mercoledì 31 ottobre 2012

Rho-Monza: chi sa fa e chi non fa manda comunicati


L'altro ieri Alparone ha diffuso, tramite il suo Ufficio Stampa, un comunicato relativo ad un incontro istituzionale sulla Rho-Monza di cui nessuno sapeva nulla. Una nota che io non ho preso in considerazione perché ad occhio e croce mi sembrava la solita bufala, cioè una mezza balla, a fini di propaganda personale.
Il Giorno che invece evidentemente riceve e pubblica senza verifica di sorta qualunque velina proveniente dal palazzo di via Grandi, lo ha immediatamente ripreso e stampato senza arricchirlo di altre  notizie come dovrebbe fare un giornale serio.
L'uscita del sindaco, proprio per la sua ambigua vaghezza, ha costretto il Comitato per l'interramento della Rho-Monza, impegnato nella stesura delle osservazioni alla VIA, a diffondere una nota per chiarire quello che nel comunicato di Alparone è oscuro. Nel messaggio egli afferma di essere stato stato l'unico “rappresentante politico delle Istituzioni coinvolte (Comuni, Provincia, Regione, Governo)" presente all’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale per la riqualificazione della Rho-Monza. E questa rivendicata, solitaria presenza gli dà modo di fare considerazioni fuori luogo e lanciare accuse non ci capisce a chi. 
Il suo messaggio infatti si conclude così: "ho l’impressione che ci si scordi di tutelare i cittadini solo perché non è più un palcoscenico per le proprie ribalte personali. Io c’ero e continuerò ad esserci e di quanto sta succedendo ne parlerò con la mia comunità in un'assemblea pubblica che convocheremo nei prossimi giorni”.
L'architetto Allegro, tecnico del CCIRM, ha commentato così: “Non capisco. La procedura non prevede alcun incontro altrimenti verrebbero invitate le amministrazioni e gli enti tutti. Ha preso un abbaglio? La VIA è procedura che riguarda il Ministero. Le parti interessate presentano le osservazioni . A tal proposito...se il riferimento nemmeno velato a chi passava il tempo a cercare visibilità è destinato a me e Ferruccio Porati viene respinto dai fatti! Noi del Comitato infatti stiamo lavorando tutti (chi in un modo chi nell'altro) alle osservazioni".
E Ferruccio Porati dal canto suo osserva: "Restiamo in attesa di questa adunanza annunciata dal sindaco, che chiarisca fatti ed idee, nella speranza che la gente possa parlare e non solo 'ascoltare il verbo', come, purtroppo, di prassi nel nostro Comune. Infine, se questo era un incontro tecnico fra tecnici istituzionali di Comuni e Regione (e chissà quali altri enti), con chi se la prende nelle tre righe finali del comunicato? Sgombriamo il campo da equivoci e sospetti: se, forse, aveva bisogno dei tecnici del Comitato che hanno sviluppato i temi dell’interramento in tutti questi anni, perché non lo ha reso noto e non ha chiesto di supportarlo per quella riunione, invece che tenere tutto segreto? Ma, forse, non si riferiva a noi e, nel qual caso, lo sapremo quando l’uomo parlerà alla 'sua comunità', come dice testualmente nel comunicato”.
Dal Comune di Novate, infine, in merito a quanto affermato da Alparone, ci fanno sapere che: “La riunione in Regione aveva un contenuto tecnico, per cui i Comuni hanno inviato i loro tecnici (il nostro geometra Silari, ad esempio, ha presentato e illustrato le osservazioni approvate dall’Amministrazione di Novate)”. Pertanto Alparone tenta di fare il furbo affermando di essere stato l’unico rappresentante politico dei Comuni.
Nel suo comunicato egli dice inoltre di aver "presentato formalmente le nostre osservazioni”: Sarebbe interessante conoscerle. Se nelle osservazioni non c’è scritto che, come lui afferma riferendosi al progetto Serravalle “l’unica alternativa sia quella di non procedere a questo aspetto deleterio”, occorre ricordargli che le forme vanno rispettate e in una sede ufficiale un sindaco deve riportare le decisioni di Giunta e Consiglio e non opinioni personali.

1 commento:

Anonimo ha detto...

forse pensa che la comunità è fatta di persone con gli anelli al naso.