mercoledì 6 giugno 2012

All'inizio fu il baratto

Sabato 9 giugno, nella Piazza davanti alla Biblioteca Tilane si terrà "Il mercatino del baratto", iniziativa promossa dagli Ecocivici padernesi che ripropongono con questa manifestazione un simbolo della loro ideologia di chiara matrice ambientalista "alternativa", basata sulla cultura della decrescita e sulla critica del modello di distribuzione moderna e del consumismo di massa.
Stando ai manifesti e ai comunicati diffusi si tratterà di un evento-gioco animato dai cittadini che parteciperanno portando al "mercatino" i loro vecchi vestiti, accessori, scarpe, ecc da scambiare con quelli portati da altri barattieri.
Questo appuntamento ha un sapore inevitabilmente vintage per quelli come me che hanno fatto il '68 e poi il '77 e poi il resto, e mi riporta alla mente la storia di Macondo, spazio alternativo metropolitano fondato a Milano nel 1976 da Mauro Rostagno (già fondatore di Lotta Continua, ucciso 10 anni dopo dalla mafia a Trapani) che in quel locale onirico, molto frequentato da fricchettoni, rivoluzionari e giornalisti del Corriere della Sera, tra le tante iniziative proponeva appunto il baratto.
A quella fugace esperienza fece seguito Piazza Mercanti un foglio di inserzioni gratuite riservate al baratto ideato e diretto da uno straordinario intellettuale: il fumettista, scrittore, giornalista, divulgatore scientifico, Luca Novelli, inventore della famosissima striscia "il laureato" che, riprendendo il titolo di un film cult di quegli anni illustrava i problemi e i disagi che attendevano i giovani all'ingresso nella loro vita adulta.
La sua testata ebbe vita breve per via del modello (improbabile) di business, ma l'idea era nell'aria e nel 1977 si tradusse in un vero successo: Secondamano. Agli inizi era un giornale molto "alternativo" che sotto la testata recava la scritta "giornale di altroconsumo". Nell'editoriale del primo numero - che occupava una pagina intera su 12 - si parlava della crisi economica in corso, dell' importanza di riusare le cose per riappropriarsi della propria libertà, del non cedere al sistema. Lo avevano fondato Franco Giuffrida, Loredana Salvatore e Luciano Cervone: Giuffrida aveva scoperto la rivista Buy&Sell in America e tornato in Italia coinvolse i suoi amici (tra cui c'era anche Luca Novelli) in quella che sarebbe diventata in vent'anni un'impresa miliardaria.
Secondamano è stato il primo giornale di annunci gratuiti in Europa. Nata come testata quindicinale, l'edizione milanese di Secondamano è diventata prima settimanale e, successivamente, bisettimanale, con circa 96 pagine e 10.000 annunci  al giorno. L'ultimo dato disponibile sul suo fatturato risale al 2008: 19 milioni di euro.
Il periodo 1976-78 fu molto fruttuoso e creativo; seguendo l'idea del consumo "alternativo" di cui il baratto era il gesto più significativo, vide infatti la luce, oltre a Secondamano, un'altra storia editoriale di successo: l'agenda Smemoranda, il cui primo numero ufficiale è del 1978, ma è stato preceduto da almeno un numero zero perché la prima registrazione della testata è del 1974. Un particolare curioso: quella che fu l'agenda cult del movimento ha in comune con Secondamano l'immagine della mela, intera sull'agenda, morsicata sul giornale, cioè la stessa icona di successo della Apple. 
Davvero formidabili quegli anni, di cui oggi si cerca di vivere nostalgicamente qualche pallido riflesso.

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