venerdì 10 agosto 2012

Ciclabile: il Comune taglia la pista in via Rotondi

Ricevo da Alberto questo post illustrato da immagini sull'eliminazione della pista ciclabile all'angolo tra via Rotondi e via 4 novembre. Nella sua lettera Alberto (che ringrazio per la segnalazione) segnala il serio pericolo per i ciclisti creato dalla scelta dell'amministrazione padernese, notoriamente contraria alle piste ciclabili.  
Mi scuso in anticipo per la qualità, purtroppo ero col bambino in bici ed avevo  solo il cellulare. In ogni caso la soluzione sembra essere definitiva. Nei punti in cui termina  la pista ed inizia l'asfalto è stato messo il pezzo di granito perpendicolare a chiudere e dividere i due diversi materiali. Di fatto hanno colto l'occasione di riposizionamento dei binari per asfaltare l'intero incrocio. Gli altri lavori sono sicuramente migliorativi, il nuovo bivio ciclabile, i binari perfettamente a raso sono fatti positivi. ma una curva cieca in cui viene a mancare la pista ciclabile è assurdo. 
So bene come fanno quella curva molti automobilisti ed una bicicletta che arriva in direzione contraria rischia 
troppo. Personalmente con il bambino penso di evitare quel tratto preferendo fare via Arborina e poi la ciclabile di fianco alla Tilane.
Grazie mille e colgo l'occasione per ringraziare per il blog, per me è una fonte di informazione al pari di un giornale, però vissuta da un concittadino l'informazione è più reale e sentita.
Buone ferie.
Alberto.

8 commenti:

Alberto ha detto...

Fermo al passaggio ho osservato il flusso delle vetture, io stesso sono passato in auto di li....niente da fare, seppur involontariamente si tende a passare vicino al marciapiede, quindi di fatto su quello che era il tratto di ciclabile. Se è una questione di costi, mettano almeno una delimitazione in gomma con catarifrangente, non credo costi molto e sarebbe comunque la salvezza dei ciclisti!!! Come si può pensare di interrompere una pista ciclabile in una curva!??!?

Anonimo ha detto...

Vedo che né dai Lavori Pubblici né la gente ha usato il cervello. Perché tale modifica? Perché il continuo passaggio degli autobus con il tempo ha distrutto cordoli e porfido della ciclabile e più volte ha causato la caduta dei ciclisti. L'AC di centro sinistra per nulla lungimirante e attenta alle spese ha messo il porfido, questa invece ha dato un taglio netto alla ciclabile fregandosene delle conseguenze e degli evidenti pericoli, ma anche la gente che ignora il motivo l'è minga tant scrocca.

Alberto ha detto...

Sarà, ma io non ho mai rischiato di cadere su quel porfido e dovendo scegliere preferisco cadere 100 volte che fare un frontale contro un'auto una sola volta...
Detto questo credo che dei delimitatori in gomma con catarifrangenti abbiano un costo irrisorio e diano una discreta tranquillità. Vogliamo avere delle ciclabili delimitate da una semplice riga gialla disegnata sull'asfalto?? Il porfido viene spesso usato nelle zone centrali di paesi e città e su una ciclabile contribuisce ad evitare che si vada eccessivamente veloce.
Riguardo le amministrazioni..non conosco quella passata, ma dovendo scegliere preferisco una che spenda di più facendo una pista ciclabile sicura, piuttosto che una che scelga di risparmiare mettendo a rischio i ciclisti!!!

Anonimo ha detto...

Sul costo irrisorio dei delimitatori in gomma, sono d'accordo. Anzi, era la soluzione ottimale per tutto il quadrilatero: il cordolo tra ciclabile e marciapiede è pericoloso. Tuttavia, una volta posizionato il delimitatore, la invito a fare la curva alla guida di un autobus. Ci riesce?

Alberto ha detto...

Ieri sono comparsi dei coni per dividere la ciclabile dalla strada ed hanno fatto dei segni col gesso bianco sull'asfalto. Evidentemente hanno subito compreso la pericolosità della situazione e nei prossimo giorni interverrano...

carlo arcari ha detto...

Caro Alberto, mi sembra che la tua denuncia abbia cominciato a produrre effetti positivi. Bene, speriamo che l'amministrazione provveda a sistemare e mettere in sicurezza la pista e garantire sicurezza ai ciclisti che la utilizzano. Resto dell'idea che a settembre occorra fondare un comitato civico dedicato alla difesa della viabilità ciclabile. Solo così, con un gruppo di cittadini rappresentanti degli utenti impegnati in una attività propositiva finalizzata ad affermare l'uso delle due ruote si riuscirà a rendere più sostenibile il traffico. Buon Ferragosto

Alberto ha detto...

Caro "anonimo", gli autobus la curva in un modo o nell'altro la fanno. se passano sui delimitatori in gomma finiscono per distruggerla o toglierla, la soluzione con pista ciclabile eliminata è assolutamente pericolosa per i ciclisti che si vedono interrompere una ciclabile in curva cieca contromano (!!!!)...in fondo il malnato porfido che faceva girare larghe le auto e lasciava possibili manovre agli autobus non era una soluzione tanto malvagia...o no? Potrebbero rifarla a raso eliminando il lato negativo di tale soluzione.
Certamente la presenza di coni provvisori indica un errore di valutazione da parte di chi ha previsto l'eliminazione della pista, qualcuno si è reso conto che far arrivare un ciclista in contromano in curva cieca è un pericolo?? in fondo è solo la pista ciclabile forse più utilizzata del paese, quella che passa davanti a stazione e scuole elementari. Nessun pericolo...ovviamente sono ironico.
Ci tengo a precisare che guido auto, moto e vado in bicicletta quindi non sono il classico ciclista estremista che vuole eliminare le auto. Però se c'è una pista ciclabile mi deve mettere in sicurezza con eventuali bambini. NON è accettabile che una pista ciclabile mi conduca in sicurezza fino ad una curva dove sono costretto a procedere alla cieca in contromano nel punto di maggior pericolo. Auto, moto ed autobus hanno forme di protezione che un ciclista non ha, resta quindi assurdo che mi venga CREATA una situazione di altissimo pericolo la dove dovrei essere in maggior sicurezza. Se poi l'alternativa è passare dall'altro lato della ferrovia, va bene, ma si provveda ad una segnaletica che indica il divieto di accesso da via Roma, si faccia la pista ciclabile in via Arborina riportando in condizioni decenti la ciclabile che corre di fianco alla recinzione dei binari allacciandosi alla nuova ciclabile Tilane con il relativo nuovo piccolo tratto che gira verso il passaggio a livello. Creare una pista ciclabile per senso di marcia sarebbe bello ed utile, ma si torna ai costi di cui lei parlava. Quindi ha senso spendere tutti questi soldi o mettere in pericolo tutti questi ciclisti (bambini compresi!) per far svoltare degli autobus?
Infine, non le chiedo un cognome, ma almeno un nome sarebbe bello anche se siamo su Internet.

Alberto ha detto...

i coni sono la soluzione "definitiva" visto che sono inchiodati all'asfalto. minima spesa, massima resa? mah..