Riprendo dall'Ansa questo articolo dedicato alla nuova edizione de l'Unità in edicola dal 7 maggio.
Roma, 5 maggio 2012. “Volta pagina, Italia” è lo slogan scelto perché sarà un giornale più grande nel formato e nelle ambizioni, che darà più ascolto al mondo del lavoro, alla solidarietà, ai giovani, alle fasce meno visibili del Paese, e un nuovo impulso alla multimedialità. Da lunedì 7 maggio L'Unità torna in edicola con un formato più grande. Le novità sono state illustrate questa mattina dal direttore Claudio Sardo, dalla redazione e dall'amministratore delegato, Fabrizio Meli. Il formato "Berlinese" è già utilizzato da la Stampa, il Manifesto, Repubblica, ma anche Le Monde, The Guardian, El Pais, e molto apprezzato sul mercato. La foliazione sarà variabile, a seconda dei fatti del giorno, dalle 28 alle 32 pagine con gli inserti regionali per Emilia e Toscana e due sezioni, quella di primo piano dedicato prevalentemente all'attualità politica e la 'U:', con gli approfondimenti su cultura, costume, interviste e inchieste. Ma non solo L'Unità avrà un abbinamento settimanale con il periodico 'Left'. Il quotidiano punta anche molto sulla multimedialità, sul sito Internet e la piattaforma social media, da Facebook a Twitter, con fruibilità via I Pad, I-phone, nonchè Android. Oggi nella sede del quotidiano presenti anche il presidente della Fnsi Roberto Natale e quello dell'Associazione stampa romana, Paolo Butturini.
Sardo ha evidenziato: “Voler tornare grandi, con un nuovo formato, equivale a voler rispondere come giornale politico, alle nuove esigenze dei propri lettori in un momento importante per i destini italiani ed europei, ma anche di crisi della carta stampata. Non è un caso che abbiamo scelto come data del nuovo debutto, lunedì, sperando di poter contare domani su un risultato sufficientemente netto nelle elezioni presidenziali francesi in concomitanza con il primo turno delle amministrative in Italia, ma anche di momenti elettorali decisivi sia in Grecia che Germania”. E anche se Sardo ribadisce più volte che l'Unità non è un giornale di partito, evidenzia al contempo come “l'orizzonte di riferimento rimane quello di centrosinistra democratico”. Insomma se da un lato occorre sottolineare “la necessità di una svolta in Italia e in Europa dopo il fallimento delle politiche del centrodestra, dall'altro, bisogna iniziare a pensare per costruirla all'Italia del dopo-Monti. Ovvero quando la politica dovrà necessariamente uscire dalla sottomissione ai tecnici, che sembrano loro soltanto essere depositari dell'unica politica possibile”. Il presidente della Fnsi, Roberto Natale, ha portato il sostegno del sindacato alla nuova iniziativa proprio perchè, “ed è importante sottolinearlo, non cede alle suggestioni del declino, va in controtendenza rispetto all'aria che tira e che vede un'inaccettabile saldatura tra tecnocrazia e populismo all'insegna del 'niente soldi all'informazione’”. Il presidente e amministratore delegato della 'Nuova iniziativa editoriale Spa, Fabrizio Meli, ha tenuto a fra notare come “l'azienda lascia una scommessa editoriale in un momento di enorme complessità per il settore. È nostra convinzione riuscire a superare questa fase di crisi economica devastante, per raccontarla senza volerne restare vittime”. Da sottolineare fra le novità grafiche, il Tricolore italiano sotto la testata e, piccola chicca, il ripristino della vecchia denominazione, per cui L'Unità risulta ora "fondato da Antonio Gramsci" anziché "fondata".
di Nicoletta Tamberlich-ANSA
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