martedì 12 giugno 2012

Dove volano le aquile

A cosa serve il mio blog? La domanda se la pone Giovanni Giuranna titolare de La Scommessa che da più di tre anni cerca di giocare un ruolo sulla piazza virtuale padernese. 
E' una domanda singolare perché è di quelle che si rispondono da sole. Se le te la poni dopo quattro anni di lavoro vuol dire che non sai più bene perché lo fai e dunque la risposta spontanea è: a niente.
Giuranna interrogandosi sul suo blog rivela di aver creduto che questo potesse servire "a lanciare allarmi" su qualche rischio locale, ma a fronte - osserva - dell'assenza a Paderno Dugnano di "persone vigili capaci di coglierne il significato e di muoversi conseguentemente" un blog che lancia allarmi non ha significato, non ha alcuna utilità.
Partendo da questa affermazione egli ne fa un'altra, cioè che a Paderno regna "l'apatia civile". Per cambiare le cose ci vuole dunque: "una terapia culturale di medio-lungo periodo. Occorre formare, educare, far pensare, dare orizzonti di senso, mettere in cammino...".
Mi ero ripromesso di fronte agli evidenti sbandamenti di Giovanni che rivelavano una oggettiva difficoltà a ritrovare il bandolo di una matassa perduta, di astenermi dal commentare, ma di fronte a una richiesta di aiuto (praticamente una chiamata al 118) non posso più tacere. Non posso, insomma, citando un maestro del liberalismo italiano, non dirmi cristiano.
Il suggerimento che gli offro per aiutarlo a ritrovare il bandolo perduto è: riparti dall'oggetto del tuo blog dichiarato al momento della nascita. La Scommessa voleva, come a suo tempo aveva scritto il suo gestore, riconnettere il Villaggio Ambrosiano alla città, cioè impedire che il "quartiere ghetto" di Paderno venisse lasciato andare alla deriva nell'indifferenza dei padernesi. La domanda ovvia che gli faccio oggi è: perché al posto di inseguire progetti velleitari che sono oggettivamente fuori dalla tua portata, non cerchi di fare quel che volevi fare quando hai creato il blog? Ritieni che questo obiettivo originario sia poco interessante oppure credi di averlo già raggiunto e superato?
Detto questo entriamo nel merito delle affermazioni di Giuranna sulla città che egli considera priva di "persone vigili e capace di cogliere il significato" dei suoi allarmi.
In primo luogo la natura del blog non è quella della sirena dell'allarme aereo anche se può venire usato per questo. Il blog è un mezzo di comunicazione che serve appunto a comunicare in modo multimediale quello che l'autore ha da dire: notizie, opinioni, commenti, proposte, ma non solo. Un blog può venire usato per scopi sociali, politici, culturali, aggregativi e si rivolge o a un pubblico indifferenziato o a un pubblico selezionato sulla base di interessi, convinzioni, fedi comuni.
Fossi in Giuranna mi chiederei: oltre a "lanciare allarmi" che cosa ho da dire? E poi mi chiederei: a chi mi voglio rivolgere? E infine: a quale scopo, per quale risultato sociale,politico, culturale mi voglio impegnare?
Caro Giovanni, Paderno dal 2009 a oggi non è stata sorda agli allarmi come tu affermi. Sono nati comitati, gruppi, iniziative che hanno portato avanti lotte ancora in corso che i blog e i giornali locali comunicano e in parte alimentano con le loro notizie e opinioni. Negarlo mi sembra sbagliato e scorretto. Quello che tu sembri non voler vedere è il fatto che un blog nato per iniziativa personale, ma che si pone pubblicamente degli obiettivi sociali,  è un'iniziativa per definizione politica che deve avere dei punti di riferimento politici e trovare dei compagni di strada con i quali procedere verso l'obiettivo politico comune. 
Riconnettere il Villaggio a Paderno è un'iniziativa politica perché presuppone una idea di società e di città che è politicamente connotata e riconducibile in città a quelle forze che storicamente hanno sempre cercato di fare questo.
Il tuo problema dunque non è di continuare a spiccare il volo per andare sempre più in alto, allontanandoti dalla realtà quotidiana, ma di deciderti a scendere in basso e sporcarti le mani (o le ali se preferisci) con la sempre un po' deludente realtà. In alto vivono le aquile, signore incontrastate di un ambiente sterile, congelato e deserto da dove osservano con i loro occhi telescopici il mondo sottostante, verde, caldo, affollato, inquinato dalla vita. Ma tu credi davvero di essere un'aquila?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io no mi chiedo a cosa servono i Blog, volo basso,so che al mattino in ufficio,prima del giornale leggo in successione:Paderno Forum,Paderno 7.0 e la scommessa, non per particolari preferenze ma perchè così mi sono abituato.E anche durante il giorno qualche visitina la faccio.
Se dovessero sparire mi mancherebbero.In particolare mi piace leggere i commenti dei lettori specialmente quando si firmano.
pierino favrin

Gianni Rubagotti ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
carlo arcari ha detto...

Caro Rubagotti è successa una cosa molto strana. Il tuo commento risulta inspiegabilmente "cancellato dall'autore". Sono perplesso perché credevo che questa facoltà fosse esclusiva dell'amministratore del blog. Cosa è successo? Tu ne sai niente?