venerdì 16 novembre 2012

Gaza: l'onda lunga delle "primavere arabe" spinge alla guerra



Pioggia di missili stamattina (85) su Gaza nell'arco di 45 minuti. Sale così a 22 il bilancio delle vittime palestinesi. L'esercito di Gerusalemme sostiene di stare bombardando le basi sotterranee usate da militanti palestinesi per sparare razzi (stanotte una decina) verso il territorio israeliano. E' ormai guerra aperta tra Hamas e Israele che ha dato ordine di riaprire dopo 11 anni i rifugi pubblici nelle città e si prepara a un'operazione militare terrestre nella striscia di Gaza. L'ingresso di 12mila riservisti nelle operazioni militari che durano da due giorni indica l'imminenza di una possibile invasione.
Ma la situazione non è più quella di sei anni fa e Israele si trova a fronteggiare un nemico molto più forte e unito di allora. Il nuovo presidente egiziano Mohamed Morsi definisce gli attacchi su Gaza "una eclatante aggressione contro l'umanità" e assicura che "non lascerà Gaza da sola...l'Egitto oggi non è l'Egitto di ieri e gli arabi di oggi non sono gli arabi di ieri".
Lo scenario è profondamente cambiato e il conflitto che si prepara è la conseguenza prevedibile delle varie "Primavere Arabe" che hanno posto fine anche agli equilibri mediorientali consolidati negli ultimi 30 anni. Israele è sempre più circondata da estremisti islamici. In Egitto governano i Fratelli Musulmani più vicini ad Hamas che non all'Olp. In Giordania potrebbero riproporsi a breve scenari tipo Tunisi o Il Cairo 2011, mentre per la prima volta dal cessate il fuoco dopo la guerra del 1973, tornano a tuonare i cannoni sulle alture siriane del Golan. La guerra civile in corso in Siria tra alauiti e sunniti (che tutti danno per vincenti) rinfocolerà inevitabilmente in Libano il conflitto tra sciiti e sunniti dove emergerà ancora di più la presenza dell'Iran a fianco di Hezbollah.
Il fuoco divampa sempre più forte. Finirà che l'Occidente (e Israele) rimpiangerà Gheddafi?

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

La maggioranza dei cittadini israeliani secondo i sondaggi accetterebbe in entrare nell'Unione Europea. Purtroppo i loro parlamentari non danno loro ascolto. A vedere come si comporta l'Unione Europea in Medio Oriente non me la sento di dare loro tutti i torti....