I critici e i massmediologi sono concordi. Da un punto di vista strettamente televisivo il confronto tra i cinque candidati alle Primarie del centrosinistra trasmesse da Sky Cielo, lunedì scorso "è stato noiosissimo".
I duelli
politici funzionano bene quando i contendenti sono due (Obama e Romney). Cinque duellanti in campo sono troppi per garantire colore al programma. I giornalisti soprattutto si sono detti
delusi dal tono pacato e molto diverso dalle risse tipiche dei talk
show "politici" con le quali rimbambiscono il popolo dei
telespettatori da 20 anni a questa parte. Nei commenti i contendenti sono stati definiti in genere "grigi" e incolori per aver
scelto di tenere i toni bassi, "fingendo tutti un grande rispetto
per gli altri candidati" e deludendo così chi si attendeva uno
spettacolo "divertente".
Insomma se lo stile della signora
Puppato non è quello della Santanché o della Mussolini, le due
comari sbraitanti della destra televisiva, i commentatori si
annoiano. Gli tocca fare cose che non amano, cioè commentare le cose serie dette dai cinque
candidati del centrosinistra, programmi, proposte politiche,
scelte su temi fondamentali quali il fisco, la famiglia, l'equità
sociale, i diritti civili, i giovani, le politiche del lavoro, le
pensioni, il rilancio dell'economia, e si annoiano a morte. Senza contare che la maggior parte di loro non è in grado
di commentare con un minimo di credibilità e puntualità queste cose.
Altri prendono spunto dal risultato
positivo del confronto televisivo, colpevole ai loro occhi di aver riportato la politica sul
terreno della serietà, per denigrare lo strumento delle
Primarie che come tutte le manifestazioni di democrazia non piace ai
reazionari e ai conservatori i quali istintivamente le respingono. Quello che non piace ai molti nemici della democrazia
"normale", che da 20 anni cercano di imporci
l'ideologia salvifica dell'uomo solo al comando, è soprattutto l'immagine solida
della squadra che il confronto televisivo voluto dal centrosinistra ha riaffermato e diffuso.
Il confronto dei cinque
candidati seguito da 9,3 milioni di spettatori ha ribadito pacatamente, ma inequivocabilmente che la
politica, il Partito Democratico, il centro sinistra, non sono
un'avventura individuale, ma una impresa collettiva alla quale si
partecipa in modo serio.
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