giovedì 13 dicembre 2012

PD e Movimento 5 Stelle, due concetti di democrazia


Dopo il successo delle Primarie del centro sinistra è iniziato anche a Paderno Dugnano un surreale dibattito in rete animato da chi pretendeva di negare il grande valore democratico della scelta dei partiti promotori che compongono la coalizione, ma soprattutto del principale organizzatore (storico) di questo tipo di consultazione, cioè il PD.
Gli argomenti dei critici erano sostanzialmente due: le Primarie erano state elezioni poco significative dal momento che non aveva vinto lo sfidante (che ha raccolto oltre 1 milione di voti), ma il segretario del Partito Democratico votato da molti più elettori (oltre 1,3 milioni) ; la vera innovazione democratica erano le "parlamentarie" on line promosse da Beppe Grillo e dal suo Movimento 5 Stelle per scegliere i candidati alle elezioni politiche. Iniziativa che ha portato al voto poco più di 32mila cittadini, iscritti al blog del comico genovese, i quali hanno potuto esprimere la loro scelta "senza uscire di casa, senza fare code, senza mostrare documenti, senza versare oboli di sorta".
Qualcuno ha anche tentato, arrampicandosi sui vetri, di mettere a confronto i due eventi per concludere che rappresentavano due diverse concezioni della democrazia e che quella di Grillo era la più credibile e concreta, insomma la migliore.
Alla luce di quello che sta accadendo oggi dentro al Movimento 5 Stelle e della consapevolezza sempre più diffusa che il metodo digitale proposto da Grillo non sia affatto il migliore, né il più trasparente e controllabile da tutti, che garantisce meglio libertà e democrazia a elettori ed eletti, è fin troppo facile sbugiardare questi critici a senso unico che guardano alla realtà con occhiali dalle lenti deformanti e deformate dai loro pregiudizi.
Bisogna proprio essere in malafede per non rilevare l'incolmabile gap democratico che esiste tra un movimento che fa scegliere i suoi candidati da uno sparuto gruppo di elettori selezionati dal giudizio insindacabile del titolare di una società di web marketing che gestisce il blog personale di Beppe Grillo, e il partito guida di una coalizione di forze politiche e sociali che a livello nazionale porta al voto fisicamente oltre 3 milioni di cittadini per scegliere i candidati alle elezioni politiche e amministrative. Ma come dice il proverbio non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

12 commenti:

Nando ha detto...

Ciao Carlo

Sono d'accordo, nella vita però manca quasi sempre la via di mezzo, il M5S un uomo solo al comando e si stampo fascistoide, nel pd 100 teste e 300 modi di vedere diversi.

Con simpatia

Gianni Rubagotti ha detto...

Credo possa essere utile leggere anche qui quello che ha scritto ieri Franco dell’Alba, che oltre a essere un mio amico era un militante di spicco del Movimento 5 stelle (la sua proposta di referendum propositivi senza quorum credo sia tutt’ora una delle più votate sul programma nazionale).
Dopo le recenti dichiarazioni di Grillo ha mandato una mail allo staff del Movimento 5 stelle per chiedere di essere disiscritto (non essendoci una procedura per farlo personalmente)
Faccio notare che sono parole dette con grande serenità e per questo più credibili di quelle piene di astio contro il Movimento 5 stelle di chi ci militava vendendolo come il miglior partito possibile fino al giorno prima dell'espulsione.


“COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: Grillo ieri sera mi ha cortesemnte invitato da uscire dal Movimento, e, ovviamente, lo farò.
Quando dice che chi mette in dubbio la democrazia, chi fa domande sulla democrazia deve andare fuori dalle palle, di sicuro, tra moltissimi altri, si rivolge anche a me.
E allora me ne vado, con non poco dispiacere, certo, ma me ne vado perché non ho più nemmeno l’alibi, timido, debole, effimero, ma reale della speranza.
Non più tardi di ieri sera dicevo ad un candidato che parlava di democrazia e di come rispondere ai giornalisti su questo tema, che l’unica via d’uscita era glissare su una mancanza temporanea per necessità organizzative. Non è il massimo come scusa ma è credibile.
Oggi anche questa arrampicata sugli specchi viene meno e non saprei più cosa raccontare, agli altri e oprattutto a me stesso.
Guai a chi mi dice “te l’avevo detto”…non fatemi inkazzare perchè allora non avete capito un cazzo di cosa mi teneva dentro.
IL mio vero problema è che Grillo pone il Movimento ad un bivio: o sei con me o contro di me e dato che comando io o ti allinei o sei fuori.
Padronissimo (nel senso più letterale del termine) di farlo, ed io di accettare la sudditanza o andarmene.
Mi spiace un sacco per tanti amici che hanno parlato di democrazia in tutti questi anni all’interno del Movimento e adesso si trovano a dover scegliere. Io ci ho messo tre secondi, ma sò che per tanti sarà molto più difficile.
Mi spiace per i lombardi, che in questa cosa ci credono in tanti, mi chiedo come faranno ad ingoiare il rispo e a voltarsi dall’altra parte. Mi chiedo i consiglieri che abbiamo nei Comuni, come faranno a parlare di democrazia senza arrossire. Se Grillo non è impazzito, allora c’è da pensare che, fatte le elezioni, adesso si spiana la strada alla direzione generale senza rompiballe tra i piedi, da oggi solo yesman e pecore belanti.
Il che getta un’ulteriore ombra sulle parlamentarie e sui candidati, se mai ce ne fosse bisogno.
Insomma in questo bivio imposto dal Capo io non ho ne dubbi e ne remore e scelgo la corerenza e la dignità. Quando viene meno la ragione di una speranza se perseveri o sei stolto o sei sicuramente in malafede.
E’ illusorio che la parte sana reagisca come me e crei un grosso problema, Grillo lo sa e ha gettato la maschera contando sul treno in corsa e sul forte consenso che gli deriva comunque dallo sfacelo generale.
Mi spiace un sacco, perchè perdo tantissimi amici con cui, se restano nel Movimento, potrò parlare di tutti tutti gli argomenti del mondo ma certo non di politica, perchè, se non provassero un forte imbarazzo avrei dei dubbi sulla loro onestà intellettuale.
Fine della storia domani è un altro giorno …e si vedrà! ))”
https://www.facebook.com/franco.dellalba/posts/4621485826526

Unknown ha detto...

Non vi va proprio giu' il M5S vero ? Eh si era troppo facile avere la strada spianata dopo la fine del vero ''fascista'' in salsa centrodestrista. Mi dispiace deludervi ma non esiste una forma perfetta di democrazia. Vorrei fare presente al moderatore di questo blog che io alle Parlamentarie ho partecipato semplicemnte perchè sono iscritto al Movimento da circa due anni !!! Bastava iscriversi prima, mandare il proprio documento d'identita' entro il 2 Novembre e si avrebbe avuto democraticamente il diritto di scegliere il proprio canditato a costo zero !!! Leggo invece anzi scopro di far parte di ''uno sparuto gruppo di elettori selezionati dal giudizio insindacabile del titolare di una società di web marketing che gestisce il blog personale di Beppe Grillo ''. Va beh se vogliamo inventarci cialtronate facciamo pure ma non mi considero affatto un eletto. Mi dispiace per Franco che ha deciso di andarsene. Considero Favia e la Salsi due grandi arrivisti. E comunque non accetto lezioni di democrazia da partiti che l'epurazione vera e propria l'hanno adottata e la continuano ad adottare.

Nando ha detto...

Caro Signor Ramon Turone..

Sono d'accordo sul 1° vero fascista ora x metodi e toni con Grillo abbiamo trovato il 2°, non un solo argomento sulle tematiche e tragedie del mondo del lavoro.

Mediti, rifletta, chi dissente a volte ritengo sìa una risorsa

un caro saluto
Nando Napolitano

carlo arcari ha detto...

Turone, 32mila elettori contro 3,1 milioni sono e restano una "sparuta minoranza" ben poco rappresentativa.

Unknown ha detto...

Eh si adesso stiamo a fare la gara sui numeri. Beh devo desumere che per le tanto democratiche primarie del PD, il partitone del sole dell'avvenire abbia incassato la bellezza di 6.2 milioni di Euro che si aggiungono ai vari finanziamenti al partito che il caro Bersani non vorrebbe abolire. Eh si bella questa democrazia, a pagamento. Tolte le varie Feste dell'Unita' ora ci sono le Primarie ed anche le Parlamentarie.
Quanto a Nando non capisco l'accostamento Grillo Fascista = Nessun accenno alla tematiche sulle tragedie nel mondo del lavoro: qui si ondeggia di palo in frasca.

carlo arcari ha detto...

Turone, sei libero di pensare ciò che vuoi. Facciamo così, ne riparliamo dopo le elezioni nazionali quando i voti li conteremo e quei numeri che corrispondono al consenso degli elettori ci diranno meglio di ogni altra cosa se avevi ragione tu o io.

Unknown ha detto...

Arcari qui si parlava di concetto di democrazia, non di numeri ed etichettare gli elettori del M5S come ''i privilegiati '' di una Rotary Club dal mio punto di vista è alquanto offensivo e fuorviante.
Ci vediamo a febbraio comunque.

Alberto ha detto...

Vorrei però chiedere a Ramon Turone. Se nel movimento tutte le scelte vengono dal basso, si decide tutti insieme chi eleggere etc etc...perchè queste espulsioni sono scelte in modo autoritario da un unico leader? Secondo il metodo del M5S non sarebbe più corretto procedere a votazione per decidere l'espulsione dal movimento dopo averne valutate le motivazioni? Sarebbe più democratico e corretto a mio avviso. Nei partiti si viene espulsi per fatti gravi, nel M5S si sta evidenziando una situazione tale per cui l'essere in disaccordo con Grillo comporta l'espulsione. Un unico leader che si comporta da leader autoritario che prende una tale decisione da solo mi pare un evidente controsenso di democrazia e decisione dal basso. Negare questo significa allinearsi ai tanti adoratori di Berlusconi che pendono dalle sue labbra non comprendendone le troppo contraddizioni . Grillo si definisce prima semplice rappresentate, dice che non decide lui, ma l'intero movimento....e poi espelle chi non lo segue???? Mi scusi, ma non mi pare proprio un ragionamento democratico e coerente con lo spirito del M5S che sta rischiando di aver già toccato l'apice prima di cadere in una serie di lotte intestine per la ricerca del potere....insomma, lo stesso problema dei noti partiti con l'aggiunta di un leader a tratti dispotico ed umorale. Lo dico serenamente, se inizialmente il M5S mi pareva futuribile, negli ultimi giorni mi sta provocando profonde delusioni. Stante il fatto che spesso in passato mi sono reso conto che Grillo dice spesso cosa non va, non propone soluzioni realisticamente applicabili e batte su argomenti che toccano la sensibilità di molti. Ricorda molto un noto personaggio politico.

Unknown ha detto...

Io invece ad Alberto vorrei chiedere qual'è il metro di giudizio per cui un militante possa essere escluso dal proprio partito ? Parli di fatti gravi ? Ah si ma guarda un po' a Bologna, nel 2009, il PD emano' liste di proscrizione contro coloro che appoggiarono le elezioni amministrative di un certo Gianfranco Pasquino. Furono definiti come nella vecchia Unione Sovietica dissidenti e tutti i candidati nella relativa lista vennero espulsi dal partito.
E gli iscritti al No Tav ? L’ex sindaco di Avigliana, Carla Mattioli, l’ex vice Arnaldo Reviglio e l’attuale vicesindaco Andrea Archinà. Potrei andare avanti all'infinito. Ma costoro cosa avevano fatto di male ? Avevano ammazzato, rubato, stuprato, truffato, corrotto ? No assolutamente. Non erano in linea con le idee della nomenklatura di Bersani. Quindi Alberto fammi un piacere. Risparmiami inutili sermoni.

Unknown ha detto...

Tanto per gradire visto che si parla tanto di M5S e delle sue lotte intestine....se non conoscete il motivo del contendere, risparmiatevi i sermoni.Favia e Salsi, per le regole che si è dato il movimento, non potevano candidarsi alle politiche e dovevano rimanere a fare i consiglieri. Probabilmente, avendo un buon seguito, si sentivano "pronti" per il grande salto: giovani, carini, telegenici, giustamente ambiziosi. Prima hanno provato a chiedere una deroga, a cambiare le regole, poi, visto che la loro avventura nel M5S si sarebbe conclusa comunque tra un paio di anni, hanno "buttato il cappello per aria". Naturalmente tutti i media asserviti non hanno perso tempo e li hanno eletti "martiri". Le lezione di etica e di democrazia fatele pure a qualcun altro. Grazie

Alberto ha detto...

Ramon, in tante righe si è preso la briga di far presente come anche nei partiti ci siano atteggiamenti errati di espulsione. Ma non ho trovato traccia di qualcosa che mi faccia pensare che M5S sia diverso da un partito o che Grillo ne sia il capo democratico. Il ricordarmi che altri lo fanno, non mi pare renda migliore il comportamento di Grillo e resto dell'idea che l'innovazione iniziale del movimento stia andando a calare in modo inversamente proporzionale al crescere del potere e relativi difficoltà gestionali. M5S si presenta come un non partito, come qualcosa di nuovo e diverso che deve spazzare la vecchia politica. Ma qui si stanno già vedendo atteggiamenti ben noti di vecchia politica. Compresa la sua aggressività politica. Ripeto, tante, tantissime parole, che paragonano Grillo a Bersani & C. Quindi cambiare tutto per non cambiare nulla? Pare di si ed è un peccato...