martedì 14 agosto 2012

Via dalla Sardegna... e anche dall'Italia, please


Un elicottero cala sugli yacht fra le isole Mortorio e Soffi. "Zona interdetta, andate via" intima. Ci sono un centinaio di imbarcazioni. C'è chi si allontana subito e chi ignora l'ordine e rimane. Arriva anche una motovedetta, l'intimazione viene ripetuta, c'è il rischio di sanzioni salate e tutti infine levano le ancore. In pochi giorni è il secondo blitz della Guardia costiera di Olbia ed è rivolta fra i diportisti: "Basta con i divieti, siamo stufi: andiamo via dalla Sardegna".
Così il Corriere di oggi dava conto dell'ultima guerra estiva tra gli inquinatori miliardari che reclamano la libertà di distruggere l'ambiente di tutti, cioè fare un uso personale ed esclusivo dei beni comuni per soddisfare il proprio tornaconto, e il resto dei cittadini italiani che di quei beni sono i legittimi comproprietari ma non devono opporsi alle loro pretese. Se no i prepotenti minacciano: ce ne andremo dalla Costa Smeralda, seguendo il loro capocordata, quel Briatore che ha spadroneggiato su quei luoghi esclusivi (insieme all'amico Lele Mora) fino a poco tempo fa e adesso fa la vittima dei "comunisti" perché pretendono di fargli rispettare le leggi.
Al bar del Bagno Ciccio, dove stamattina leggevamo questa notizia il commento unanime è stato il seguente: "che se ne vadano per sempre dall'Italia, con i loro yacht e le loro veline, le loro ville e i loro night club esclusivi e vadano altrove, anzi cambino cittadinanza, diventino panamensi, monegaschi, lussemburghesi, svizzeri, caraibici. Di italiani come loro possiamo benissimo fare a meno". Tutti comunisti in Liguria?

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Comunisti? A me risulta che in Sardegna la giunta è di centrodestra da oramai un po'.
E con la giunta precedente Briatore non se n'era andato.
Forse che il vero comunista sia Briatore?
Credo sia meglio domandarsi perché ci sono nazioni come l'Inghilterra dove i ricconi non solo comprano ma investono (vedi i magazzini Harrold's e il Manchester City), e in Italia dove abbiamo bisogno di capitali stranieri come il pane dobbiamo arrivare a questo punto.