domenica 16 dicembre 2012

Natale padernese al buio: ha senso?

Salve Arcari, proprio ieri ho fatto un giro per alcune vie di Paderno. Sono rimasto colpito in negativo dalla pressoché assenza di luci natalizie, nonostante fossero delle vie che l'anno scorso erano state addobbate con festoni illuminati e colorati. E' stata una mia impressione o mi conferma la drastica ed insensata riduzione di luminarie? Saluti.
Andrea Colombo
Il lettore, che ringrazio della segnalazione, richiama la nostra attenzione su un argomento di attualità: la decisione dell'amministrazione comunale di lasciare sostanzialmente al buio Paderno Dugnano in occasione del Natale è "insensata" come scrive lui o ha una ragione e un senso? La città, insomma, ci guadagna o ci perde con questa decisione? 
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensano alcuni dei miei affezionati lettori, ad esempio il presidente dei commercianti padernesi, Pierino Favrin, ma anche direttamente i negozianti che quest'anno affrontano il periodo in cui essi attendono i loro maggiori incassi senza il supporto della  luce a dare alla città quell'aria di festa che caratterizza le ultime settimane dell'anno tradizionalmente  dedicate agli acquisti e ai regali.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Le luminarie sono appannaggio dei commercianti che ne traggono i maggiori benefici.L'ACAP di Palazzolo,per esempio, le ha sempre fatte e a pagarle sono sempre stati i commercianti,a volte l'amministrazione comunale ha contribuito pagando la corrente elettrica.L'anno scorso praticamente le ha pagate Carrefour in cambio di alcune aperture in deroga,quest'anno visto la liberalizzazione delle aperture domenicali non gli è convenuto.
Ci sono a Paderno dei quartiri che non hanno le luminarie perchè i commercianti non si mettono d'accordo nel contribuire tutti, visto che tutti ne beneficiano,così accade che a volte, i soliti volonterosi si stancano di fare le luminari anche per quelli che dicono: io non ci stò,pensando furbescamente,si fa per dire,di beneficiarne comunque.
Ci sono a Paderno commercianti con mentalità imprenditoriale e commercianti ancora ataccati al loro"particulare"e al loro cassetto sempre più vuoto e che sperano da trentanni che i centri commerciali chiudano.Io,come evidente dal concorso da me ideato e realizzato,
difendo e cerco con le mie poche forze di sostenere il commercio di paese,e mi metto al servizio di quei commercianti imprenditori che non si piangono addosso e si danno da fare.Sono gli unici che possono svegliare dal letargo i nostri paesi dormitorio.
Forse sono stato un po' duro ma spero anche di essere stato chiaro.
Non possiamo pretendere che siano le amministrazioni pubbliche ad occuparsi del nostro Marketing.
a tutti cordialmente un Buon Natale.

carlo arcari ha detto...

Grazie Favrin, come sempre hai ragione nel metodo. Non possiamo pretendere che siano le amministrazioni a farsi carico della carenza imprenditoriale dei commercianti. Giusto, ma allora che si fa? Il darwinismo sociale, muoia il debole e vinca il forte, è l'unica soluzione possibile?

Anonimo ha detto...

Scusa Carlo,
non ho parlato di carenze imprenditoriali,per quelle, per quel che possiamo fare ,provvediamo
come associazione anche dal punto finanziario più o meno bene,
ma di egoismo e di egoismo si muore.
pierino favrin

Anonimo ha detto...

Le illuminazioni natalizie convengono sia ai cittadini sia al comune sia ai commercianti. Cioè a tutti.
Mentre i cittadini autonomamente addobbano i balconi, giardini e gli ingressi, penso che spetti al comune insieme alle attività commerciali curare l'illuminazione nelle vie principali e nelle vie dei negozi, suddividendosi chiaramente gli oneri.
E’ un lavoro di squadra.
Naturalmente il comune non può sostituirsi agli esercenti nè fare attività che spettano ai titolari nè cambiargli la mentalità (e nessuno mai lo chiederebbe), ma non può nemmeno, con questa scusa, scaricare tutto l’onere su di loro.
Così come è impensabile che i commercianti pensino che sia loro tutto dovuto e che tale compito spetti in toto al comune.
Se c’è un parte di commercianti masochista, attendista (perchè tanto ci penserà qualcun altro) o semplicemente parassita, la parte dei commercianti più attiva ed intelligente, che come testimoniato esiste, non può stancarsi di partecipare al finanziamento delle luminarie, perchè così facendo fa solo un dispetto a sè stessa.
I commercianti miopi non si accorgeranno di nulla, ma chi invece è sul pezzo sa benissimo che questo immobilismo non giova a nessuno, anzi danneggia in particolare proprio la parte più attiva e volenterosa.