Il discorso televisivo di Berlusconi è
il prima pagina, e non poteva essere altrimenti, su tutti i principali quotidiani italiani. La rassegna stampa registra come previsto i titoli
"schierati" dei due giornali che fanno riferimento alla destra,
l'organo di casa Berlusconi diretto da Feltri e il suo foglio fiancheggiatore firmato da Belpietro, e i titoli preoccupati o gelidi di
tutti gli altri.
Il Giornale strilla a tutta pagina:
"Liberi da Monti (forse dal PDL)" con il sommario "Il
Cavaliere minaccia di togliere la fiducia al Prof e traccia la nuova
linea. Chi ci sta ci sta". In apertura l'editoriale del
diffamatore Sallusti sottolinea e "spiega" il discorso
fluviale del suo editore di riferimento, mentre di spalla Giuliano
Ferrara afferma che "Rimarra nella storia, alla faccia dei
giudici". Sotto la foto del fantasma del leader due commentini,
quello economico di Brunetta intitolato: "Si cresce solo
tagliando le tasse" e quello geopolitico di Magdi Cristiano
Allam, che dice: "Più sovrani e meno servi di Berlino".
Libero esagera come sempre e titola:
"Spaccamonti", con un'illustrazione che mostra Berlusconi
che mette sè stesso sul trono. Il sommario recita: il Cav torna sul
ring e attacca tutti: Merkel, fisco e governo. Dopo mesi di
tatticismi dice quel che pensa il suo popllo. Basterà?". Due
titoletti rimandano ad altrettanti articoli. Il primo di Franco
Bechis sostiene che stando a Palazzo Chigi, Berlusconi ci ha rimesso
14 miliardi. Il secondo dice: "Basta con la caccia al ricco, qui
serve il tutor fiscale".
Il Corriere della Sera dedica alla
notizia tutta la parte alta della prima. In apertura un fondo di
Sergio Romano: "Il Paese in ostaggio" dove è chiaro chi
sia il sequestratore. Il titolo principale è "Berlusconi
minaccia di far cadere Monti". Di spalla l'editoriale di Massimo
Franco dice "Schiaffo ai moderati per rovesciare il tavolo".
In primo piano due titoletti: Il partito spiazzato. Ora per Alfano
la strada è in salita", e "Spunta l'ipotesi di votare a
febbraio con il Porcellum". La vignetta di Giannelli titolata
"La ricarica" mostra un Berlusconi che ricarica la molla
della sua miniatura giocattolo.
Il Messaggero titola "Berlusconi
contro Monti" mentre l'editoriale afferma "Ritorno al
passato". Sotto la foto al centro sotto il titolo un commento
dice "La linea dei falchi spacca il PdL".
L'editoriale de Il Manifesto affidato
al direttore Norma Rangeri porta il titolo: 2Il passo doppio del
Caimano". In un altro commento a centro pagina si legge: "Silvio
resta in campo, azzurri sotto shock".
Anche il Mattino di Napoli dedica alla
vicenda la parte alta della prima pagina. Il titolo a sei colonne è:
"Fiducia, Berlusconi minaccia Monti". L'editoriale dice "Un
affondo al fronte dei moderati", il retroscena "Il
Cavaliere sfida Alfano e i big del PdL", mentre in un'intervista
l'ex ministro Frattini rassicura: Il sostegno (a Monti) non si
discute, da Silvio uno sfogo".
L'Avvenire, quotidiano dei vescovi,
sull'ex premier fa solo un sommario che però è un distillato di
ostilità: "Berlusconi e i centro sociali 'manifestano' contro
il governo".
L'Unità a tutta pagina: "Torna lo
spettro del Cavaliere". L'editoriale: "Un populismo
impotente". A destra una colonna di commenti dedicati al momento
politico. Dall'alto in basso i titoli: "Dove la destra ha
fallito" di Guglielmo Epifani, "Scorciatoie istituzionali"
di Massimo Luciani, "Il grillino imprenditore" di Massimo
Adinolfi e "Col fascismo non si scherza" di moni Ovadia.
Anche il Fatto dedica la prima all'ex
leader: "Berlusconi nel bunker" il titolo principale,
l'editoriale di Padellaro dice "Il partito del tanto peggio",
mentre la predica di Marco Travaglio fa il verso alla barzelletta di
Verdone: "C'era un cinese in coma".
Da segnalare la prima pagina de Il Sole
24 Ore che dedica al discorso dell'imprenditore-politico la spalla
con il titolo: "Berlusconi, valutiamo se torgliere la fiducia al
governo Monti". Il punto di Stefano Folli avverte: "Un
leader solo tentato da Le Pen". Per il commentatore politico del
quotidiano confindustriale un Berlusconi incarognito e accerchiato
sarebbe pronto alla deriva neofascista.
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