'approvazione definitiva dovrà essere, per
vostra stessa ammissione, molto migliorato. Il vostro maxi
emendamento ha sì tolto di mezzo dei macroscopici errori, come il
centro commerciale nel centro sportivo, ma ha introdotto molte
variazioni contraddittorie. Sotto la coperta dell'housing sociale di
fatto c'è l'edilizia residenziale introdotta in tutte le aree
pubbliche e in ambiti produttivi che sono o verranno ulteriormente
svuotati di attività e dunque di lavoro. Bisognerà tradurre i
troppi slogan retorici del vostro PGT in atti concreti facendone dei
veri obiettivi. Noi non molleremo il punto e andremo a vedere se
sarete all'altezza della vostra proposta alla città. Ci sono spazi
per discutere e capirsi meglio".
Le conclusioni prima del voto sono
state tirate dal sindaco che una volta tanto ha dimostrato la
capacità di saper "vincere bene" e non malamente come suo
solito, pronunciando un discorso pacato, positivo e pieno di
aperture. "Il consigliere Massetti ha elencato nel suo
intervento 5 punti che per il suo partito sono importanti.
Lavoriamoci su insieme nei prossimi due mesi per arrivare
all'approvazione condivisa del PGT. Torniamo insieme dai cittadini
per illustrare le nostre idee per cambiarlo e migliorarlo".
Dopo il voto di adozione, 16 a favore,
9 contrari, la seduta si è chiusa con la consegna da parte di
Alparone della Calderina d'Oro al consigliere Massetti che non aveva
potuto ritirarla giovedì pomeriggio al Metropolis. "Sono grato
alla giunta per questa onorificenza che non mi aspettavo – ha detto
-. Chi fa politica con passione non si aspetta premi o
ringraziamenti, per questo sono molto contento di ricevere
l'onorificenza che la giunta ha voluto tributare al mio lavoro di
amministratore, ricordando anche il prezioso lavoro della mia
squadra, perché chi fa il sindaco non è mai solo". Ha
dichiarato l'ex sindaco del PD, che ha voluto ricordare quasi
dedicando la Calderina d'Oro a Pietro Ingrao, 97 anni, storico
dirigente del PCI e della sinistra italiana, al quale si è detto idealmente
molto legato.
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